Istituto di Studi Storici Postali

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Comunicare durante cataclismi, guerre, carestie e pestilenze

I carteggi nei momenti difficili

Affronterà questo argomento il prossimo seminario dell’Istituto, che si svolgerà dal 2 al 7 ottobre; intanto proseguono le attività di ricerca, redazionali e supporto in favore di studiosi ed appassionati. La sintesi del colloquio nazionale svoltosi il 18 febbraio

Prato (2 marzo 2006) – Un seminario residenziale, aperto a tutti gli interessati. Dal titolo “Scrittura e comunicazione 4: cataclismi, guerre, carestie e pestilenze, i carteggi in tempi difficili (secoli XIV-XX)”, si svolgerà a Prato dal 2 al 7 ottobre 2006. Organizzato, come i tre precedenti, dall’Istituto di studi storici postali in collaborazione con l’Archivio di stato cittadino.

“Si svilupperà per 44 ore -precisa il direttore dell’Istituto, Andrea Giuntini- e completa le ricerche sulle comunicazioni nei periodi d’emergenza, uno dei filoni in cui ci siamo concentrati in questi anni”.

La notizia giunge alla conclusione del terzo colloquio di storia postale che l’Issp ha proposto il 18 febbraio scorso. Intitolato “Economia e geografia delle comunicazioni postali nella penisola italiana in prospettiva storica”, ha coinvolto docenti, studiosi e collezionisti che hanno portato e condiviso le rispettive esperienze.

Ma il seminario di ottobre è solo una delle iniziative per il 2006. “L’Istituto -prosegue Andrea Giuntini- agisce infatti su più campi. Con il supporto della Regione Veneto, ad esempio, ha avviato un’altra esperienza: si tratta del progetto «La posta tra la Serenissima, l’Istria e la Dalmazia», che intende rintracciare la documentazione postale presente nei fondi veneziani di Capodistria, Zara, Spalato e Cattaro per ottenere un panorama completo del servizio di posta. Registrando, quindi, le ripercussioni anche sui versanti diplomatico e commerciale”.

Un altro aspetto su cui si sta riflettendo è la comunicazione epistolare religiosa e le sue modalità di trasmissione.

“Con il sistema bibliotecario provinciale di Prato, poi, stiamo costituendo un centro di digitalizzazione all’avanguardia, che servirà ad archiviare su supporto elettronico i periodici, prima di metterli a disposizione del pubblico”.

Senza dimenticare l’attività editoriale. “In questo campo intendiamo uscire con il nuovo numero della rivista «Archivio per la storia postale - Comunicazioni e società», ma anche proseguire con l’ottavo tomo dell’opera inedita di Enrico Melillo, intitolata «Ordinamenti postali e telegrafici degli Antichi stati italiani e del Regno d’Italia» ed ora curata da Simone Fari”.

L’Istituto, inoltre, ha collaborato alla mostra di Montecitorio “Il Regno d’Italia” (9-16 febbraio) e sta lavorando all’allestimento “Le due Repubbliche”, in calendario a San Marino dall’8 aprile al 7 maggio. È inoltre coorganizzatore della sessione postale al XIV International economic history congress, previsto a Helsinki tra il 21 ed il 25 agosto.

Va infine citata la normale attività, che prevede la gestione della biblioteca ricca di oltre 13mila titoli e lo sviluppo del catalogo informatizzato in rete, lo spoglio di volumi ed articoli con il loro inserimento nell’archivio elettronico, l’assistenza agli studiosi che necessitano di ricerche particolari, gli stage presso l’Istituto degli studenti iscritti all’Università di Firenze.

 Sette le relazioni al colloquio nazionale

Intanto, il 18 febbraio si è svolto il terzo colloquio nazionale di storia postale, organizzato a Prato dall'Istituto insieme al Coordinamento fra le associazioni di storia postale italiana.

A palazzo Datini si sono incontrati ricercatori, accademici e collezionisti, confrontando le proprie scoperte e le diverse metodologie di ricerca.

Alla giornata di lavoro non hanno voluto mancare la direttrice dell'Archivio di stato di Prato, Diana Toccafondi, e gli assessori alla cultura della Provincia, Paola Giugni, e del Comune di Prato, Andrea Mazzoni, enti patrocinatori della manifestazione.

Il tema scelto quest'anno risulta quanto mai ampio: “Economia e geografia delle comunicazioni postali nella penisola italiana in prospettiva storica". Sette le relazioni, che hanno affrontato altrettanti temi.

Nello Bagni ha parlato delle stazioni di disinfezione delle lettere nella Romagna pontificia, presentando i risultati delle sue ricerche d'archivio.

Armando Serra ha continuato nel proprio filone di studi, parlando delle stazioni di posta cavalli ottocentesche.

Beniamino Cadioli si è soffermato sull'organizzazione della posta militare per la campagna etiopica del 1935-1936 in Italia, ove operarono l'Ispezione superiore ed alcuni concentramenti; l’intervento anticipa il lavoro compiuto a quattro mani con Aldo Cecchi.

Simone Fari ha presentato le reti di telecomunicazione (il telegrafo prima di tutto) come una rivoluzione geografica, in cui il fattore distanza è stato soppiantato da quello organizzativo.

Giuseppe Pallini e Paolo Saletti hanno illustrato un antico percorso postale, la "via della Novella". Si trovava nella bassa Toscana presso Radicofani e faceva parte della via Francigena.

Cristina Badon si è soffermata sulla letteratura odeporica, cioè sui resoconti di viaggio, visti come fonte ausiliaria per la storia delle comunicazioni postali, ricca com'è di osservazioni, spunti, descrizioni critiche e minute.

Bruno Crevato-Selvaggi, infine, ha offerto alcuni spunti di storia postale sammarinese, ricavati da recenti ricerche nell'Archivio di stato del Titano.


 

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