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Santa Pazienza
Nella Bibbia è definito protettore degli ebrei dal profeta Daniele che lo definisce come "il gran principe, che è preposto ai figli del tuo popolo" (X, 13 e XII, 1).
Nella Divina Commedia, del sommo poeta Alighieri, lo si rievoca con le seguenti parole: "Michele fe' la vendetta del superbo strupo" (Inferno, VII, 11 e 12).
Secondo il profeta Giovanni egli è il capo dell’esercito celeste che sconfigge il dragone, simbolo del male (Apocalisse: XII, 7 e segg.).
John Milton, nell'opera epico-biblica "Il Paradiso perduto", descrive Michele a guardia della porta dell'Eden, per vietare l'accesso a Adamo ed Eva, prendendo spunto dalla Bibbia che riporta "pose ad oriente del giardino dell'Eden i cherubini e la fiamma della spada guizzante per custodire l'accesso all'albero della vita".
Di questo santo personaggio si celebrano molte apparizioni: quattro volte sul monte Drion (Gargano), in Normandia, sul monte Tancia (Rieti), a Siponto, sul monte Faito (Napoli) ed altre ancora nell’arco di circa 1500 anni.
Patrono di: Benevento, Caltanisetta, Cuneo, Firenze, Pavia, Pesaro e numerose altre località minori, è anche protettore di giudici, bancari, radiologi, poliziotti, pompieri, schermidori, droghieri, magliai, paracadutisti, armaioli, operatori delle telecomunicazioni, fabbricanti di bilance, doratori, farmacisti, cappellai, arrotini, merciai.
La Chiesa lo commemora il 29 settembre unitamente agli Arcangeli Gabriele e Raffaele.
IL FRANCOBOLLO
E messo dall’Italia
il 9 ottobre 1954
in occasione della
23^ assemblea generale dell'Interpol,
riproduce l'Arcangelo Michele
dipinto da Guido Reni
Yvert 682
Dentellato 14 ½ x 14
