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Monteroni d'arbia
Integrazione della scheda di Monteroni - I parte (pag. 156)
Il servizio postale tra Siena e Roma, che aveva regolarmente funzionato dal XVII secolo, divenne fonte di continue difficoltà e discussioni dopo la soppressione, nel Dicembre 1862, della posta dei cavalli di Siena e del corriere postale lungo la ormai ex Strada Regia Romana.

Mentre in precedenza il servizio era efficiente e mantenuto completamente dal saggio governo granducale, i nuovi padroni, dopo averlo sconvolto, batterono cassa ai Comuni per riattivarlo, sollevando naturalmente malcontento e proteste.

Il 29 Aprile 1863 la Direzione Compartimentale delle Poste di Firenze scrive al Prefetto di Siena che "...i molteplici reclami delle comunità contermini alla vecchia via romana e di quelle collaterali del monte Amiata e della sottostante Maremma pel ritardo patito dalle più interessanti corrispondenze dal 15 Dicembre 1862, in poi che il Corriere per Roma fu portato sulla via di Orvieto Montefiascone, hanno giustamente occupato l'attenzione del Superiore Ministero dei Pubblici Lavori [...] che con dispaccio del 24 stante si è degnato approvare che sia riattivata la comunicazione diretta tra Siena e Radicofani, mediante il prolungamento del servizio, che su detta Stradale già vige da Radicofani a Buonconvento".

Vista la spesa occorrente e la scarsezza di fondi "a causa di tanti altri servizi che le conviene attivare in molte provincie del Regno", il Ministero informa che può concorrere solo con £ 400, il resto deve essere a carico delle Comunità interessate.

Il 22 Agosto 1863 il Consiglio Comunale di Monteroni1 "...considerando come facendosi il Servizio della Posta per conto e per profitto del R.Governo non sembra che i Comuni debbano per questa andar soggetti a verun aggravio [...] delibera di non poter accettare la proposta e fa nuove premure per ottenere che il Servizio Postale sia fatto in modo più celere e spedito".2

Soltanto alla fine del 1864 si giungerà ad una soluzione, almeno provvisoria.

Il 24 Novembre 1864 la Prefettura di Siena pubblica un AVVISO D'ASTA "...da tenersi Lunedì 5 Dicembre [...] per lo accollo delle corrispondenze postali tra Siena e Buonconvento il quale avrà la durata di un triennio a cominciare dal 1° prossimo Gennaio a tutto Dicembre 1867 in base ai relativi capitoli d'onere".

Il successivo 10 Dicembre la Prefettura comunica al Ministero dei Lavori Pubblici - Direz. Gen. delle Poste - Torino che "...l'accollo rimase aggiudicato a Gianbattista Nozzoli di Buonconvento mercé l'annuo correspettivo di lire 1.785 [...] senza che siano giunte entro il successivo periodo prescritto per legge, offerte di ribasso."

Dalla "Cartella d'oneri":
"Art.1° - Avrà luogo tra Siena e Buonconvento un servizio giornaliero con barroccino pel trasporto dei dispacci, valigie, sacchi ed altri oggetti dell'Amministrazione postale, con quel numero di cavalli che sarà necessario onde il servizio sia sempre eseguito nel tempo previsto.
Art. 2° - Il tempo di percorrenza sarà di ore 3 nell'andata e nel ritorno di ore 3,30
".3


Il servizio postale di Monteroni è stato sempre strettamente legato a quello di Buonconvento e i due comuni dovettero sempre accordarsi per la gestione del medesimo; è questo un argomento che tratteremo in seguito in un capitolo a parte.


1) Monteroni venne eretto in capoluogo di comunità nel 1810 e il suo territorio fu staccato da quello del comune di Buonconvento. L'attribuzione "d'Arbia" gli fu data ufficialmente dopo l'annessione della Toscana al Regno d'Italia.
2) A.S.S. - Prefettura n. 971, cat. 8
3) A.S.S. - Prefettura n. 1038, cat. 8

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