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il musicalista
il personaggio del mese: MARZO 2010
JEAN-PIERRE de FLORIAN

IL PERSONAGGIO

Jean-Pierre-Claris di Florian nacque il 6 marzo 1755 a Sauve (Gard), ai piedi delle Cévennes, nel castello di Florian, non lontano da Anduze e da Saint- Hippolyte.

Appartenente ad una famiglia nobile e con tradizioni militari, trascorse la giovinezza nel castello di Florian. Sua madre, d’origine spagnola, morì mentre lui era ancora un bambino. Quando, nel luglio 1765, suo zio sposò una nipote di Voltaire, durante una visita a Ferney, il giovane Jean-Pierre ebbe modo di conoscere il famoso scrittore, divenuto prozio acquisito, che lo soprannominò "Florianet".

A tredici anni il ragazzo entrò a far parte dell’entourage del duca Luigi Giovanni Maria di Borbone-Penthièvre in qualità di paggio. Il palazzo del nobile era, a quel tempo, il solo luogo in Francia dove l’istruzione d' un giovane gentiluomo avesse qualcosa da guadagnare.

Pochi anni più tardi fu ammesso alla Scuola reale d’artiglieria di Bapaume. Terminati gli studi, servì per breve tempo come ufficiale nel reggimento dei Dragoni di Penthièvre. Resosi conto di non amare la vita militare, ottenne di essere congedato conservando però il grado d’ufficiale, titolo che gli permise di frequentare ancora, il duca di Penthièvre ad Anet e a Parigi (ove gli fu riservato un piccolo appartamento all'Hôtel de Toulouse) e la possibilità di dedicarsi interamente alla poesia. Il duca, che gli aveva donato il titolo di "gentilhomme ordinaire", gli rimase amico e protettore per tutta la vita.

Fu eletto all'Académie française nel 1788, dopo che due dei suoi lavori erano stati premiati da quest’istituzione. Costretto, in quanto nobile, a lasciare Parigi durante la Rivoluzione Francese, si rifugiò a Sceaux (Hauts-de-Seine). Nonostante il sostegno del suo amico François-Antoine de Boissy d'Anglas, fu arrestato nel 1794, durante il periodo noto come “Terrore”. La dedica del romanzo Numa Pompilius, fatto alla regina otto anni prima, lo aveva reso sospetto al Comitato di sicurezza generale.

Fu rimesso in libertà il 9 Termidoro (27 luglio), anche grazie all’intervento del suo amico d'Anglais.

Morì il 13 settembre 1794, a soli trentanove anni d’età, probabilmente per gli stenti patiti durante la detenzione.

Jean-Pierre-Claris de Florian è l'autore della poesia che, saggiamente emulsionata nelle armoniose note, del Martini, formerà quel capolavoro universalmente conosciuta come Plaisir d'amour.

Ma chi fu Jean-Paul-Egide Martini, brillante autore della melodia?

In realtà si chiamava Johann Paul Egide Schwarzendorf, era d'origine tedesca, ed era nato il 1° settembre 1741 a Freistadt, nell'Alto-Palatinato.

Dopo gli studi a Friburgo in Brisgovia (Baden-Württemberg), si recò a Nancy ove, usando il nome Martini, nel 1780 lo troviamo al servizio di Stanislas Leszcynski, governatore della città.

Quattro anni più tardi fu a Parigi, dove le sue composizioni furono molto apprezzate dal principe de Condé e, dopo poco tempo, fu nominato direttore di musica del teatro Feydeau.

Fu un compositore molto apprezzato del suo tempo, soprattutto per le sue opere, e fu anche autore di molti lavori didattici: una scuola d'organo, divisa in tre parti, secondo i lavori degli organisti più famosi della Germania (1804); un Trattato elementare d'armonia e di composizione ed una Mélopée moderna, o “l'arte del bordo ridotto in principi” (scritto a Lione nel 1792, quando si era rifugiato in questa città in occasione della tempesta rivoluzionaria).

La sua opera Sapho (1794) gli varrà, in seguito, il posto d'ispettore presso il noto conservatorio di Parigi, da poco fondato, dove insegnò anche composizione. Terminò la sua carriera come soprintendente della musica reale, e morì a Parigi il 10 febbraio 1816.

Viene, di solito ricordato, solo per la magnifica romanza Plaisir d’amour.

LA MELODIA

Jean-Pierre Claris de Florian è l'autore della poesia che, saggiamente emulsionata nelle armoniose note, del Martini, formerà quel capolavoro inizialmente conosciuto come "Romanza del capraio " e che non ebbe un immediato successo.

Nel 1859 piacque a Berlioz e fu ridenominata Plaisirs d’amour. Sotto questo nuovo nome acquistò presto popolarità e fu inserita nel repertorio dei caffè-concerto, specie alla fine dell’800 e durante la Belle époque.

Con la comparsa del disco fu registrata dalle più grandi interpreti del tempo divenendo, in tutto il mondo, ambasciatrice della canzone francese ed è cantata da oltre duecentotrent’anni dai più famosi artisti, quali: Armand Gauthier (1927), Yvonne Printemps (1939), Montgomery Clift (1949), Tino Rossi (1955), Elvis Presley (1961), Joan Baez (1968), Nana Mouskoury (2007) e diversi altri come Rina Ketty, Charlotte Church, Yulia Townsend, Samy Goz.

Ci dobbiamo fermare perché l’elenco sarebbe troppo lungo.


IL FRANCOBOLLO



Emesso dalla Francia
il 2 aprile 1955

Dentellato 13
Yvert 1021