

 
COLLEGIO NAZIONALE DEI PERITI FILATELICI
ISCRITTI NEI RUOLI DELLE C.C.I.A.A. E/O DEI TRIBUNALI
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      comunicato stampa del CNPFI pubblicato 
      su "il postalista"
COMUNICATO STAMPA N° 11 
27 marzo 2012
 
 
IL CNPFI COMMENTA IL RISULTATO DEL CENSIMENTO DEI PERITI FILATELICI
Il Collegio Nazionale Periti Filatelici Italiani (CNPFI) dipartimento autonomo 
del Collegio Periti Italiani (CPI) prende atto dei risultati emersi dal 
censimento sull’attività peritale filatelica promosso dal Club della 
Filatelia d’Oro che ha mostrato dei dati molto interessanti. La raccolta dei 
dati è avvenuta negli scorsi mesi e il questionario è stato distribuito dal Club 
a mezzo posta o a mezzo e-mail. Su 40 questionari inviati, solamente 14 
professionisti hanno ritenuto utile inviare una loro risposta. I risultati 
scaturiti sono i seguenti:
- La maggiore partecipazione è stata dimostrata dai professionisti che 
esercitano da minor tempo e che pertanto per pura necessità economica affiancano 
a questa attività una seconda occupazione (il 65%).
- Il 30% degli interpellati risultano dotati di una copertura assicurativa 
contro i rischi dell’attività peritale.
- L’85% degli interpellati ha individuato nei privati collezionisti la maggiore 
fonte di lavoro.
- Il 35% degli interpellati emette tra i 500 e i 5000 certificati fotografici 
all’anno mentre il restante 65% emette meno di 500 certificati all’anno.
Il CNPFI concorda con la disamina espressa dal Club: i dati emersi evidenziano 
che la maggior parte dei periti filatelici ed in modo particolare quelli che 
esercitano da più tempo, costituiscono a tutti gli effetti una sorta di 
corporazione che gestiscono il mercato filatelico in regime di oligopolio. La 
conferma viene dal fatto che le case d’asta e gli operatori commerciali 
collaborano scarsamente con i periti professionalmente più giovani che hanno 
risposto al censimento visto che questi ultimi hanno dichiarato che lavorano 
prevalentemente con clienti privati.
Questo aspetto fondamentale è stato a suo tempo confermato dalla bassa adesione 
al CNPFI dei periti operanti da più lungo tempo, mentre è risultata entusiastica 
l’adesione al Collegio Professionale dei periti professionalmente più giovani. 
Ciò conferma ancora una volta la maggiore disponibilità alle innovazioni e il 
desiderio di una regolamentazione giuridica del settore di questi ultimi. 
Infatti un Collegio professionale, come è noto, rappresenta molto più di una 
semplice associazione di professionisti.
In risposta al Club che invita il CNPFI ad attivarsi presso le camere di 
Commercio provinciali per far si che un loro rappresentante ufficiale presenzi 
alle commissioni di esame degli aspiranti candidati, confermiamo che i primi 
contatti operativi sono già stati posti in essere ed alcuni membri sono già 
stati consultati in tal senso. Inoltre, l’invito ai periti a rimanere estranei 
al mercato filatelico e alle logiche commerciali ci trova non solo favorevoli ma 
rappresenta uno dei requisiti indispensabili per garantire l’indipendenza e la 
professionalità degli iscritti al CNPFI. Inoltre, apprezziamo l’invito rivolto 
dal Club ai commercianti di cercare di non confondere le idee al collezionista 
specificando chiaramente che i loro attestati commerciali non rappresentano una 
certificazione peritale di originalità del pezzo.
 
 
Il Coordinatore Nazionale del CNPFI
Franco Moscadelli