Il bastone di Asclepio
a cura di Sergio De Benedictis [sergio.debene(at)gmail(dot)com]
Arrivano i vaccini

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E’ girata ultimamente la notizia di come molti medici di base abbiano avuto una condotta a dir poco discutibile riguardo la somministrazione di vaccini ai loro giovani pazienti. A domanda delle mamme, per definizione ansiose riguardo la salute dei propri figli, hanno consigliato di evitare la somministrazione in quanto più pericolosi della malattia stessa.
E’ dovuto intervenire l’Ordine dei Medici per condannare tale operato e prevedere sanzioni se l’azione venisse reiterata; questo alfine di non tornare indietro nel tempo e non vedere il risorgere di epidemie causate da soggetti non vaccinati facilmente aggredibili dai virus che silenti ancora ci circondano.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha tra i suoi compiti quello di monitorare i fenomeni epidemici ed è l’unico organismo che può prendere decisioni in merito alla cessazione di eventuali campagne di vaccinazione come fece circa vent’anni fa a riguardo del virus del vaiolo.

Questa malattia iniziò a far strage sin dall’antichità come rilevato in alcune mummie egizie e fu causa della scomparsa della civiltà ittita. Ma la considerazione che porterà alla fine del XVIII secolo alla modalità di prevenzione, fu notata sin da allora: le persone che sopravvivevano al vaiolo presentavano immunità contro questa malattia.

Come arma batteriologica “ante litteram” il vaiolo debellò il popolo Azteco ed Incas e permise la conquista spagnola del Sudamerica. Ma le ripetute epidemie che ciclicamente imperversarono nel Vecchio Continente a partire dal secolo XVII accelerarono gli studi medici; ma come spesso avviene fu un semplice medico di campagna, Edward Jenner (1749-1823), che capì il fenomeno ascoltando i contadini del Gloucestershire che si ritenevano immuni dopo aver contratto quello che veniva chiamato il cow-pox, il vaiolo delle vacche.

Senza sapere che tale pratica era già nota da secoli presso i Cinesi e le popolazioni Indiane, in una fredda mattina di maggio del 1796 coraggiosamente inoculò nel braccio del piccolo James Phipps un po’ di pus prelevato dal braccio di Sarah Nelmes, lattaia infetta da questa forma.

Nei giorni successivi il bimbo presentò solo un po’ di febbre e mal di testa e ad un successivo trattamento con una dose di vaiolo di provenienza umana non presentò alcun sintomo. Ma Jenner ben sapeva che non avrebbe avuto alcuna approvazione dalla comunità scientifica se avesse divulgato subito la scoperta; per due anni continuò la pratica annotando con cura tutti i risultati.
Una volta noto, il metodo fu subito adottato da Napoleone per le sue truppe e dall’imperatrice Caterina di Russia che con lungimiranza lo rese obbligatorio per tutti i suoi sudditi.

Ecco quindi che poi la vaccinazione resa obbligatoria in tutto il mondo riuscì pian piano, nell’arco di due secoli, a debellare il vaiolo dalla faccia della Terra.
L’ultimo caso fu denunciato il 16 ottobre 1975 e in seguito l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha messo in palio 1000 dollari a favore di chi ne avesse denunciato uno nuovo.

Il premio non è più stato riscosso e non vorremmo certo scoprire a breve il vincitore!