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il musicalista
il personaggio del mese: NOVEMBRE 2015
carl (von) weber

IL PERSONAGGIO

Carl Maria Friedrich Ernst (von) Weber nacque a Eutin il 18 novembre del 1786 da Franz Anton e Genovefa Brenner. La parentesi intorno alla particella nobiliare è giustificata dal fatto che, a quanto pare, Franz Anton l'aveva aggiunta al proprio cognome senza averne in realtà diritto. Militare di carriera, si dedicò alla direzione teatrale fino a fonfare una propria compagnia teatrale, assecondato in questo dalla moglie attrice.

Per il suo terzo figlio, Franz Anton volle un'educazione vasta ed eclettica, e ben presto fu evidente che, nonostante i frequenti spostamenti della famiglia che certo non aiutavano la regolarità della sua formazione, il giovane Carl aveva al suo arco numerose frecce, tra cui una notevole predisposizione per la musica.

Seguendo gli spostamenti della famiglia, Carl fu dapprima a Hildburghausen, poi a Salisburgo, dove studiò con Haydin, a Monaco, dove pubblicò le sue prime opere, andate purtroppo perse, e a Freiberg, dove nel 1800 andò in scena la sua prima opera, La fanciulla muta della foresta.

Sua madre era nel frattempo morta di tubercolosi, e l'anno successivo il giovane Carl, dopo aver intrapreso anche la carriera giornalistica come critico musicale del Leipziger Neue Zeitung, fece ritorno a Salisburgo, dove riprese i suoi studi con Haydin, per poi proseguirli, dal 1803, a Vienna con l'abbé Vogler, celebre per aver fondato almeno tre importanti scuole musicali.

Fu proprio Vogler, impressionato dalle doti dell'allievo, a favorire la messa in scena, ad Augusta della sua seconda opera, Peter Schmoll e i suoi vicini, che segnò l'affermazione di Weber come compositore popolare.

Fu l'inizio di un periodo di fortuna professionale che, sempre sotto lo stimolo di Vogler, vide Weber diventare direttore dell'Opera di Breslavia, per poi passare alla corte di Federico II duca di Württemberg, a Stoccarda. Fu tuttavia questo un periodo di turbolenza caratteriale in cui il musicista fu coinvolto in diversi scandali, fino a quando travolto dai debiti e inseguito da un'accusa di truffa, dovette lasciare il Württemberg.

Nel frattempo però la sua fama di compositore era cresciuta a dismisura, cosa che gli consentì, a partire dal 1810, di dirigere in successione l'Opera di Praga, quella di Berlino e quella, prestigiosissima, di Dresda.

E' di questo periodo il lavoro per l'affermazione della musica operistica tedesca in contrapposizione a quella italiana, che culmina nel 1823 con il successo fulminante dell'opera Il franco cacciatore, giudicata, anche in ragione di un libretto tenebroso che vede addirittura un'apparizione notturna del Diavolo, la  prima opera degna di definirsi "romantica".

Ormai celebre anche a livello europeo, Weber ricevette l'anno successivo l'invito a recarsi in Inghilterra per comporre e mettere in scena l'Oberon, il cui libretto traeva origine da alcume scritture della Chanson de Gestes. Ma Carl, ormai malato della stessa malattia che aveva ucciso la madre, rimandò più volte la partenza, fino a quando, nella primavera del 1826, si decise finalmente ad intraprendere il viaggio, per presenziare almeno alla prima dell'opera.

Fu durante il soggiorno londinese che la malattia si aggravò, fino a provocare la morte del compositore, nella notte tra il 4 e il 5 luglio del 1826. Aveva appena quarant'anni e le sue ceneri, dapprima seppellite a Londra, furono traslate a Dresda nel 1844 su iniziativa di Richard Wagner, che insieme a Berlioz e a Liszt fu suo grande ammiratore.

LA MELODIA

Universalmente considerato tra i padri della musica "romantica", Carl Weber fu anche uno dei primi ad utilizzare la tecnica del leitmotiv. Apprezzato pianista, le sue composizione per piano sono considerate tecnicamente molto difficili, benché molto apprezzate anche ai giorni nostri, come questo Rondò Brillante, Invito alla danza in Re bemolle Maggiore, op. 65, composto nel 1819.

IL FRANCOBOLLO

Emesso dalla Germania
il 20 giugno 1986
per i 200 anni dalla nascita.

Dentellato 14 x 13¾
Yvert 1116