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ASCIANO
Integrazione della scheda di Asciano (pag. 107)
I parte
Iniziamo l'aggiornamento della scheda mostrando la NOTIFICAZIONE del 24 Aprile 1844 per l'istituzione del R.Uffizio di Posta di Asciano e l'impronta del sigillo assegnato al medesimo (ingrandita 1 volta e mezzo).

Abbiamo già riportato che nel 1863 il distributore Luigi Bambagini andò in pensione e fu sostituito da Domenico Cassioli. Questi era il babbo del pittore Amos Cassioli (1832-1892), che fu tra i maggiori esponenti del "purismo" senese. Non sappiamo quanto durò il suo incarico, ma già nel 1874 troviamo titolare Agostino Lamioni.


Palazzo Pubblico di Siena - Amos Cassioli: La battaglia di S.Martino

Riguardo all'ufficio postale di Asciano, abbiamo trovato negli archivi della Prefettura di Siena la documentazione dello smarrimento di una lettera raccomandata, evento assai raro a verificarsi.1 Secondo la denuncia fatta dall'interessato al Prefetto il 10 Marzo 1865, un certo Pietro Corazzesi, "possidente e negoziante domiciliato in Asciano…nel 2 Marzo andante consegnò all'Uffizio Postale di Asciano una lettera alla direzione del sig. Luigi Gigli di Montepulciano, contenente un biglietto da Lire Mille della Banca Nazionale Toscana, per consegna o raccomandata, per il che pagò all'Uffizio stesso la tassa proporzionale prescritta dai vigenti regolamenti". Questa lettera, che avrebbe dovuto normalmente essere recapitata il giorno dopo, non era giunta a destinazione dopo una settimana e il Corazzesi se ne preoccupò subito.

Il 17 Marzo 1865 la Direzione Compartimentale delle Poste di Firenze comunica al Prefetto che "…le più accurate investigazioni non hanno condotto a reperire la lettera raccomandata …gli impiegati redarguibili avranno senza dubbio la meritata punizione disciplinare, indipendentemente dal pagamento al destinatario o mittente della raccomandata del compenso di £ 50 che la legge postale del 5 Maggio 1862, articolo 10, stabilisce nei casi, come questo, di smarrimento attribuibile a forza maggiore. Non è il caso di rimborsare il valore, che dicesi la lettera contenesse in un foglio di Banca Toscana di £ 1000, giacché la lettera non era della categoria delle assicurate con dichiarazione determinata di valore, né poteva esserlo non essendo l'Ufizio di origine d'Asciano compreso tra quelli abilitati a spedirne dei quali è cenno nell'Art. 11 della legge".


Quasi mezzo secolo più tardi un Corazzesi era ancora negoziante ad Asciano e trattava prodotti per l'agricoltura, come abbiamo potuto casualmente constatare da una cartolina del 1911, qui riprodotta; forse qualche vecchio scialengo ricorda questa ditta, che oggi ci risulta scomparsa.



1) ASS- Prefettura n. 1089, 802

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