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Settima lezione
di Mariagrazia De Ros
Benvenuti, cari ragazzi, alla settima ed ultima lezione.
Come annunciato, stavolta ci dedicheremo a:

Le caratteristiche del francobollo

Le cosiddette particolarità o caratteristiche dei  francobolli sono le seguenti :

Caratteristiche comuni a tutti i francobolli :

  • nazionalità

  • formato e dimensioni

  • colore

  • dentellatura

  • centratura e marginatura

  •  carta

  • filigrana

  • disegno e stampa

  • valore facciale

  • vignetta

Caratteristiche eventuali

  • sovrastampa

 

Nazionalità

L'emissione dei francobolli è una delle manifestazioni degli Stati, come il batter moneta.
Particolari  accordi internazionali tra le nazioni aderenti all'Unione Postale Universale (UPU)
hanno fissato che ogni francobollo deve portare l'indicazione, possibilmente in lettere latine del Paese emittente.

Vi sono però delle eccezioni:
le emissioni della Gran Bretagna NON riportano il nome del Paese emittente
e non tutti i Paesi usano le lettere latine.
La tabella che segue, che non è completa, riporta i nomi di alcuni Paesi che non usano i caratteri latini

 

Formato e dimensioni

Nelle pubblicazioni filateliche la dimensione dei francobolli viene indicata in millimetri ed è limitata alla vignetta.
Complessa è la varietà di formati e di dimensioni dei francobolli emessi fino ad oggi.
Ne esistono , infatti, si può dire di tutti i formati geometrici possibili:
quadrati, rettangolari, triangolari, romboidali, trapezoidali, ottagonali, ecc.


 

Particolarmente " curiosi " i francobolli di forma circolare emessi dallo stato del Burundi

 

Fantasiosi oltre che curiosi i francobolli delle isole Tonga

 

Vi segnalo un'altra curiosità: il francobollo più grande e il più piccolo finora emessi nel mondo

Il primo fu emesso negli Stati Uniti nel 1866 e misura 98 mm. di base,
il secondo nel 1873 in Colombia e misura 10 mm. per 12.

 

Colore

Per quel che riguarda il colore dei francobolli, esistono, o meglio esistevano,
dei precisi accordi internazionali dell'UPU sul colore da dare ai francobolli in ragione del loro uso.
Oggi queste disposizioni  sono in gran parte cadute in disuso per l'adozione della stampa in policromia.
A titolo esemplificativo ecco la tavola di colore o cromatica
che potrà aiutarvi nell'individuare le tonalità di colore dei vostri francobolli

 

Dentellatura

La dentellatura è evidentemente il sistema più pratico per dividere tra loro i francobolli stampati in foglio:
gli esemplari sono infatti divisi da linee di piccoli fori regolari più o meno distanti fra loro.

Per poter calcolare il numero dei dentelli  di un francobollo esiste l'odontometro,
come abbiamo visto nella puntata precedente

 

Centratura e marginatura

La centratura è una caratteristica  molto importante del francobollo e influisce sul suo valore commerciale.
Un esemplare viene definito ben centrato quando, in presenza o meno della dentellatura, ha i margini tutti uguali

Lo spazio privo di stampa che contorna il francobollo viene invece definito marginatura

 

Carta

Vi fornisco solo una breve esemplificazione dei vari tipi di carta usati per la stampa dei francobolli,
visto che si tratta di un argomento per specialisti.

Di solito vengono usati i seguenti tipi di carta :

  • a mano

  • a macchina

  • patinata

  • velina

  • cilindrata

  • mista con fili di seta

  • colorata

  • porosa

  • fosforescente

  • fluorescente

L'uso di questi due ultimi tipi di carta è dovuto al fatto che i francobolli
vengono individuati subito dalle moderne macchine affrancatrici dotate di cellula fotoelettrica.

Ed ora, sempre a proposito di carta, una curiosità :

Questo francobollo emesso dalla Lettonia nel 1918, presenta la singolarità di
essere stato stampato sul retro di carte geografiche militari.

Evidentemente la povertà della neonata repubblica baltica giustificò l'uso di quella carta di recupero.

 

Filigrana

Guardando contro luce un francobollo si può vedere il disegno che si trova nella pasta della carta.
E' la filigrana.
La carta filigranata è detta anche carta di sicurezza perchè garantisce l'autenticità del francobollo,
come del resto avviene anche per la carta moneta e per i valori bollati.
Quando non è possibile distinguerla ad occhio nudo si usa il filigranoscopio,
come abbiamo visto nella puntata precedente.

 

 

Disegno e stampa

Tutti i sistemi di produzione grafica sono stati usati finora per la realizzazione dei francobolli:
si è partiti  dalla calcografia dei primi francobolli inglesi
per arrivare ai moderni metodi di impressione fotomeccanica.
Anche in questa sezione mi limiterò a segnalarvi i sistemi di stampa che più frequentemente
ricorrono nel lessico filatelico senza entrare nei dettagli della descrizione di ognuno di essi,
dato che questo esula dal campo filatelico vero e proprio, per lo meno per dei principianti.

  • stampa tipografica

  • stampa in "delacry"

  • stampa calcografica

  • stampa rotocalcografica

  • stampa litografica

  • stampa offset

  • stampa eliografica

Tra gli ultimi sistemi di stampa vi segnalo la realizzazione di figure tridimensionali.
In Italia nel 1956 fu emessa una serie di due francobolli stampati mediante procedimento tridimensionale.
Gli esemplari devono essere esaminati con appositi occhiali bicolori
(disco rosso sull'occhio sinistro, disco azzurro su quello destro)

 

Valore facciale

E' il prezzo di acquisto del francobollo per tutto il periodo della sua validità postale per l'affrancatura della corrispondenza.
In osservanza di precisi accordi internazionali, il valore facciale dovrebbe essere espresso in numeri arabi.

Talvolta il valore facciale di certi francobolli ha raggiunto, apparentemente cifre astronomiche.
Fra gli esempi più clamorosi quelli dovuti alla frenetica inflazione tedesca del primo dopoguerra

 

Vignetta

E' la figura riprodotta sul francobollo.
Il soggetto può essere il più vario.
E', in ultima analisi, la parte più importante del francobollo:
il soggetto, cioè la figura è, infatti , il primo elemento ad attirare l'attenzione.

 

Sovrastampa

Con questo nome si indicano i segni, le cifre, le iscrizioni, i motti
riprodotti in un secondo tempo sui francobolli già stampati.
I motivi più frequenti per sovrastampare un esemplare sono di aggiornamento delle tariffe postali.
Spesso le sovrastampe segnalano rivoluzioni, rivolgimenti costituzionali, occupazioni.
Frequentissime sono state, purtroppo anche le sovrastampe di francobolli di Paesi invasi,
per adeguarne il valore alla mineta della nazione occupante.

 


Eccoci giunti alla fine di questa puntata.
Prima di lasciarvi volevo proporvi due simpatiche curiosità.

La prima è dedicata ai tipi "romantici":
si tratta di una emissione filatelica del 1973 al... profumo di rosa

 

La seconda, recentissima, è dedicata a chi come me ama la cioccolata:
è un foglietto delle poste svizzere...
...se si strofina leggermente il francobollo, si avverte un delizioso aroma di cioccolata

 


Prima di lasciarvi volevo  anche ringraziare voi ragazzi che mi avete contattato,
e lo faccio pubblicando l'intervento di uno di voi, David, preso pari pari da una sua e-mail:

 

Ed ora, cari ragazzi vi lascio non prima di avervi offerto una pizza per ringraziarvi della vostra attenzione

Mariagrazia

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