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  Dalla collettoria BECCIA all'ufficio postale VERNA, passando per SANTUARIO VERNA (1896-2017)
di Alberto Càroli

PERCORSO: Uffici di posta nella vecchia e nuova provincia di Arezzo > questa pagina

AGGIORNAMENTO del 11-01-2022
Aggiunge cartolina del 2-9-1935 e del 31-7-1957, nonchè piastra di impostazione in arenaria. Nuova impronta fig. 22b

Nel Bullettino del ministero delle poste e dei telegrafi n.XVIII del 1896, al paragrafo 381 Variazioni nell'elenco degli ufizi postali e telegrafici e delle collettorie, pag.590, viene pubblicata la notizia dell'istituzione della collettoria di 1ª classe di BECCIA, aggregata all'ufficio postale di 2ª classe di Bibbiena (distante 11 chilometri), nel circondario o distretto di Arezzo (1). Parrebbe tuttavia aver iniziato l'attività soltanto i primi giorni di agosto 1898 (2).

fig.1 - Cartolina illustrata da BECCIA, 19 agosto 1900

Si conosce l'uso del datario tondo-riquadrato solamente nell'anno 1900 (17/8 Monticini, 19/8 Caroli e 25/10 Alfani).

Alla fine del 1900, per interessamento di padre Silvestro Scaramucci da Montevarchi (guardiano del convento della Verna), lo stesso che aveva richiesto ed ottenuto l'apertura della collettoria alla Beccia, lo stabilimento postale (diventato nel frattempo uffizio di 3ª classe) cambia nome in VERNA a far data dal 1° gennaio 1901 (3) (fig.2).

Anche questo cambio di denominazione è riscontrabile sul Bullettino del Ministero delle poste e dei telegrafi (4):

fig.2 - La nuova denominazione di VERNA

Il datario BECCIA viene sostituito da analogo tondo-riquadrato indicante VERNA di cui si conosce l'uso dal 1901 al 1921 (5) (fig.3).

fig.3 - Cartolina illustrata da VERNA, 7 agosto 1902


L'uffizio di VERNA viene elevato alla 2ª classe dal 1° novembre 1908 e lo troviamo ricevitoria di 1ª classe nell'Elenco del 1913, con frazionario 4/84 (il datario con il frazionario è conosciuto usato da agosto 1926 a luglio 1934) (fig.3b).

fig.3b - Cartolina postale privata del Municipio di Chiusi della Verna, 3 giugno 1934


Ha continuato ad operare nei locali della Beccia (figg.4 e 5), attualmente riconoscibili dalla presenza della buca delle lettere murata sulla facciata (fig.6).

fig.4 - Beccia: i locali della collettoria (da Google street view)


fig.5 - La frazione Beccia vista dall'alto. Il riquadro indica l'immobile dove era ubicato l'ufficio postale.
A destra dell'auto bianca parcheggiata inizia la strada pedonale che sale al convento e santuario. (da Google earth)


fig.6 - La cassetta per le lettere alla Beccia (1986)


fig.7 - L'abitato della Beccia e, sullo sfondo, il convento della Verna


Nell'aprile del 1935 compare un datario postale indicante SANTUARIO VERNA - AREZZO. Ce ne dà testimonianza una cartolina spedita in data 25 aprile e bollata con detto datario il 27 aprile (fig.8).

fig.8 - Cartolina illustrata da SANTUARIO VERNA, 27 aprile 1935. La fig.7 mostra l'altro lato della cartolina.

Nell'impronta del datario italiano è leggibile solo il giorno e il mese (27/4) mentre il datario di arrivo a Lesquin esprime la data completa di arrivo 29-4-35. Nell’impronta SANTUARIO VERNA del 1935 (prima data conosciuta di tale bollo) non è leggibile la parte destra del gruppo datario. Si potrebbe supporre che lì ci fosse l’indicazione dell’era fascista, come effettivamente presente e leggibile in altra impronta del 2.9.1935 del medesimo bollo (fig. 8a).

(Fig. 8a)

In epoca repubblicana questo bollo è sempre stato impresso senza era fascista, come previsto (Fig. 8b). Lo spazio non è mai stato occupato da indicazione dell’ora (superflua per tale stabilimento postale) né da trattini orizzontali o “tasselli rettangolari” facenti parte della corona mobile contenente anche i numeri (arabi e/o romani). Il gruppo giorno/mese/anno è stato riscontrato sia allineato a sinistra che distribuito sull’intera larghezza dello spazio disponibile del bollo, opzioni rese fattibili con il diverso montaggio delle varie corone contenenti gli anni romani dell’era fascista (o da similari corone sostituite a queste).



(Fig. 8b)

La precisione del tratto dell'impronta può far presumere che fosse in uso da non molto tempo. Questo datario è stato utilizzato sicuramente fino al 23 luglio 1969 (fig.9) epoca in cui furono introdotti i datari codificati caratterizzati dalla indicazione del CAP e dalla presenza del corno di posta, simbolo della posta delle lettere. Il secondo datario indicante il santuario di cui è stato dotato l'ufficio è conosciuto usato dal 20 luglio 1971 fino al settembre 1980 (fig.10).

fig.9 - Datario SANTUARIO VERNA del 4 settembre 1967


fig.10 - Datario del 28.5.1977

Non è stata trovata traccia ufficiale riguardante l'istituzione, cambio di denominazione e chiusura dell'ufficio postale SANTUARIO VERNA.
Fra Michele Maria Pini, archivista del convento della Verna, recentemente interpellato, riferisce che al santuario e nei locali del convento non è mai stato alloggiato un ufficio di posta. Lo stabilimento postale è sempre stato invece operante alla Beccia, anche se i bolli indicavano "santuario".

