pagina iniziale "arezzo"            le schede            gli aggiornamenti             il postalista
 
  Ti mandai una letera per mezzo di un cappellaio...
di Giuseppe ALPINI

L'autore di questa lettera, scritta nell'aprile del 1877, cerca di risparmiare la spesa dei francobolli, perchè, come apprendiamo leggendone il contenuto, le sue condizioni sono molto disagiate, aggravate anche dall'avere la moglie "alletto di parto", quindi, per migliorare la sua situazione economica, vorrebbe emigrare a Firenze.

Ettore, per la consegna, si affida agli amici. La lettera non è quindi passata per posta e Zavoli, un amico di Rimini, l'ha recapitata a Firenze insieme ad altre, tutte dirette "Al Cittadino Azeglio magini", facendo così risparmiare all'Alberoni 20 centesimi... anche se non sappiamo se, per se stesso, non abbia comunque preteso qualche centesimo per il favore concesso.

"Caro amico
Foligno 16/4/ 77
ti mandai una letera per mezzo di un cappellaio e non ebi risposta la qualle dicevo come dico qui sapi io in Foligno non posso più starciperchè il tucci da natalle a questa parte non mia dato nulla lavoro sotto l'infame scoppo di farmi indebolire più vedendo la moglie mia gravida alllultimo crede benissimo di callarmi paga e voleva darmi la vil moneta di £ 350 (*) al giorno intal esibita nono voluto acconsentire e mi trovo perora fuori di panne con la moglie alletto di parto Dunque dammi giusti sciarimenti se può eserci la piaza in Firenze
E quanto si prende al Giorno un dipresso mimagino che si lavori aspatura dimi quanto pagano li afiti ammobigliati onde potermi regolare così rispondera subito prego un pronto riscontro il portatore Della presente e mio amico di Rimini Zavolli.
Resto con salutarti credimi tuo amico Alberoni ettore
".

 

 


 

(*) - Ho riportato l'importo manoscritto nella lettera che però appare decisamente troppo elevato per le paghe dell'epoca, forse non è stata trascritta la virgola per una più plaubile diaria giornaliera di € 3,50.