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il musicalista
il personaggio del mese: GENNAIO 2018
Paul hofhaimer

IL PERSONAGGIO

Poco sappiamo dei primi anni di vita di Paul Hofhaimer, se si eccettuano la data di nascita, 25 gennaio del 1459, e il luogo, Radstadt, nei pressi di Salisburgo. E poco sappiamo anche dei suoi primi anni di vita, e della sua iniziale formazione come musicista.

Secondo il celebre umanista e riformatore svizzero Vadiano, che insieme a Paracelso era un suo grande ammiratore, Hofhaimer era un autodidatta, ma Konrad Celtis, studioso e poeta che di Vadiano era stato anche maestro, pare escluderlo quando riferisce di averlo conosciuto, giovanissimo studente, alla corte dell'imperatore Federico III.

Le prime notizie certe a proposito della sua attività musicale ce lo dipingono già affermato, benché appena ventenne, organista di corte del duca Sigismondo del Tirolo, che apprezzò a tal punto la sua stupefacente abilità nell'arte dell'improvvisazione da proporgli un contratto a vita.

A Innsbruck però Hofhaimer restò solo una decina di anni, durante i quali la sua fama crebbe tanto da fargli guadagnare il soprannome di musicorum princeps. Nel 1489 entrò infatti al servizio dell'imperatore Massimiliano I, che era succeduto a Federico III, e pur senza mai tagliare del tutto i rapporti con Innsbruck e con la natia Salisburgo, iniziò un lungo periodo di viaggi durante i quali fu alla corte sassone di Federico il Saggio, poi a Passau, a Vienna, e infine ad Augsburg.

Nel frattempo Massimiliano I, dopo averlo nominato "primo organista dell'imperatore", lo fece cavaliere e gli conferì anche un titolo nobiliare. Solo dopo la morte dell'imperatore, nel 1519, Paul Hofhaimer tornò nella regione che lo aveva visto nascere. Era ormai ricco e famoso, e accettò dall'arcivescovo Matthäus Lang l'incarico di organista della cattedrale di Salisburgo, mantenendolo fino alla morte, che avvenne in un giorno imprecisato del 1537.

Amico di Heinrich Isaac, furono gli unici musicisti tedeschi dell'epoca a raggiungere la notorietà anche fuori dai confini dell'impero, come massimi esponenti del movimento che fu in seguito definito, dei "coloristi" per la ricchezza delle composizioni musicali.

Benché abbia composto numerosi pezzi per organo, solo pochi sono giunti a noi nella loro forma originale. La maggior parte delle sue opere sono sopravvissute come arrangiamenti per tastiera o liuto nella forma popolare di lieder, e la loro provenienza da diverse località in Europa attesta la diffusione di cui dovettero godere all'epoca della loro composizione.

Noto anche per la sua padronanza della tecnica costruttiva e spesso consultato per la costruzione e la manutenzione degli organi, Hofhaimer ebbe numerosi allievi ed epigoni, che l'umanista alsaziano Ottmar Luscinius chiamò paulomimi, ossia "imitatori di Paul". Molti di questi suoi discepoli furono attivi presso alcune delle chiese e delle cattedrali più importanti d'Europa, come Dionisio Memmo, organista della cattedrale di S. Marco a Venezia, il quale a sua volta trasmise le tecniche apprese da Hofmaier a quelli che sarebbero divenuti i primi esponenti della Scuola Veneziana.

LA MELODIA

Noto anche come Paulus o "Meister Pauls", e con diverse varianti del cognome, come Hofhaymer o anche Hoffhaimer, fu compositore molto fecondo, ma solo due brani liturgici per organo sono giunti sino a noi nella loro forma originale: un Recordare e un Salve Regina.

E proprio un brano del Salve Regina, eseguito da Guy Bovet all'organo della cattedrale di Valère, in Svizzera, che è considerato l'organo più antico ancora in funzione, è la proposta di ascolto di questo mese.


IL FRANCOBOLLO

Emesso dall'Austria
il 30 giugno 2002

Yvert 1728
Dentellato 13 ¾