Comunicato stampa dell'ISSP pubblicato su il postalista
 

Quando il tempo cominciò a prevalere sullo spazio

Ottocento, la prima globalizzazione

Edito dall'Istituto il saggio di Andrea Giuntini "Le meraviglie del mondo" (272 pagine)

Prato (23 novembre 2011) - Com'era impostato il sistema internazionale delle comunicazioni durante l'Ottocento? Una risposta la offre "Le meraviglie del mondo" (272 pagine, 20,00 euro), il saggio firmato da Andrea Giuntini, che insegna Storia economica all'Università di Modena e Reggio Emilia ed è anche direttore dell'Istituto di studi storici postali di Prato. Ed è proprio l'Istituto, nonostante le difficoltà economiche, ad averlo prodotto come trentaduesimo "quaderno".

Phileas Fogg, protagonista del romanzo "Il giro del mondo in ottanta giorni", con la sua avventura raccontata nel 1873 da Jules Verne sintetizza un quadro per l'epoca ancora strabiliante. Probabilmente, un quarto di secolo prima l'intrepido viaggiatore non avrebbe impiegato meno di undici mesi per compiere lo stesso itinerario. Qualcosa, nel frattempo, era cambiato.

Quel qualcosa è raccontato nei sei capitoli dello studio. Singoli tasselli che richiamano la "Valigia delle Indie" (cioè il trasporto della corrispondenza sulle navi a vapore), l'Unione postale universale, il canale di Suez, la telegrafia sottomarina... Singoli tasselli, ma che insieme contribuiscono a delineare ciò che gli esperti oggi definiscono una prima globalizzazione. Forse dagli effetti ancora più travolgenti di quella che sarebbe stata registrata diversi decenni dopo.
Tra il 1820 ed il 1870, infatti, si attua un ribaltamento di straordinaria importanza storica, indotto dai nuovi mezzi di comunicazione: per la prima volta, il tempo prevale sullo spazio.

 

L'Istituto di studi storici postali
L'Istituto di studi storici postali, ora organizzazione non lucrativa di utilità sociale (onlus), nasce nel 1982 ed ha sede a Prato nello storico palazzo Datini, in via Ser Lapo Mazzei 37.
Diverse le attività che propone nel settore postale e delle comunicazioni, fra cui: ricerche archivistiche e bibliografiche, l'organizzazione di convegni ed incontri con studiosi ed accademici, i seminari annuali "Scrittura e comunicazione" (che fanno seguito agli otto moduli dedicati a "Posta e paleografia", organizzati tra il 1983 ed il 1993), i corsi di specializzazione, la pubblicazione dei "Quaderni di storia postale" e della rivista oggi semestrale "Archivio per la storia postale - comunicazioni e società".
Tra i suoi compiti, la conservazione dell'archivio proveniente dalla Direzione superiore della posta militare, che accoglie 400mila documenti originali riguardanti il XX secolo e che ha già fornito materiale per le pubblicazioni edite dall'ufficio storico dello Stato maggiore dell'Esercito.
In più, la gestione di una biblioteca-archivio, ricca di oltre 12mila volumi ed opuscoli, cui si aggiunge l'emeroteca di 1.179 testate; entrambe sono consultabili su appuntamento dal lunedì al venerdì, con un catalogo anche on-line all'indirizzo http://catalogo.po-net.prato.it/isp.
Per il lavoro l'Istituto si avvale del sostegno dei propri soci; la quota annua per i residenti in Italia è di 35,00 euro, da versare sul conto corrente postale 13.731.500 intestato allo stesso Istituto (via Ser Lapo Mazzei 37, 59100 Prato); gli iscritti, un centinaio, ricevono gratuitamente la rivista dell'Issp.

 


 


servizio stampa e comunicazione: Fabio Bonacina, mail fabio.bonacina@libero.it
 


 


Rete Civica di Prato

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