BOLLATURE E ANNULLAMENTI POSTALI DEL REGNO DI NAPOLI
Di Umberto Dello Buono
Vaccari Filatelia- Editoria, Vignola (MO) 2003
pagine 349 con illustrazioni in bianco e nero

Presentazione a cura di Giovanni Chiavarello
Nessuno stato al mondo, senza dubbio, ha fatto uso di bollature tanto affascinanti quali quelle del Regno di Napoli e tali da suscitare il particolare interesse di un Emilio Diena che fu il primo a descrivere scientificamente quelle del periodo filatelico, che va dal 1858 al 1861, nella insuperabile monografia edita nel 1932. Ma già molti anni prima Enzo Vittozzi si era interessato ai famosi “svolazzi”, mentre Gaetano Pappalardo si era cimentato nelle bollature prefilateliche del periodo napoleonico. Né sono da dimenticare gli studi di Mario Diena che, nel 1947, pubblicò un catalogo degli annullamenti del Regno, né Antonio Stoppani che, insieme al sottoscritto, curò la catalogazione, nel Sassone, degli annullamenti borbonici, luogotenenziali e sardo-italiani, né i vari studi di Piero Venturini. Infine bisogna ricordare l’opera di Vito Mancini e Paolo Vollmeier sulle bollature prefilateliche, il più importante monumento alla storia postale del Mezzogiorno d’Italia, solo dopo quella, già citata, di Emilio Diena. Quanto detto dimostra quanto sia nutrita la schiera di coloro che collezionano, o hanno collezionato, lettere con tali bollature e annullamenti. Tra questi è d’obbligo annoverare Gaetano Dello Buono che, con enorme slancio e tanto entusiasmo, in quasi cinquanta anni, ha fatto tesoro di una miriade di cognizioni costituendo una notevole collezione, ricca di pezzi unici, ed un poderoso archivio che hanno fruttato la presente opera che egli ha avuto la lodevole idea di affidare, per essere pubblicata, ad un editore di grande spicco qual è Paolo Vaccari che non solo stampa volumi di filatelia, ma è allo stesso tempo cultore e dotto intenditore della materia. Il desiderio dei collezionisti di bollature del Regno di Napoli è stato sempre quello di vedere riuniti, in un solo volume, i vari periodi. Autore ed editore hanno compreso l’importanza di tale necessità che consente di avere anche un quadro preciso dei vari settori, espurgati degli errori, delle incongruenze e delle inesattezze di pubblicazioni precedenti, con valutazioni rispecchiati, il più aderentemente possibile, la realtà, il grado di rarità di ogni esemplare, sia riguardo la prefilatelia, sia le lettere affrancate, “schiave”, “di Real Servizio” e in franchigia dei periodi borbonici, luogotenenziale e sardo-italiano, sia le lettere del periodo italiano (1863-79) che recano bollature precedenti. Solo così lo studioso di filatelia e storia postale potrà affondare la sua memoria in quello stupendo lasso di tempo in cui il Regno più antico del nostro Continente, che aveva sofferto per più di due secoli il governo ispanico, si risollevò con la Monarchia Borbonica e vide, dopo centoventisei anni d’indipendenza dallo straniero, il compiersi dell’Unità d’Italia.

Indice degli argomenti
Presentazione; prefazione; breve introduzione; il Regno delle due Sicilie; le Poste Napoletane; le officine di Posta; istituzione del Servizio “Piccola Posta” nella capitale; località e loro istituzioni postali; distanze e tariffe postali; dal Regno delle due Sicilie al regno d’Italia; il principato di Benevento e la comunità di Pontecorvo; bollature ed annullamenti della capitale; il servizio postale e marittimo; il servizio postale sulle strade ferrate; l’officina di Posta napoletana a Roma; bollature e annullamenti delle officine del Regno; le cancellerie comunali; la disinfezione delle lettere; classificazione e valutazione delle timbrature; bolli accessori quali annullatori di francobolli; le bollature “di Real Servizio” (1858-63); annullamenti d altre località; falsificazioni; demografia delle località del Regno; bibliografia.