pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori

La curiosità e la filatelia

ventunesima riflessione di un novantenne


di Giorgio LANDMANS

 

Serve collezionare francobolli o lo si fa solo per riempire tempi vuoti?
Ogni persona, uomo o donna che sia, possono avere mille e mille azioni, mille oggetti, ma anche mille illusioni che in fondo sono quasi sempre illusorie, c'è chi gioca a mosca cieca, c'è chi coltiva un fiorente giardino, c'è chi studia le reazioni degli animali, c'è chi si isola facendo dei solitari con le carte da gioco, c'è chi legge gialli e libri di avventure, c'è chi... ed io noto che tutte queste scelte personali raramente vengono criticate, ma quando spunta la parola filatelia solitamente ci viene rivolta una risposta a muso duro.
Forse è conseguenza di quel maledetto movimento giornalistico che volle abbinare denaro alla passione filatelica?
E allora a cosa serve la filatelia? E allora sorge una domanda.

Se qualcuno è un appassionato collezionista di qualcosa lo sarà ancora di più quando gli nascerà in seno LA CURIOSITA' ?
La curiosità è una specie di sorella droga. Una droga sotterranea.
Il desiderio di sapere, di conoscere è proprio ciò che ci rende più facile lo studio.
Noi uomini impariamo nel tempo di nostra vita diverse cose, e in fondo sono cose che formeranno il nostro futuro, e di conseguenza anche il nostro carattere.
Mentre collezionare significa per molti voler solo accumulare qualcosa.
Solitamente, prima o poi, vorremo riordinare le cose accumulate però proprio per questo lo studio ci tornerà più che utile.
Riordinare vorrà dire necessità di capire e per capire è obbligatorio e indispensabile farne uno studio.
Sviluppo dei perché, delle forme, della creazione, dei significati è quindi sarà possibile farne un conseguente studio attivo.
Solo alla fine si potrà dire IO SO, se non ci toccherà nuovamente l'ansia del conoscere.
Noi uomini, forse anche senza accorgercene, sviluppiamo la nostra vita in base a educazioni ricevute, per ciò che ci è stato detto, ma anche per che abbiamo "solo sentito dire".
Collezionare qualcosa non significa sempre e solo accumulare dei dati o delle cose come ci hanno raccontato.
Per formare una raccolta bisogna prima raccogliere il materiale necessario, poi raggrupparlo e suddividerlo o riorganizzarlo in modo di poter farne poi dei raffronti.
Allora qualcosa ci spingerà forse a chiamare in aiuto una amica: la CURIOSITA'.
Anche se bisogna aver prima accumulare oggetti, idee, e meglio sarà se avremo anche una camera con una ricca biblioteca a disposizione.
Ma ci sarà necessario avere anche delle consuetudini e così via perché questo insieme di azioni abbia a produrre in noi dei frutti. Ma anche avendo tutto ciò non avremo frutti se viene a mancare la curiosità.
C'è chi gioca a carte e accumula esperienza nel gioco e così lui con questa si crea idee particolari, abitudini e queste cose non sono altro che una maggiore conoscenza che entra - nascostamente - nelle nostre abitudini e appaiono come antiche conoscenze.
Insomma c'è chi coltiva fiori e un giorno li vedrà fiorire e potrà anche prevederne i futuri frutti.

C' è chi studia qualcosa, ma c' è anche chi solo sta attento a ciò che lo circonda.
E l'attenzione? Già, se manca l'attenzione dignifica che è mancato lo stimolo della curiosità. E non abbiamo capito.
Mille domande nascono facilmente: là dove esiste uno stimolo c'è una collezione? La mancata rarità ci farà conoscere solo la normalità? No ci diventerà facile riconoscere anche l'eccezione.
E' facile tenere in casa una collezioncina di frabcobolli. Non la si deve depositare in un caveau o in una banca, ma questa per essere utile deve vivere sottomano.
Dopo sarà facile, ogni tanto, poterla esaminare, riordinare, rivedere. E ripensare e magari riordinare, tutti passi che ci aiuteranno ad avere anche la curiosità di saperne di più.

Un momento della storia? Un animale? Di che razza? Dove vive? ... e ????
Sarà un amico che talvolta ti verrà a trovare e forse talvolta parlerete di giorni passati e forse parlerete anche di giorni futuri.
E sarà facile ritrovare in qualche libro anche quella storia illustrata, o vi racconterà la storia di quel personaggio ...
Anche pensando a quanto esistito prima di quel momento, ci sarà facile correre al suo completamento, alla ragione e allo sviluppo.
Vi sono molte pubblicazioni che aiutano e forse lo stesso libro scolastico di storia saprà parlarvi ora in nuovo modo e voi capirete, forse di più di allora.
Ecco perché una, sia pur modesta, molto modesta collezioncina di francobolli aiuterà molto te e tuo figlio a crescere e a sapere perchè ti è cresciuta addosso la curiosità di sapere.


ritorna a riflessioni di un novantenne