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       La prima 
      volta senza Nino 
       
      
      Ai margini della manifestazione di Rho, poste le basi per un riavvio del 
      sodalizio, dopo la perdita del suo ideatore e principale anima 
       
      Milano (5 
      ottobre 2015) - Ancora commozione per la scomparsa della vera anima 
      dell’Associazione italiana collezionisti di affrancature meccaniche. A Rho 
      (Milano), grazie al Circolo filatelico locale, nel fine settimana si è 
      svolta una mostra meccanofila dedicata principalmente al tema dell'Expo, 
      “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Ma il reale filo conduttore è 
      stato il futuro del sodalizio, oggi “orfano” del suo ideatore e principale 
      esperto, Nino Barberis, scomparso il 18 luglio scorso. 
       
      “Sono stati necessari alcuni cambiamenti organizzativi”, ammette il 
      presidente del sodalizio, Paolo Padova. “L’obiettivo è cercare di 
      garantire comunque i servizi assicurati agli iscritti che fanno dell'Aicam 
      la maggiore realtà planetaria del settore”. 
      Naturalmente, il ruolo più importante è quello del redattore, sia del 
      trimestrale interno, “Aicam news”, sia delle restanti pubblicazioni, ossia 
      numeri unici e cataloghi. Da gennaio se ne occuperà Manlio De Min, 
      supportato da collaboratori, fissi e sporadici. Nel corso del consiglio 
      direttivo, svoltosi sabato, sono state individuate alcune linee guida che, 
      pur cercando di rispettare il solco precedente, introdurranno novità 
      indotte dalla situazione.  
      Contestualmente, la segreteria passerà da Manlio De Min a Renato 
      Morandi, che già ha coperto l’incarico nel passato. Con la certezza 
      che -grazie anche all’esperienza acquisita- il cambio non arrecherà 
      disagi.  
      Quanto alle manifestazioni future, saranno seguite direttamente da Paolo 
      Padova, con il supporto organizzativo di Manlio De Min. “Gli incontri 
      -aggiunge lo stesso presidente- hanno rappresentato nel tempo un aspetto 
      importante e vogliamo, se possibile, potenziarlo, privilegiando il momento 
      della socializzazione". In pratica, si sta pensando ad iniziative da 
      svolgere su tre-quattro giorni, dove l’elemento collezionistico è 
      associato ad altri, a taglio di intrattenimento e turistico. 
  
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