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1968 - 2018 cinquant'anni di C.A.P.

di Lorenzo OLIVERI

I primi francobolli che propagandavano l'uso del Codice di Avviamento Postale sono del 1967, ma l'introduzione del numero di codice nei bolli postali ebbe inizio solo sporadicamente nel 1968, soprattutto nelle corone di alcuni bolli meccanici; a partire dal 1969 l'uso diventò generalizzato, e, a parte qualche provincia (per esempio Imperia, Parma e Sassari, dove nel 1970 si incontrano ancora i vecchi bolli) e una regione (il Trentino Alto Adige, dove guller e conalbi continuarono il loro uso fino al 1972), si può dire che alla fine di quell'anno l'utilizzo del numero di Codice Postale accanto al nome della località fosse ormai esteso a tutti gli uffici.

Ben diversa la situazione nel campo delle affrancature meccaniche rosse. In questo caso, per quanto mi risulta, non vi furono disposizioni tassative e l'inserimento del CAP avvenne molto gradualmente, spesso solo in occasione del rifacimento delle impronte, tanto che ancora per molti anni si trovano impronte col nome della località senza numero di codice. Al tempo stesso, però, ci furono casi che anticiparono le Poste (vedi impronta di SEGRATE, MONTE DEI PASCHI, del 30 marzo 1968) o che fin dal 1967 inserirono comunque il numero di CAP nell'indirizzo (vedi impronta CINZANO).

A conclusione riproduco un'impronta di prova di Piacenza, dove il CAP è posto sotto la corona, e due belle impronte del 1969, dove ormai il Codice di Avviamento Postale appare perfettamente inserito.

 




 

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