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  Petreto: 2 fiaschi di vino per San Clemenziano
di Giuseppe ALPINI
Petreto e la chiesa di Sant'Andrea (wikipedia)

Petreto è una frazione del comune di Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo. Si trova nella parte orientale della Val di Chio su una lieve collina che domina la vallata.
Nel 1745 abitavano a Petreto 54 persone, scesi a 45 nel 1951 e a 12 nel 1991.

La sua Parrocchia è sempre stata dedicata a Sant'Andrea ma per dù fiaschi di vino di quello di Anno...

 


Al Sig: Sig: Prone Colmo
Il Sig: Mario Pallotti
Con guanto        Castiglion= Fiorentino

Caris.mo Fratello e Cognata
Vengo colla presente a darvi le mie nuove. Le quali grazie all'Altissimo sono ottime, e nel medesimo tempo ad augurarvi il nuovo anno, e molti altri in appresso ricolmi di ogni prosperità, e d'ogni bene sì spirituale, che temporale, come caldamente procuro pregarne il Signore nelle mie, sebbene deboli orazioni. Anzi di più tanto a Voi, che agli Fratelli ed alle Sorelle, Cognate io bramo e prego da Gesù, tutte quelle grazie Spirituali che Egli infuse nelle anime dei tre Re Magi quando furono ad adorarlo nella Grotta di Betlemme.

Riceverete una libbra di Grumati per fare del buone pietanze, e una dozzina di Corone. Io ho scritto, a Roma, Fra Biagio, che il custode delle Reliquie vi prepari il Corpo Santo, di nome proprio, mà li dovete mandare 2: fiaschi di Vino di quello di Anno, che liò scritto il vostro nome, che alla prima occasione di mandargnene, e liò scritto il vostro nome, che lovolevi colocare nella pieve, che ciavevi un altare proprio, mi feci scrivere poi a Fra Biagio, che di nome proprio, non si poteva, ci faceva mille dificoltà il nuovo Vicario, e ci voleva un memoriale, ma se li mandate il vino si leva tutte le difficoltà, e poi ci volle quella piccola spesa solita, in fretta sono segnatamente
S: v: s:
Al Sacro Eremo 19 xbre 1835

L: 1: darete
a molinbiaco

Aff.mo Fratello
Fra Sergio Pallotti S: e: di C:


La lettera tratta dell'acquisto di un "Corpo Santo" proveniente dalle Catacombe di Roma, da collocare nella Chiesa di Sant'Andrea a Petreto in Val di Chio che era priva di reliquie da venerare.
Uno dei Pallotti ne era il parroco, ma non possedendo la chiesa un Santo specifico, non aveva la possibilità di indire festeggiamenti come invece era possibile fare nelle vicine parrocchie.
Il Santo arrivò " senza testa", che allora, venne intagliata in legno di " testucchio" dal falegname locale Rossi.

Il suo nome è San Clemenziano. Di questo santo non si sa quasi nulla se non che nella cittadina di Eraclea erano vissuti tre martiri di nome "Clementianus", "Teodotus" e "Filomenus" e che le reliquie del primo furono rinvenute nelle catacombe romane. Tutti gli anni gli abitanti del borgo organizzano l'ultima domenica di giugno una festa dedicata al martire Clemenziano.
L'altare laterale di sinistra conserva l'urna contenente il suo corpo.

Nota postale:

La lettera ha avuto un corso postale privato confermato dalla mancanza di bolli.
Nel fronte della lettera si legge "con guanto", la lettera era stata quindi affidata ad un procaccino ed essa accompagnava "una libbra di Grumati per fare del buone pietanze, e una dozzina di Corone".
Fra Sergio Pallotti aveva sicuramente pagato il procaccino per una parte del costo, il resto lo avrebbe riscosso solo a consegna effettuta, il corpo della lettera ne indica l'ammontare anche se non è possibile la sua piena interpretazione: "L: 1: darete a molinbiaco".