Il postalista > I Corrieri del Mangia > Gli aggiornamenti > Sovicille

Sovicille
Integrazione della scheda di Sovicille - III parte (Rosia - pag. 178)

Rosia è situata sulla strada provinciale Siena-Massa Marittima, che fino ai primi del '900 attraversava l'antico abitato, e fu sede del primo stabilimento postale aperto nel comune di Sovicille. Vi fu istituita una collettoria di 2a classe fin dal 1864, l'iniziativa partì dai Carabinieri ed ebbe un esito insolitamente rapido.

E' infatti del 13 Marzo 1864 questa lettera del Maggiore Comandante la Divisione di Siena dei Reali Carabinieri al Prefetto: "Le quattro Stazioni dell'Arma di Rosia, Monteroni, Ponte Macereto e Pianella, dipendenti dalla Compagnia di Siena, sono prive affatto del corso ordinario di Posta [...] Nel villaggio di Rosia esiste la cassetta per cui volendo dirigere le lettere a Siena si possono queste impostare; viceversa le lettere da Siena a Rosia sono dirette a Sovicille quattro miglia distante, quindi se ragione sussiste che da Rosia si trasportino a Siena le lettere, pare si potrebbe del pari combinare venissero trasportate a Rosia col mezzo istesso per non essere obbligati, e l'Arma specialmente, di andarle a ritirare a Sovicille".

Raccomanda al Prefetto di prendere a cuore la faccenda "...onde ottenere quanto vengo di rappresentarLe come cosa necessarissima, dappoiché i Carabinieri non possono distaccarsi dalla loro Stazione per trasportare pieghi d'Ufficio, se nonché in circostanze straordinarie, mentre se ogni giorno, od anche solo ogni due, si dovesse impiegare un Carabiniere per trasportare le lettere dalle dette Stazioni a Siena, e viceversa, oltre di non essere ciò né prescritto né stabilito, sarebbe un danno manifesto, tanto pel servizio, come per le persone dei Carabinieri medesimi".

Il prefetto si interessa subito presso la Direzione Compartimentale delle R.Poste di Firenze, il cui direttore Niccoli così risponde il 26 Marzo 1864: "La scrivente si è fatta un dovere di esaminare come potrebbe sodisfarsi alle domande contenute nel dispaccio di codesta On. Prefettura, senza soverchio aggravio per l'Amministrazione, e si accenge ad esporre in proposito le sue idee [...] A Rosia la patente dei francobolli è posseduta da Fabio Grandi, che quando goda la fiducia pubblica e sia onesto potrebbe esser nominato Collettore [...] La retribuzione di questi Collettori postali potrebbe essere di £ 50 o 60 all'anno e sarebbe desiderabile che per metà venisse dal Municipio rimborsata all'Amministrazione a rate semestrali anticipate".

Il 10 Maggio 1864 il Gonfaloniere di Sovicille, Scarpellini, comunica al Prefetto che il Consiglio Comunale, "...mentre ha riconosciuta la convenienza di far godere agli abitanti di Rosia il benefizio della corrispondenza giornaliera postale, e non ha fatto difficoltà che sia nominato a Collettore il sig. Fabio Grandi come venditore patentato di articoli di privativa e perché riconosciuto idoneo, ha bensì dichiarato che attese le ristrette finanze in cui versa il Comune, non può concorrere a rimborsare al R.Governo la metà dell'onorario che al Collettore stesso verrà assegnato".

Così il 22 Luglio 1864, poco più di quattro mesi dopo la richiesta dei Carabinieri, la Direzione Compartimentale comunica al Prefetto di Siena che" ...il Ministero dei Lavori Pubblici (Direzione Generale delle RR.Poste) con risoluzione del 20 andante si è degnato istituire dal primo Agosto p° f° una Collettoria postale a Monteroni e a Rosia in Comunità di Sovicille, destinando a tale ufficio i designati tabaccai Girolamo Giovannelli e Fabio Grandi".1

La collettoria ebbe il bollino corsivo e poi l'ottagonale, che probabilmente rimase per qualche tempo in uso anche dopo l'elevazione a ricevitoria; non è stato possibile stabilire con esattezza quando questo sia avvenuto, forse nel 1883, sappiamo però per certo che nel 1894 a Rosia esisteva già il servizio telegrafico.

L'ufficio anche dopo la sua trasformazione rimase affidato al Grandi, al quale subentrò nel 1893 il figlio Rinaldo, nato nel 1866. Questi il 21 Luglio 1926 si trasferì per concorso all'ufficio di Colle Val d'Elsa e della gerenza di Rosia fu incaricata Luisa Fontanelli dal 1926 al 1939; seguirono come titolari Guido Giglioli dal 1936 al 1939 e Pietro Ceccanti dal 26 Settembre 1939 con stipendio annuo di £ 7630, elevato a £ 8370 nel 1940. Fra i supplenti ricordiamo Teresa Galgani, Feriglio Sordi, Fosco Cerretani, Lidia Agnorelli nei Ceccanti.

Nel 1953 Rosia divenne Ufficio locale di gruppo F


1) A.S.S. - Prefettura n. 1038, cat.8


  Il postalista > I Corrieri del Mangia > Gli aggiornamenti > Sovicille