I libri - La Posta Militare Italiana 1939-1945.
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di Giuseppe Marchese

Rispetto alla precedente edizione sono state ampliate le dislocazioni delle Unità, con particolare riferimento alle principali azioni di guerra (fronte russo, conflitto italo greco, fronte interno e attività del C. I. L. ecc.).

Per ogni ufficio sono riprodotti i bolli in dotazione. Particolare attenzione è stata posta ai bolli degli uffici postali di concentramento con la riproduzione di tutti i bolli utilizzati (molti dei quali inediti).

Un capitolo a parte è dedicato alle Direzioni postali con la riproduzione di tutti i bolli noti.

Anche il settore dell’Africa orientale è stato completamente modificato con le valutazioni del singolo annullo e del periodo operativo.

Quasi tutte le valutazioni sono state ampliate per singolo settore operativo e modificate secondo l’attuale situazione di mercato.

Il volume ha le seguenti caratteristiche:

formato cm.16,8 x 23,9

pagine 380

copertina in brossura a 4 colori

Prezzo di copertina €. 31,00

 

INTRODUZIONE

Questa terza edizione del catalogo annota alcune significative variazioni.

In primo luogo la catalogazione della posta militare viene estesa dal 1939 al 1945, comprendendo la fase preliminare della mobilitazione, la campagna d'Albania, la seconda g.m. fino all'8.9.43 e il periodo della cobelligeranza con gli alleati, proseguendo fino alla chiusura dell’Ufficio.

La catalogazione parte dall’esigenza di conoscere sia gli spostamenti e le azioni effettuate da ogni singola unità, assieme alle dislocazioni degli uffici postali militari al suo seguito.

Le principali notizie storiche sono riportate nella tabella valutazioni.

VALUTAZIONI

Le valutazioni dei documenti di Posta Militare espressi nel presente volume, si intendono su normali cartoline di franchigia, buste affrancate di 1° porto normale o per posta aerea, con esclusione di altri supporti (Cartoline illustrate, Interi Postali ecc.), affrancature particolari e bolli diversi da quelli di normale dotazione (bolli civili, bolli muti (eccetto Egeo).

La valutazione analitica di questi argomenti sarà oggetto di apposita trattazione nel secondo volume di prossima pubblicazione.

Dovendo affrontare il problema della "qualità" dei documenti si propone una diversa valutazione per documenti perfetti e per quelli che presentano tracce non appariscenti del tempo trascorso. Questa doppia valutazione è accompagnata da sintetici parametri.

Le valutazioni degli Uffici secondari non muniti di bolli propri e non identificabili non sono stati riportati, salvo quando operavano in un settore diverso di quello principale. In questo caso sono stati inseriti nelle "valutazioni aggiuntive" in quanto rilevabili solo da indicazioni di provenienza.

VALUTAZIONI AGGIUNTIVE

Oltre le consuete valutazioni espresse in punti nella seguente scala in questa edizione è stato adoperato un sistema di valutazione aggiuntiva per valutare dei documenti in particolari momenti.

Le valutazioni aggiuntive sono di sue specie: o precedute dal segno (+) e che quindi si sommano alla valutazione generale o con un nuovo punteggio, non preceduto dal segno +. In questo caso la valutazione "aggiuntiva" sostituisce quella della tabella.

 

Nel caso di due valutazioni si procede in questo senso:

Valutazione generale p.7 = L. X +

Valutazione aggiuntiva + p.6 = L. Y

Totale L. X + Y

Non è regolare sommare punti 7 + punti 6 = punti 13.

DISLOCAZIONI

In questa edizione sono meglio curate le localizzazioni degli Uffici postali militari tenendo anche presente che l’evolversi della geografia mondiale dal 1939 ad oggi è notevolmente mutata.

Italia ed ex Colonie

Le dislocazioni degli uffici di posta militare si riferiscono, per l’Italia e ex Colonie, ai territori che formavano il regno e le colonie prima del conflitto. Tutte le altre annessioni fatte durante il corso della guerra vengono considerate come appartenenti a territorio occupato.

Per l’Istria, la Venezia Giulia e la Dalmazia vengono indicate tra parentesi lo Stato in cui attualmente quei territori fanno parte (Slovenia o Croazia)

Annessioni e nuovi Stati formati durante il conflitto.

La Slovenia, territorio annesso all’Italia nel 1941, ed oggi Stato indipendente, viene considerata come occupazione militare e quindi equiparata a Stato estero.

Discorso più complesso per la Croazia, assurto a regno nel 1941, poi facente parte della federazione Jugoslava, ed oggi Stato indipendente.

Per tale località viene indicata la provenienza ma, in considerazione che il nuovo Stato ha confini diversi da quelli del 1941/5, tra parentesi sono riportati i territori facenti parte all’epoca della Dalmazia ed oggi integrati nella Repubblica croata.

Ne consegue che nella tabella "località" Spalato, per esempio, viene considerata "Dalmazia" mentre nelle dislocazioni dell’Ufficio postale viene indicato "Dalmazia (ora Croazia)"

Ugualmente dicasi dell’ex URSS. Le località toccate dagli uffici postali vengono tra parentesi riportate al loro attuale status politico (prevalentemente Ucraina e Russia) secondo le risultanze odierne dei singoli Stati.

Sempre per la ex URSS sono state adeguate le località alla dizione riportata nel dizionario DE AGOSTINI "Omnia 99". Dato che ogni dizionario riporta nomi diversi a seconda del criterio seguito nelle traduzioni, è stato lasciato il nome originario riportato nella carte militari dell’epoca (Stalino, ecc.) mentre tra parentesi figurano la dizione corretta e lo Stato di appartenenza.

