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Non ti scordar di me n.2
tempera all’uovo, tavola di legno preparato con gesso dell'artista: Yingjing Sang

a cura di Djana ISUFAJ

UMBERTO
Una Serie con i Baffi
di Bruno Crevato-Selvaggi
Poste Italiane, Roma 1997
pagine 128 con illustrazioni in bianco e nero e a colori

Presentazione a cura di Franco Filanci
Quasi un quarto di secolo siglato da un gran paio di baffi: così si presenta la fine dell’800 in Italia. Certo, anche Vittorio Emanuele II li aveva, e a suo tempo avevano sconvolto una regina Vittoria ancora giovincella, ma almeno erano bilanciati dalla barbetta. Quelli di Umberto I invece dominanti, monumentali, quasi antesignani del manubrio di quelle biciclette che nell’ultimo decennio del secolo conquistarono il mondo. E regalmente troneggiano, è il caso di dirlo, in tutte le effigi preparate per le carte valori italiane, postali e fiscali. Soprattutto in quelle di derivazione fotografica, secondo la nuova moda imposta dal progresso che caratterizza l’ultima parte di secolo, e che coinvolge la posta – con nuovi servizi e nuove concezioni tariffarie – molto di più di quanto non faccia con la politica e con la conduzione dello Stato, almeno in Italia. Un’effigie in particolare, quella magistralmente incisa dal professor Lodovigo Bigola, diventa il leit-motiv – o forse dovremmo dire il tormentone – della storia postale italiana dal 1879 al 1903. Nella serie di francobolli e cartoline e biglietti postali e cartoline-vaglia che si dipana lungo un filo ininterrotto di oltre vent’anni, quest’effigie viene servita in tutte le salse, a uno o due colori, ovale o rotonda, con cornici ogni volta diverse anche se sovente a prima vista non si nota. Ed è una serie decisamente anonima – se non fosse per quei baffi – sospesa com’è tra il classico e il moderno, tra l’antico e il nuovo, tra l’accademico e il liberty, senza riuscire ad essere né l’uno né l’altro. Una serie senza infamia e senza lode, che segue i primi passi adulti delle Poste italiane e l’ampliarsi e il diversificarsi impetuoso dei servizi offerti ai cittadini di una nazione ancora giovane e anch’essa sospesa tra il vecchio e il nuovo, tra progresso e colonialismo, tra autoritarismo e tensioni di rinnovamento politico e sociale. Una serie che proprio per questo diventa appassionante sotto il profilo storico postale, storico, e ovviamente collezionistico. Anche sie il collezionismo finora l’ha trascurata, e non poco. Soprattutto a causa della cattiva abitudine filatelica di specializzare, non solo a livello esteriore. Nella maggior parte dei casi lo specialista filatelico, oltre a limitare la sua attenzione a un piccolo settore, conosce tutto sulla rarità di strisce e blocchi e varietà, sulle possibili combinazioni dei vari francobolli su busta e relative valutazioni, sui proprietari delle maggiori rarità del settore nel corso del tempo. E non si preoccupa invece minimamente della genesi e della storia delle carte valori quale si può ricavare dalle fonti ufficiali e dalle ricerche d’archivio, e da un confronto analitico fra questi dati, la documentazione dei pezzi postali e lo studio tecnico-grafico-estetico di francobolli e interi postali. Bruno Crevato-Selvaggi per fortuna non è un collezionista specializzato: ama spaziare nel vastissimo campo della posta, saltando dai numeri di tavola agli ambulanti postali. Soprattutto gli piace andare alle fonti, bibliografiche e archivistiche: il suo rammarico è di non aver avuto abbastanza tempo per completare alcune ricerche, per approfondire un campo decisamente ancora vergine come quello dei valori umbertini. Così come Carlo Sopracordevole, che lo ha appoggiato in quella parte interofila di cui è maestro, è uno specialista molto anomalo: non si è mai stancato di ampliare sempre più i suoi orizzonti, prima a ogni tipo di intero postale, poi in settori fuori dall’area italiana infine alla storia postale e alle tecniche di stampa. Il risultato è un panorama decisamente completo della serie umbertina. Sintetico ma con diverse notizie inedite: fra cui una, sul fondo di sicurezza, che mi costringe a rimangiarmi quanto ho scritto! Informativo, e con molti spunti per nuove ricerche. Un risultato che possiamo definire, per restare in tema, davvero coi baffi.

Indice degli argomenti
Umberto I, il Re coi baffi; cronologia di 80 carte valori postali; gli aspetti tecnici – i francobolli; gli aspetti tecnici – cartoline e biglietti postali; le vicende postali; oltre i confini; fonti e bibliografia consultate.

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