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SAnt'odilia
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Santa Pazienza




Odilia (od Ottilia), figlia del duca Eticone, detto anche Adalric, secondo la leggenda nacque verso il 660 nel castello di Honenburg, presso Obernai (Alsazia).

Quando compì 12 anni suo padre manifestò l'intenzione di eliminarla perché era nata cieca ma la madre Bereswinde lo persuase a consegnarla alle suore in modo che non si sapesse nulla dei suoi parenti. Così fu inviata a Baume-les-Dames, nei pressi di Besançon. Entrando in quel convento sarebbe stata battezzata da Erhard, il vescovo della Baviera.

Durante la sacra cerimonia il prelato toccò gli occhi della ragazza con l'olio santo ed essa, per miracolo, acquistò la vista. Il fratello Hugues organizzò il suo ritorno alla casa natia per riconciliarla con suo padre ma Adalric, appresa la notizia divenne rabbioso e si scatenò sul figlio, uccidendolo.

Successivamente il duca, forse pentito, cambiò parere ed accolse la figlia, nei confronti della quale passò da una grande indifferenza ad un'attenzione esagerata. Tentò di "sistemarla" (combinando un matrimonio vantaggioso a lui) con un duca tedesco, ma Odilia fuggì per sottrarsi al suo progetto perché desiderava rimanere vergine. Allora il padre la inseguì, determinato ad ucciderla, ma quando si trovò di fronte a lei, la sua rabbia miracolosamente cessò e decise di donarle il suo castello affinché fosse trasformato in un convento ove essa potesse divenire la prima badessa.

Qualche anno dopo Odilia fondò un secondo convento a Niedermunster, dove visse in santità sino al dicembre dell'anno 720. Fu sepolta ad Hohenburg , nella chiesa di San Giovanni, ed ispirò immediatamente una grande devozione. La sua tomba diventò rapidamente un centro popolare di pellegrinaggi in modo particolare da parte dei ciechi e il suo culto si diffuse in Svizzera ed in Austria.

Patrona dell'Alsazia e dei non vedenti, viene commemorata il 13 dicembre.


IL FRANCOBOLLO



Emesso dalla Sarre
il 22 dicembre 1929

Dentellato 13 1/2
Yvert n. 134
IL SANTINO