Il bastone di Asclepio
a cura di Sergio De Benedictis [sergio.debene(at)gmail(dot)com]
Medicina e fatalitÀ

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Recentemente una notizia è stata pubblicata su tutte le testate giornalistiche, rimbalzata nel Web e finita in televisione : “ Studio della John Hopkins : la prima causa dei tumori è la sfortuna “ .

Ora per chi non lo sa, la John Hopkins University, fondata nel 1876 grazie al lascito dell’uomo di affari John Hopkins, è una delle più prestigiose università statunitensi, all’avanguardia nella ricerca medica. Davanti ad una affermazione del genere ci sembra di tornare indietro di secoli, quando in effetti malattie ed epidemie venivano ritenute un “castigo di Dio”.
Se a questo aggiungiamo che la ricerca sul cancro, pur avendo fatto grossi progressi negli ultimi anni, in alcuni settori non ha ancora stabilito cause e rimedi contro la malattia, ci può sorgere spontanea la domanda :

“Ha senso la prevenzione e il prestare attenzione ai fattori di rischio ?”

La risposta è SI anche perché poco resta del fatalismo se poi andiamo ad analizzare nel dettaglio la ricerca effettuata e i risultati riportati. In sintesi si afferma che durante il processo di rigenerazione delle cellule, nella divisione il DNA viene duplicato con il rischio di errori o mutazioni. Tra l’altro la correlazione è bassa per tumori quali quelli al seno, polmoni e prostata.
Purtroppo la sintesi giornalistica di un titolo e l’effetto mediatico che si voleva ingenerare hanno creato un gran polverone.
Ma deve essere assolutamente chiaro che il cancro si può sconfiggere : è una lotta spesso impari, contro un male che cacciato dalla porta spesso rientra dalla finestra, ma la scienza ci offre le armi e sta a noi saperle ben adoperare.

La Filatelia ce le ricorda con abbondanza di emissioni al riguardo :

innanzitutto la Ricerca che viene condotta sia da strutture pubbliche che private, nonché Associazioni che da un lato sensibilizzano l’opinione pubblica e dall’altro forniscono supporto e assistenza al malato e ai loro familiari. Spesso queste associazioni sono opera di volontari e sicuramente necessitano del nostro aiuto che può concretizzarsi sia in un impegno economico ma anche di impegno personale del tempo.


Alla base di tutto ci sono poi le campagne che sensibilizzano l’utenza verso concrete azioni di prevenzione : un tumore scoperto sul nascere e curato viene più facilmente debellato. Non per tutti i tumori, a oggi, sono disponibili esami di screening, ma dove è possibile facciamolo : al seno, colon-retto, collo dell’utero.

Dalla Ricerca scaturiscono rimedi innanzitutto di tipo farmacologico e chirurgico.
Dove possibile l’intervento chirurgico serve ad eliminare tutte le cellule tumorali presenti ed è praticato in tutti i casi in cui la malattia è localizzata.
Dal punto di vista farmacologico accanto alle terapie tradizionali quali chemio- e ormonoterapia viene sempre più associato l’impiego dei cosiddetti “farmaci biologici”, in particolari categorie di terapie mirate. Prodotti in laboratorio ad immagine di sostanze presenti nel nostro organismo hanno, a causa del loro ristretto spettro d’azione, un impiego limitato a quei sottogruppi di tumori che presentano specifiche alterazioni molecolari.

Ma la Ricerca ci dice anche che il miglior modo per ridurre l’incidenza dei tumori è prevenirli con una vita sana, concetto che si traduce nei seguenti punti.

Evitare il fumo. Se risulta quasi eliminato il fumo passivo grazie alle restrizioni imposte nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro, e se comunque dobbiamo riscontrare una diminuzione delle vittime correlate al fenomeno, ancora alti restano i casi di tumori. Erroneamente si pensa che il fumo sia solo correlato ai tumori polmonari; è stato dimostrato che stimola anche in diversa misura altre neoplasie senza contare le più classiche malattie respiratorie.

 

Eliminare le bevande alcoliche. L’alcool se consumato in eccesso diventa una vera e propria sostanza cancerogena. Ogni bicchiere in più, del consigliato “bicchiere a pasto” coadiuvante delle malattie cardiovascolari, aumenta in proporzione il rischio di tumori del cavo orale, fegato e stomaco. Inutile ricordare che l’uso di alcolici e superalcolici è da evitare anche rispetto all’effetto che ha nel rallentare i nostri tempi di reazione.

Introdurre una alimentazione con meno grassi animali e meno farine raffinate. Infatti è dimostrato che nel tessuto adiposo degli animali oltre che alle sostanze energetiche (grassi) si depositano e concentrano anche sostanze tossiche derivanti dall'inquinamento ambientale. Al pari le farine raffinate sono invece la causa, essendo costituite da zuccheri (amido), dell'aumento dell'obesità che è uno dei fattori di rischio dell'insorgere neoplastico.

Prediligere frutta e verdura. Questi alimenti contengono sostanze antiossidanti ( vitamina C, E, polifenoli, etc. ) che combattono l'azione dei radicali liberi, molecole “killer” che provocano il danno cellulare.

Fare attività fisica. Per ultimo punto ma non meno importante troviamo l'elemento fondamentale che aiuta a mantenere nei livelli norma i parametri metabolici favorendo il mantenimento del peso corporeo nei giusti valori, eliminando quindi come già detto uno dei principali fattori di rischio che è l'obesità.

 



In tema di prevenzione un piccolo omaggio a mio padre che nel novembre 1989 organizzò a Bari il XV Congresso Nazionale di Oncologia della Società Italiana Prevenzione Diagnosi e Terapie dei Tumori .
Nell'occasione fu emesso apposito annullo.

 

Per far tornare un po' il sorriso nei nostri lettori concludiamo con un proverbio cinese che dice :

Di tutto quello che mangiamo, solo 1/3 serve a far vivere noi. Gli altri 2/3 servono a far vivere i medici. “