Il bastone di Asclepio
a cura di Sergio De Benedictis [sergio.debene(at)gmail(dot)com]
Le "maximum" in tematica medica

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Una recente acquisizione di una “maximum” a tema medico mi dà lo spunto per affrontare un breve excursus in questo ambito collezionistico, non molto praticato ma sicuramente interessante ed istruttivo come dovrebbe essere il nostro hobby.

La branca della maximafilia, che a tutti gli effetti coincide con una ben precisa classe a concorso (Regolamento speciale per la valutazione delle partecipazioni di maximafilia), raggruppa gli interessati in una sua associazione (A.I.M. Associazione Italiana di Maximafia) che è anche ospite nelle pagine della nostra pagine nella rubrica: Maximafilia e quindi vi rimandiamo a quella rubrica per approfondire l’argomento dal punto di vista tecnico.

Descrivendo il pezzo di cui sopra ricordiamo qui soltanto come una cartolina maximum è un oggetto che deve rispettare tre regole di concordanza: soggetto, luogo e tempo.

Pertanto nella cartolina di cui sopra abbiamo che:

  1. il soggetto è, per entrambi i tre oggetti (cartolina, annullo e francobollo, la figura di “Asclepio”, dio greco della medicina (concordanza del soggetto),
  2. entrambi i tre oggetti sono stati emessi o prodotti in occasione del 30° Congresso di Medicina svoltosi ad Algeri (concordanza del luogo),
  3. tutti nella stessa data (concordanza del tempo)

e quindi può essere considerata a tutti gli effetti una cartolina maximum.

Definite le regole, abbastanza semplici ma stringenti, possiamo iniziare la nostra collezione a tema medico, sicuri, speriamo, di scegliere pezzi idonei; in caso contrario chiediamo comprensione da parte dei cultori della materia. Lo sviluppo sarà nel seguito di tipo temporale.

Attila, il flagello mandato da Dio per castigare la razza umana. Per fermare la sua discesa Papa Leone I si recò presso il suo accampamento. L’esito positivo dell’incontro fece gridare al miracolo mentre in realtà sembra che le truppe nemiche fossero già decimate da una epidemia di malaria.

San Benedetto da Norcia, patrono d’Europa, fondò nel 529 l’abbazia di Montecassino. Nella sua biblioteca sono stati ritrovati antichi testi di medicina che trattano di cure mediche e in cui si parla anche dell’ypnoticum audiutorum, uno dei primi esempi di utilizzo di anestetico in chirurgia.

Francois Rabelais (1494-1553) è noto per le sue opere teatrali, ma prima di darsi alla drammaturgia si laurea in medicina all’Università di Montpellier. Nel 1532 pubblica il Pantagruel e successivamente il Gargantua che diventano in seguito un’unica opera.

Chi non conosce Fryderyk Chopin (1810-1849), il grande compositore polacco naturalizzato francese. Tra gli esponenti massimi del romanticismo musicale, dovette convivere con una salute precaria e morì a causa della tubercolosi.

E la tubercolosi fu campo di studi di Robert Koch (1843-1910) che nel 1882 ne scoprì l’agente eziologico e successivamente sviluppò l’estratto antigenico della tubercolina, con la quale si potè dimostrare l’avvenuta infezione. Nel 1905 fu insignito del premio Nobel.

Nel 1846 Carl Zeiss fondò nella città di Jena la sua fabbrica di apparecchi ottici. Ma fu grazie all’incontro nel 1866 con il fisico Ernst Abbe che la Zeiss divenne un punto di riferimento nel campo della strumentazione scientifica, diventando anche l’unica fornitrice della locale Università.

Abbe fu a capo della Direzione di Ricerca e Sviluppo e seppe applicare in produzione i concetti teorici dell’ottica anche grazie alla collaborazione di un giovane chimico, Otto Schott, che aveva scoperto un nuovo vetro all’ossido di litio.

Passata indenne attraverso i due conflitti mondiali, la Zeiss è diventata un colosso internazionale nel suo campo ed il suo marchio è una garanzia di perfezione.

Concludiamo l’articolo con la seguente considerazione:

da più parti la critica che viene spesso mossa verso questo tipo di collezionismo è che i pezzi che la compongono non sono genuini in quanto nella maggior parte dei casi non hanno svolto un servizio postale ma come si è soliti dire sono delle “costruzioni filateliche ad hoc”.

La cosa può anche essere in parte vera, ma ciò che spinge un collezionista ad abbracciare questa disciplina è comunque la stessa che spinge un po’ tutti noi quando decidiamo che strada prendere in filatelia.

Perché dietro ogni cartolina maximum c’è dapprima la ricerca del supporto affinché sia il più genuino possibile e quindi la pazienza di trovare il “pezzo d’epoca”.

C’è poi una conoscenza approfondita del tema dal punto vista storico, geografico, scientifico, letterale e via dicendo, e quindi una conoscenza precisa degli avvenimenti per quanto riguarda date e luoghi in cui si sono svolti. Infatti, come abbiamo visto all’inizio, questi sono due aspetti che concorrono a stabilire le cosiddette “concordanze”.

Ed in ultimo un puntuale aggiornamento sulle emissioni di francobolli ed annulli.

Con un po’ di nostalgia dedico questo articolo al mio conterraneo Vincenzo Scicutella, scomparso un po’ di tempo fa; grande cultore della maximafilia ha composto bellissime collezioni, che viste con i miei occhi di ragazzino hanno sicuramente contribuito a farmi innamorare di questo hobby.