Comunicato stampa dell'ISSP pubblicato su il postalista
 

Porte chiuse, ma luci accese (sulla cultura)

Domani, 12 novembre, l’iniziativa di Federculture, Anci e Fai; anche l’Istituto di studi storici postali aderisce, chiudendo al pubblico la propria biblioteca per l’intera giornata. Nel pomeriggio previsto un incontro con le altre realtà cittadine coinvolte

Prato (11 novembre 2010) - Anche la biblioteca specializzata dell’Istituto di studi storici postali -ricca di oltre 12mila volumi ed opuscoli, cui si aggiunge l’emeroteca di 1.179 testate- domani, venerdì 12 novembre, resterà chiusa al pubblico. Aderendo così a “Porte chiuse, luci accese sulla cultura”, progetto promosso da Federculture, Associazione nazionale comuni italiani e con la partecipazione del Fondo ambiente italiano.
Non sarà l’unica iniziativa: alle ore 17 una delegazione dell’Issp parteciperà a Prato al seminario “Produrre cultura - produrre ricchezza”, organizzato dalla Fondazione Istituto internazionale di storia economica “Francesco Datini”.
L’incontro si svolgerà presso la sede della stessa Fondazione, in via Muzzi 38, alla presenza di rappresentanti degli enti locali e delle istituzioni culturali cittadine.

La giornata intende sostenere la cultura, garantire l’accesso alla conoscenza, dare un nuovo impulso allo sviluppo. “La cultura è il motore del progresso sociale ed economico del Paese”. Domani il mondo della cultura italiana si fermerà “per denunciare l’inevitabile soffocamento al quale è destinato a causa della manovra finanziaria che penalizza l’intero settore. La legge 122/2010 prevede norme che bloccano il processo di modernizzazione e di crescita del settore ostacolando così l’accesso alla conoscenza e la promozione dell’innovazione”.

L’Istituto di studi storici postali
L'Istituto di studi storici postali, ora organizzazione non lucrativa di utilità sociale (onlus), nasce nel 1982 ed ha sede a Prato nello storico palazzo Datini, in via Ser Lapo Mazzei 37.
Diverse le attività che propone nel settore postale e delle comunicazioni, fra cui: ricerche archivistiche e bibliografiche, l’organizzazione di convegni ed incontri con studiosi ed accademici, i seminari annuali “Scrittura e comunicazione” (che fanno seguito agli otto moduli dedicati a “Posta e paleografia”, organizzati tra il 1983 ed il 1993), i corsi di specializzazione, la pubblicazione dei “Quaderni di storia postale” e della rivista oggi semestrale “Archivio per la storia postale - comunicazioni e società”.
Tra i suoi compiti, la conservazione dell'archivio proveniente dalla Direzione superiore della posta militare, che accoglie 400mila documenti originali riguardanti il XX secolo e che ha già fornito materiale per le pubblicazioni edite dall’ufficio storico dello Stato maggiore dell'Esercito.
In più, la gestione di una biblioteca-archivio, ricca di oltre 12mila volumi ed opuscoli, cui si aggiunge l’emeroteca di 1.179 testate; entrambe sono consultabili su appuntamento dal lunedì al venerdì, con un catalogo anche on-line all’indirizzo http://catalogo.po-net.prato.it/isp.
Per il lavoro l’Istituto si avvale del sostegno dei propri soci; la quota annua per i residenti in Italia è di 35,00 euro, da versare sul conto corrente postale 13.731.500 intestato allo stesso Istituto (via Ser Lapo Mazzei 37, 59100 Prato); gli iscritti, un centinaio, ricevono gratuitamente la rivista dell’Issp.

 


 

 


servizio stampa e comunicazione: Fabio Bonacina, mail fabio.bonacina@libero.it


Rete Civica di Prato

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