Nella sezione "Dislocazioni Ufficio Postale" sono riportate le singole località toccate dall’Ufficio.

Nel caso che Ufficio postale e Unità fossero insieme nella medesima zona di operazione (Albania) e parte dell’Unità in altro settore (Jugoslavia) la localizzazione della tabella corrisponde sempre alla dislocazione dell’Ufficio postale.

Durante le azioni militari le truppe andavano avanti e i servizi aspettavano gli eventi. Anche in questo caso (segnalato specialmente per la Francia) nella tabella valutazioni si dà l’assegnazione al paese ospitante l’Ufficio postale.

Sia nell’uno che nell’altro caso le proveniente da altri settori sono riportate nella valutazioni aggiuntive con l’annotazione "Ufficio postale a……..reparti in ………….."

Nel primo caso occorre però una chiara indicazione di provenienza (non tutti i reparti provengono da quella zona), mentre nel secondo caso l’indicazione di provenienza non è necessaria.

Nella tabella la localizzazione avviene generalmente per nazione, salvo casi ben distinguibili, come per le isole (Sardegna, Corsica, Egeo, Jonie ecc.).

Per i collezionisti che desiderano localizzare con più precisione i documenti si tenga presente:

la sede dell’Ufficio postale deve essere presa non come luogo da cui parte la posta, ma solo dove veniva materialmente obliterata e avviata a destinazione. La esatta, o la possibile, localizzazione della lettera deve tenere presente il luogo dove era situato il reparto, ed è quindi sempre approssimativa, in mancanza di altri elementi come l’indicazione della località (abbastanza rara ).

Tuttavia tenendo conto della dislocazione del reparto (cronistoria unità) e dell’Ufficio postale, si può avere una migliore localizzazione.

Ad esempio:

La Divisione Tridentina in Russia, nel dicembre ’42, era dislocata sul Don su un fronte esteso circa 30 Km. mentre l’ufficio postale era situato a Rosso_, distante Km. 22 dalla linea del fronte. La corretta localizzazione è "fronte del Don" e non Rosso_.

La Divisione Trento, nel Luglio ’42 era dislocata a Sud di El Alamein, mentre l’Ufficio Postale era allogato a Marsa Matruk, (circa Km. 60 dietro il fronte). Anche in questo caso la corretta localizzazione è "fronte di El Alamein".

Ciò vale per i reparti combattenti (inquadrati nei reggimenti, legioni o altro).

Infatti vi sono delle eccezioni.

Non tutti gli uomini della Divisione ( o di qualsiasi altro comando) erano dislocati al fronte. I Servizi (sanitari, amministrativi, vettovagliamento, eccetera) potevano anche essere in zona più arretrata rispetto all’Ufficio postale, addirittura in Libia per la Trento, o nel Caucaso parlando della Tridentina.

Non sempre è così semplice definire la localizzazione. Alle volte l’Unità si spostava senza ufficio postale al seguito. In qualche caso il documento postale ci può aiutare.

La franchigia sopra illustrata è obliterata dalla posta militare 10 sez. B il 18.6.42 mentre il mittente fa parte del 1° regg. artigl. alpina della Divisione "Taurinense". Manoscritto P.M. 200. Il mittente precisa "sono arrivato al primo posto della nostra marcia". Per meglio localizzare il documento occorre tenete presente che l’Unità si spostava da Mostar (allora Regno di Croazia) verso Sarajevo (allora zona influenza tedesca) per operazioni antipartigiane. La cartina ci mostra l’ubicazione degli uffici postali 200 (Mostar) e 10 Sez. B (Sarajevo). In questo caso la missiva proviene da località più prossima a Sarajevo che a Mostar.

L’uso di un ufficio postale diverso da quello di appartenenza può essere dipeso da diversi motivi (trasferimento singolo o di unità, trasferimento dell’Ufficio postale, conflitto in corso, ecc.)

Avendo un quadro completo, o quasi completo, delle dislocazioni di ogni Ufficio di posta militare si potrebbe avere la tentazione di valutare un documento in base a quanto tempo è rimasto in una determinata sede (per esempio tre giorni ad Albano Terme).

Ciò indurrebbe il collezionista a una ricerca difficile, molto lunga e onerosa, senza alcun valido motivo storico o collezionistico.

Il principio su cui si basano le valutazioni del presente catalogo sono tre:

  1. valutazione di un ufficio postale a seconda del tempo di permanenza in un settore o in un paese e della forza dipendente (spesso presunta);

  2. valutazione di un evento speciale (difesa Sicilia, ultimi giorni in Tunisia, un combattimento, una ritirata);

  3. valutazione di una intera campagna militare (conflitto italo francese ecc. ecc.).

L’introduzione in forma generalizzata delle valutazioni b) e c) — riportate frammentariamente nella prima e seconda edizione — porta come risultato che non viene delimitata con esattezza la permanenza in un determinato paese o fronte.

Tuttavia si ritiene che tale piccola pecca sia ampiamente coperta dalla valorizzazione di una unità decimata a El Alamein e degna di considerazione non solo nella sua permanenza in Egitto, fatto secondario, ma nella utilizzazione di quell’Ufficio postale dei pochi reparti superstiti nella ritirata in Libia e in Tunisia.

Anche se i collezionisti abbandonassero in massa il sistema di raccogliere i documenti per fronte operativo, e decidessero di collezionare per singola unità (Divisione Julia, XX Corpo d’Armata, 2^ Armata eccetera) questa impostazione rimarrebbe valida.

 

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