Il bastone di Asclepio
a cura di Sergio De Benedictis [sergio.debene(at)gmail(dot)com]
il bastone di Asclepio

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I lettori si saranno chiesti perché questo titolo alla rubrica.

Asclepio, dio dell'antica Grecia, che i Romani conobbero con il nome di Esculapio, nasce nel 1300a.C. dalla relazione adulterina tra la ninfa Coronide e il dio Apollo. Apollo, con quello che possiamo considerare il primo “parto cesareo della storia”, estrae il figlio dal ventre di Coronide e lo affida al centauro Chirone, dopo aver ucciso la stessa madre. In questa emissione delle Poste greche del 1933 è raffigurato il tempio di Apollo a Corinto. Da notare l’errore riportato nell’indicazione del valore facciale “Draxmai “ invece del singolare “Draxmh”.

Chirone insegna al ragazzo i primi rudimenti dell'arte medica e subito Asclepio mette in pratica quanto appreso richiamando in vita una persona morta. Per questo atto subisce la folgorazione di Giove che pentitosi successivamente lo porta agli onori dell'Olimpo consacrandolo dio della Medicina. Nella vignetta uruguaiana l’immagine mitologica del centauro. La particolarità di questa emissione e che accanto a quella ufficiale dei due valori di 2c rosso carminio e 5c blu scuro, ne e siste un’altra emessa a solo scopo filatelico che presenta i due francobolli a colori invertiti, 2c blu scuro e 5c rosso carminio.

Da lui prende il nome l'asclepieo, luogo sacro in cui venivano applicati i metodi di Asclepio per la terapia delle diverse malattie. Qui il malato veniva prima lavato, poi sottoposto ad un periodo di digiuno inteso sia come atto purificatore che sacrificale. Poi i sacerdoti del tempio, che erano anche medici, interpretavano i sogni che il malato faceva durante lunghi periodi di sonno indotti dagli stessi sacerdoti e da ciò scaturiva poi la diagnosi e la cura.
In questa emissione greca del 1977, in occasione dell’anno internazionale per la cura delle malattie reumatiche, vediamo Asclepio mentre visita un malato.

Il “bastone” di Asclepio, con un serpente attorcigliato intorno, è diventato il simbolo della medicina; combina il serpente, che con il cambiamento della pelle simboleggia la rinascita e la fertilità, con il bastone, semplice strumento che in alcune raffigurazioni di Asclepio assume la funzionalità di stampella; altri ritengono che il simbolo identificasse coloro che, come medici, estraevano da sotto la cute dei piccoli vermi facendoli attorcigliare intorno a un bastoncino. Anche le Poste italiane utilizzano il simbolo per pubblicizzare la seconda assemblea mondiale della sanità tenutasi a Roma nel 1949.

Questo simbolo viene spesso confuso con il “caduceo alato” simbolo del commercio, sacro al dio Hermes (Mercurio). La confusione tra i due simboli ha portato l’adozione del “caduceo” da parte dell’Associazione dei Flying Doctors Australiani. Anche se in questo caso, come possiamo vedere nell’emissione australiana, la sua ombra diventa la sagoma di un aereo, il cui utilizzo si rivelò strategico nell’outback australiano.

E’ da ritenersi quindi errato riportare tale simbolo come rappresentativo delle scienze mediche. Del resto la parola “caduceo” in lingua greca ha come radice il termine “araldo” e quindi il simbolo è da ascrivere al dio Hermes, araldo e messaggero degli dei. Questi, rubati dei buoi affidati in custodia ad Apollo, suscita le sue ire e per rabbonirlo gli regala una lira, che vediamo qui riprodotta su un’antica moneta greca.. Apollo a sua volta gli dona una “verga” per guidare la mandria.

Ma perché i due serpenti ? Ci viene in aiuto la mitologia in cui si narra che Rea, moglie di Saturno e madre di Zeus, per sfuggire alle attenzioni di quest’ultimo si trasforma in serpente; ma Zeus assume a sua volta le stesse sembianze e solo l’intervento di Hermes, che interpone la verga tra i due, fa cessare ogni dissidio.
La ragione per cui sia stato adottato come simbolo del commercio consegue dall’episodio precedente. La lotta tra Zeus e Rea è considerata l’eterna lotta tra il bene e il male ed Hermes porta la pace e siccome in tempo di pace le attività commerciali prosperano, ecco spiegata l’attribuzione. In quest’ultimo francobollo di posta aerea che ci arriva dall’Australia, vediamo una esatta interpretazione del “caduceo” in mano al dio Mercurio.