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Monticiano
Integrazione della scheda di Monticiano - IV parte (pag. 156)
Nel 1904 fu aperta a Iesa (Jesa nel bollo postale) una ricevitoria postale di 3a classe e nel 1909 fu istituito addirittura un procacciato diretto con Siena lungo la via Siena-Grosseto, che però venne soppresso nel 1912.

Alle proteste degli iesini, che il Prefetto come al solito trasmise al Direttore Provinciale delle Poste, questi rispose che "...l'attuale accollatario del procacciato Siena-Iesa ha rinunciato al servizio perché pretende un aumento di retribuzione di £ 900 annue. Il Ministero informato di ciò rispose che non poteva assolutamente accordare il maggior compenso richiesto e che quindi il servizio fosse soppresso. Sono state pertanto fatte varie proposte e premure perché il procacciato sia mantenuto almeno fra Costalpino e Iesa, non so però quale sarà per essere l'esito di esse. Da parte mia sarei ben lieto se detto servizio fosse mantenuto, tale essendo il desiderio di quegli abitanti, ma dubito che le condizioni del bilancio non consentano a questa Amministrazione di largheggiare per simili servizi, che sono del resto più vantaggiosi al trasporto passeggeri che al servizio postale".1

La ricevitoria postale di Iesa, cui competeva anche il recapito della corrispondenza, fu elevata alla 2a classe nel 1920. Il primo titolare di cui abbiamo notizia è Armida Rosi in Guidi, che fu nominata nel 1925 ed era supplente dal 1920; di lei è annotato un "Elogio per ottimo risultato visita ispezione del 26.6.36."2

Dal 1936 ebbe come supplente la figlia Renata Guidi, che aveva il diploma di maestra e morì nel 1950 a soli 33 anni. Il 1° Ottobre 1952 la ricevitoria fu trasformata in Agenzia postale e la Rosi ebbe come "coadiutori" prima il figlio Gabriello Guidi, poi Rita Bonazia che nel 1968 sarà nominata titolare a Monticiano.

Nel 1912 fu istituito il servizio automobilistico Siena-Massa Marittima che, seguendo il solito percorso, passava per Chiusdino, nonostante un primo progetto che prevedeva la più comoda e breve strada per il Palazzetto, progetto che non fu attuato per la ferma opposizione dei chiusdinesi.

Il collegamento con Monticiano continuò quindi a farsi al Ponte della Feccia, dapprima con il solito pedone, in seguito con l'automobile; non abbiamo potuto stabilire in che anno cominciò questo servizio, la prima testimonianza sicura l'abbiamo da un orario del 1918, che è stato pubblicato nell'aggiornamento di Ciciano: mostriamo la parte riguardante Monticiano dove è chiaramente indicato che al Ponte della Feccia c'era la coincidenza con l'automobile per Monticiano.


Siamo riusciti a rintracciare questa eccezionale documentazione fotografica3 risalente ai primi anni venti del secolo scorso, se non addirittura anteriore. Nella prima foto è bene evidente l'insegna laterale MONTICIANO - PONTE FECCIA: l'autista è Gaetano Sforazzini, il personaggio al centro è l'accollatario del servizio, Latino Petrini. Nella seconda si leggono distintamente la marca dell'automobile, una Ford, e la targa, con la provincia di Siena indicata dal numero 59 (è lo stesso numero di codice usato dalle Poste), che solo più tardi sarà sostituito dalla sigla in lettere.

A S.Lorenzo a Merse nel 1912 fu aperta una collettoria postale, affidata a Giovanni Guazzi, che già aveva l'incarico di collettore rurale. Nel 1936 gli successe Domenico Pini e nel 1942 fu elevata a ricevitoria postale di 3a classe.

Questa località è citata in una lettera del 29 Maggio 1813 con cui il Procuratore Imperiale di Siena (siamo nel periodo francese), dovendo procedere contro un certo Giuseppe Granai "...per aver trasportato delle lettere di Particolari da S.Lorenzo a Merse per mettersi nella buca della Posta di Siena" chiede il parere del Direttore della Posta di Siena, Giuseppe Spannocchi "...perché in detto luogo non è stabilita alcuna regolare comunicazione con la Posta di Siena."

Lo Spannocchi risponde che "...non vi è regolamento postale che l'impedisce, non essendo stabilita alcuna regolare comunicazione con la Posta di Siena, onde non vi è nessuna prescrizione di metodo su questo trasporto. L'oggetto della legge non è stato di punire se non quelli che trasportano le lettere per le Strade che percorrono i nostri Corrieri e quelli che le portano da un luogo, o in un luogo ove vi è un Bureau di Posta per distribuirle loro medesimi senza metterle nella Buca."4

Non era così mezzo secolo più tardi, nel 1865, quando anche S.Lorenzo a Merse aveva un regolare servizio postale: nella seconda parte di questo aggiornamento abbiamo riferito della inchiesta su certi barrocciai sospettati di aver portato abusivamente delle lettere proprio da S.Lorenzo a Siena.

Nel Marzo 1924 il Comune "...delibera d'istituire con effetto dal 1° Aprile e sino al 31 Dicembre del corrente anno e a titolo di esperimento, il servizio di pedone postale nella frazione del Santo e Petriolo connesso con quello di Iesa, affidandone l'incarico al ridetto Giuseppe Armini, mediante la retribuzione di £ 40 mensili". L'Armini era il pedone postale fra Monticiano ed Iesa e si era dichiarato "...disposto ad assumere l'incarico con lieve compenso".5


1) A.S.S. - Prefettura, affari generali. Anno 1912, serie I, cat. 8,
2) A.P.S. - Registri del personale
3) Le foto appartengono alla collezione di Ernesto Horvath
4) A.S.S. - R.Poste n. 28
5) A.S.S, - Prefettura, c.s. anno 1924

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