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il musicalista
il personaggio del mese: MAGGIO 2010
ISAAC ALBENIZ

IL PERSONAGGIO

Isaac Manuel Francisco, figlio dell’ ispettore doganale Angel Albéniz e di Dolores Pacual (originaria di Figueres), nacque il 29 maggio del 1860 a Comprodon, nella provincia catalana di Girona (Spagna del nord est).

Fu un ragazzo prodigio precocemente portato alla musica che, all’età di quattro anni, tenne il suo primo concerto suonando il pianoforte per il pubblico del teatro Romea di Barcellona.

Nel 1866, con la madre che desiderava farlo studiare privatamente con Antoine François Marmontel, si recò per nove mesi nella capitale francese. Questo rinomato musicista era professore al Conservatorio di Parigi, dove la madre tentò di farlo entrare ufficialmente ma egli non venne accettato per la sua giovanissima età. Dopo il ritorno in Spagna, il giovane pianista diede diversi concerti e pubblicò la sua prima composizione, la Marcha Militar.

Due anni dopo la famiglia Albéniz si trasferì a Madrid dove Isaac iniziò gli studi alla Scuola Nazionale di Musica e Recitazione. Nella nuova residenza ebbe occasione di suonare, con gran successo, in alcuni rinomati locali madrileni.

La sua fama si spinse ben presto anche a Leon, Valladolid, Salamanca, Valenza, Oviedo, Avila e altre città permettendogli d’iniziare un vasto percorso, partendo dall’Andalusia, verso tutti i numerosi luoghi dove era stata richiesta la sua presenza.

Nel 1875 il padre fu nominato Ispettore generale delle poste a Portorico e L'Avana. A Isaac queste circostanze daranno la possibilità di farsi conoscere nei nuovi paesi: durante quel breve periodo divenne il pianista più richiesto in città come Portorico, San Juan, Santiago di Cuba e pure in diversi locali di L’Avana.

A quindici anni rientrò in patria e, nel maggio 1876, si iscrisse al Conservatorio di Lipsia. Studiò pianoforte con Louis Maas e composizione con Salomon Jadassohn, maestri che erano stati allievi di Liszt. Senza mezzi e in difficoltà con la lingua tedesca, Albéniz tornò in Spagna dopo due mesi trascorsi in Sassonia, dove avevano dimorato pure Bach, Schumann e Mendelsshon.

Successivamente, con l’aiuto del Conte Guillermo Morphy, segretario privato del Re Alfonso XII, ottenne uno stipendio dalla casa reale per studiare al Conservatorio di Bruxelles dove, nel 1879, vinse il primo premio in una esibizione per pianoforte e in seguito fece un felice tour in Europa.

Albéniz tornò a Madrid dove spese i successivi due anni dando concerti e girando le principali città della Spagna. Nello stesso tempo egli fu manager e direttore di una compagnia viaggiante. Fu in questo periodo che egli compose i suoi primi lavori per il teatro musicale: tre zarzuele, una delle quali, “Cantalones de Gracia”, fu accolta molto bene dalla stampa madrilena.

Dopo un tour in Sud America, nel 1893 si stabilì a Barcellona, ove sposò l’allieva prediletta Rosina Jordana e conobbe Felipe Pedrell, considerato il padre della musica spagnola.

Pedrell era un insegnante, compositore e musicologo che aveva fatto una considerevole quantità di ricerche all’interno della vecchia musica spagnola, nelle sue radici popolari, “capendo la lingua musicale e le tecniche delle danze e delle canzoni dei nativi”. Il nuovo maestro lo esortò a sviluppare il patrimonio musicale nazionale, che Albéniz avrebbe poi calato nelle sue celebri suite.

Stabilitosi quindi a Parigi, strinse amicizia con Chausson, Debussy, Dukas, Fauré e insegnò pianoforte alla Schola Cantorum. Nel 1900, mentre iniziava a soffrire di disturbi renali, tornò a comporre per il pianoforte.

Colpito da nefrite cronica, spirò, il 18 maggio 1909, a Cambo-les-Bains (Aquitania), e fu sepolto al Cementiri del Sudoest di Barcellona.

LA MELODIA

Una delle particolarità della scrittura musicale di Albéniz era l’incantevole descrizione dei luoghi, della vita e della cultura spagnola, come la barcarola Mallorca (1891), Córdoba (1896 - Canto de España Op 232) e la maggior parte dei pezzi della Suite spagnola Op 47 (1886), dal quale vi proponiamo la serenata Granada.

IL FRANCOBOLLO



Emesso dalla Spagna
il 7 novembre 1960
in occasione del centenario della nascita

Dentellato 12 3/4 x 13
Yvert 997