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Varietà nei francobolli di Regno e di Repubblica

risponde Franco Moscadelli, Perito Filatelico e delle Tecniche di stampa

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Tre falsi filatelici tipografici da saper riconoscere

Ciao Roberto,
volevo sapere notizie dei seguenti falsi filatelici:
300 lire 1962 Ciclismo
500 lire 1964 Stati Generali dei Comuni
55 lire 1950 Fiera di Milano
Mi interessava sapere il loro uso e notizie in più riguardanti gli stessi.
Grazie.
Marco

Risponde il perito:

Franco Moscadelli
Perito Filatelico e delle Tecniche di stampa
www.francomoscadelli.it

Gentilissimo signor Marco,

le dico subito che tali falsificazioni tipografiche furono fatte da privati soprattutto per spacciarle tra i collezionisti, anche se qualche raro pezzo è conosciuto usato regolarmente per posta.

1. Il francobollo da lire 55 della Triennale di Milano falso (a dx nella foto) è stato preso di mira dai falsari anche per la sua semplicità, un fondino rosa con soprastampa in blu. E’ anche uno dei pochi francobolli senza diciture “in ditta” italiani. La stampa tipografica è evidente e non rotocalco come l’originale, le diciture sono riprodotte irregolari e le righe del contorno talvolta toccano le lettere. La dentellatura è lineare anziché a pettine. Esistono anche non dentellati.


2. Il francobollo da lire 300 del ciclismo falso (a dx nella foto) presenta le scritte leggermente più chiare e non omogenee a confronto con l’originale, le scritte in ditta sono leggermente più distaccate dalla vignetta e non ben disegnate, il pantaloncino del corridore nei falsi è sempre più ampio della coscia sinistra. La dentellatura è lineare anche in questo caso ed esistono pezzi non dentellati.


3. Il francobollo da lire 500 dei Comuni d’Europa falso (a dx nella foto) è ben riconoscibile perché l’originale ha stampa calcografica a rilievo, invece il falso è stampato con clichè tipografico e le scritte sono tutte più grossolane e leggermente ingrossate, la “e” di lire è quasi sempre piena e le scritte in ditta impastate. La dentellatura è quasi sempre difettosa. Non sono francobolli “pericolosi”, anche se talvolta li troviamo inseriti nelle collezioni.

A presto su “Il Postalista”!!

Un cordiale saluto

Franco Moscadelli
04-01-2021

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