Il bastone di Asclepio
a cura di Sergio De Benedictis [sergio.debene(at)gmail(dot)com]
Croce Rossa: un anniversario dimenticato

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Lo scorso fine ottobre è passato in solitario silenzio, almeno in Italia dal punto di vista filatelico, il 150° anniversario della costituzione del movimento internazionale della Croce Rossa. Dobbiamo però dire anche, per dovere di cronaca, che il resto delle Amministrazioni Postali non sono state da meno e le emissioni sono state scarse, al contrario di quello che avvenne 50 anni fa per l’analogo dei 100 anni di costituzione, che vide emissioni da parte di quasi tutte le nazioni.


Riassumiamo brevemente la sua genesi anche se i fatti sono a tutti noti. Venuto in Italia nel giugno del 1859, per cercare di risollevare le sorti delle sue attività commerciali, Dunant si ritrova sul campo di battaglia di Solferino al termine degli scontri che hanno visto l’esercito franco-piemontese prevalere su quello austriaco. Lo spettacolo che si presenta ai suoi occhi, descritto poi nella sua opera “Un souvenir de Solférino“ lo porta senza indugio, da uomo d’azione qual è, ad organizzare i primi soccorsi; trasforma il Duomo di Castiglione delle Stiviere in un ospedale da campo e, aiutato dalla popolazione locale, presta le cure del caso senza distinzione di nazionalità o bandiera, al grido di : “Tutti fratelli ! “. Ritornato a Ginevra, sempre più convinto della necessità di una organizzazione neutrale, cerca di ottenere l’appoggio di vari Stati esteri attraverso la costituzione di un comitato che promuoverà e organizzerà il 26 ottobre del 1863 una conferenza internazionale con l’adesione di 18 rappresentanti di 14 paesi che firmeranno, il 29 ottobre dello stesso anno, la Prima Carta Fondamentale contenente dieci risoluzioni che definiscono le funzioni e i mezzi dei Comitati di Soccorso.


Nasce così il Movimento Internazionale della Croce Rossa.

Nei suoi 150 anni di vita il Movimento è stato insignito per ben tre volte del Nobel per la Pace.

Numerose e variegate sono le emissioni filateliche e qui le ricordiamo selezionando cinque varietà.

Iniziamo con il primo francobollo in assoluto emesso a favore della Croce Rossa, quello francese del 1914 della definitiva nota come “ seminatrice ” di 10c con sovrastampa a favore di 5c, qui con ulteriore sovrastampa per uso nel protettorato del Marocco.

Poi ci sono le emissioni che ritraggono il fondatore del movimento Henry Dunant, spesso con lo sfondo della battaglia di Solferino o in età avanzata, quando solo e dimenticato da tutti visse gli ultimi anni della sua vita in estrema povertà.

Su quasi tutte le emissioni viene sempre riportato il simbolo universalmente noto, adottato in onore dello Stato Svizzero che ospitò la prima assemblea, della croce rossa su fondo bianco, a colori invertiti rispetto al vessillo nazionale.


Ma presto, con l’adesione di paesi a religione mussulmana, sorge il problema di un simbolo che ricorda troppo la cristianità; viene quindi deciso di utilizzare parallamente il simbolo di una Luna Rossa Crescente.



Un terzo simbolo fu adottato dallo Stato Iraniano : un Leone Rosso con il sole alle spalle, emblema ufficiale della dinastia Qajar. Il regime degli Ayatollah ha poi ripristinato il vecchio simbolo. Mentre fu invece rifiutata la richiesta israeliana di poter adottare la Stella Rossa di David, che appare comunque in alcune emissioni di quel paese.

Nel 1963, in occasione del centenario, ci fu una emissione congiunta delle colonie inglesi, mentre tantissimi paesi adottarono nello loro vignette la stessa immagine di base stilizzata: una fiamma che brucia in una lampada, simbolo della conoscenza.

Per ultimo vogliamo ricordare l’affascinante ed istruttiva collezione di storia postale delle corrispondenze da e per i prigionieri di guerra. Supportate e convogliate dalla Croce Rossa queste cartoline sono una commovente testimonianza dei prigionieri delle due guerre, le cui diverse nazionalità testimoniano la neutralità del movimento.