Nuovo sito internet per l’Istituto

 

Ripensato, aggiornato ed ampliato, è raggiungibile all’indirizzo www.issp.po.it e presenta diverse novità. Tra gli strumenti, la funzione di ricerca, che permette di sapere se un determinato libro è fra i 12mila disponibili per la consultazione

 Prato (16 gennaio 2007) – Non un semplice rinnovamento grafico, ma una vera e propria revisione che ha interessato tutte le pagine web. È ormai on line il nuovo sito dell’Istituto di studi storici postali, raggiungibile all’indirizzo www.issp.po.it.

“Certo –conferma il direttore dell’Issp, Andrea Giuntini- abbiamo modificato anche la grafica, rendendola più leggera e gradevole. Ma il vero lavoro si è focalizzato sui contenuti, che andavano aggiornati e sviluppati”. A lavorarci, per diversi mesi, sono stati il vicedirettore Bruno Crevato-Selvaggi ed il socio Giorgio Chianetta, che già segue le pagine elettroniche della Federazione fra le società filateliche italiane.

Oggi il sito dell’Istituto rispecchia un’impostazione standard ed è suddiviso in cinque aree, a loro volta articolate in ulteriori capitoli.

 La sezione “Chi siamo” presenta in sintesi l’Istituto, gli aspetti giuridici che lo regolano e le modalità per aderire.

L’area “Attività” offre sette categorie di approfondimenti (“Panoramica”, “Notizie”, “Progetti in corso”, “Corsi e mostre”, “Convegni”, “Seminari”, “Comunicati stampa”), a testimoniare l’ampio spettro sul quale la struttura toscana è impegnata.

Un intero settore è dedicato alle “Pubblicazioni”, suddivise in “Rivista” e “Quaderni”. “Il navigatore –prosegue Andrea Giuntini- trova l’elenco dettagliato ed i sommari di tutti gli studi pubblicati, ma non solo: a titolo esemplificativo, per alcuni interventi può scaricare l’intero testo in un comodo formato pdf”.

Il valore aggiunto più significativo è però nella sezione “Risorse e fonti”, attraverso la quale è possibile sapere se un determinato libro od opuscolo è fra i 12mila posseduti dall’Istituto. “Una funzione utile sopratutto per i ricercatori, che in questo modo dispongono di uno strumento per le proprie indagini. Indagini estensibili anche ai quasi 1.200 periodici conservati, dei quali è possibile conoscere perlomeno la disponibilità”. Senza naturalmente dimenticare un altro elemento: le griglie del motore di ricerca permettono di lavorare senza conoscere il titolo esatto o il nome dell’autore e addirittura per parole chiave. “Tutto il materiale che emerge dalle ricerche –ricorda il direttore- è liberamente consultabile presso la nostra sede”.

Un’ultima sezione, chiamata “Sito”, comprende le classiche funzioni di servizio, come ricerca e link.

 servizio stampa e comunicazione:
Fabio Bonacina, mail fabio.bonacina@libero.it

 

Rete Civica di Prato