Al santuario, sotto il lato est del porticato della basilica si trova murata una cassetta per le lettere in ghisa non più operativa (6) (fig.12) come evidenziato dalla presenza di rivetti che bloccano sia l'inseri-mento della corrispondenza che lo sportello per il prelievo della medesima. Sicuramente fino agli an-ni '80 del secolo scorso era funzionante come dimostrato dalla fig.11 risalente al 1986.
Tra la scritta CASSETTA PER LE LETTERE e lo sportello per il prelievo vi era lo stemma regio, mo-lato con l'avvento della repubblica.

    

figg.11-12 - La cassetta per le lettere al Santuario: nel 1986 e nello stato attuale

Qualora fosse esistito un ufficio postale al santuario la cassetta delle lettere sarebbe stata collocata adiacente alla porta d'ingresso dei locali adibiti a stabilimento postale. Il posizionamento attuale, riscontabile anche in vecchie immagini (figg.13-16), darebbe conferma a quanto riferito da fra Michele Maria Pini. Adiacente alla cassetta delle lettere non sono presenti locali che potevano essere stati utilizzati per scopi postali.

fig.13 - Particolare di cartolina spedita nel 1913

fig.14 - Particolare di cartolina non viaggiata

fig.15 - Particolare di cartolina non viaggiata (anni ’30)

fig.16 - Fotografia del 18 gennaio 2017 (dal web)

L’occasione di questo aggiornamento si presta anche per mostrare la piastra d’impostazione in arenaria riportante l’indicazione “POSTE” sotto l’apertura per l’inserimento delle corrispondenze da inoltrare, e il simbolo francescano (croce, braccio di Cristo e braccio di S.Francesco) al di sopra della stessa fessura.
Questa pietra era collocata esternamente al vecchio locale adibito a vendita di oggetti devozionali e ricordi collocato a destra dell’ingresso al santuario dal selciato pedonale proveniente dalla Beccia.
La fotografia è stata resa disponibile da “fagios” (Marco) sul forum “Filatelia e Francobolli” (https://www.lafilatelia.it/forum/viewtopic.php?p=669372&hilit=verna#p669372).


Nel capoluogo del comune anch'esso denominato Chiusi della Verna ha funzionato un ufficio postale denominato VERNA, e così è tuttora, anche se l'operatività risulta considerevolmente ridotta essendo aperto solo alcuni giorni la settimana.
Al 31 marzo 1963 il punteggio acquisito dall'ufficio postale di VERNA era di 1732 e questo confermava la sua classificazione come ufficio locale E (7).

L'ufficio postale VERNA sembrerebbe essere stato trasferito, in epoca imprecisata, dai locali di Beccia a quelli di Chiusi della Verna. Che risalga a quell'epoca il SANTUARIO VERNA (sportello avanzato di VERNA trasferito?) affidato ad operatore dell'ufficio del capoluogo, forse qualche giorno a settimana, per dare continuità di servizio ad una comunità importante sul territorio e ad un notevole afflusso di pellegrini e turisti al santuario? Purtroppo al momento solo ipotesi. L'unico elemento sicuro è che il bollo SANTUARIO VERNA è stato utilizzato solamente da fine aprile agli inizi di ottobre (con anomalia il 27 marzo 1972, quando la Pasqua era il 2 aprile!) degli anni dal 1935 al 1980, quasi a riprova della stagionalità di apertura dello sportello postale.

fig.17 - L'ufficio postale a Chiusi della Verna, in viale Michelangelo 33 (da Google street view)

In tutto il territorio comunale fino al 1960 non esistevano posti telefonici pubblici abilitati al servizio fonotelegrafico a tariffa fissa o al servizio "fonotel" (8).
Grazie a una segnalazione di Carlo Grossheim, che cita una pubblicazione ufficiale dell'Amministrazione postale stampata nel 1963 e riferita alla situazione degli inizi del 1962, possiamo documentare l’esistenza di un posto fonotelegrafico comunale denominato SANTUARIO VERNA aperto nel corso del 1961.

Impronte di datari utilizzati dall'ufficio postale di VERNA:

figg.18-19-20

fig.21-22a
fig. 22b

Le uniche impronte di bolli sicuramente apposte al santuario sono due. Una, non postale (fig.23), applicata sulle cartoline acquistate al santuario dove nella rivendita di oggetti ricordo si trovava un contenitore (una "cassetta postale" non ufficiale) in cui potevano essere inserite le cartoline da spedire. La seconda (fig.24), postale, utilizzata il 17 settembre 1982, in occasione del settimo centenario delle stimmate di S.Francesco.


figg.23-24

 

NOTE:

1) - Già nel quarto trimestre del 1874 risulta essere stato istituito un servizio rurale a Chiusi in Casentino, come pubblicato sul Bullettino postale n.1 del 1875 pag.41. Non si conoscono tuttavia i dettagli del servizio.

2) - P.Saturnino Mencherini ofm, Guida illustrata della Verna, tipografia del Collegio di S.Bonaventura, Quaracchi, 1907, pag.31.

3) - M.B.Barfucci, Il monte della Verna. Sintesi di un millennio di vita, Edizioni "La Verna", Città di Castello, 1982, pag.240: da Cronaca Conv. Verna, 1898-1901.

4) - V.Alfani, Catalogo dei tondo-riquadrati di Toscana, s.n.t. e D.Prudenzano, Il Nuovo Gaggero. Catalogo dei bolli tondo-riquadrati del Regno d'Italia, 2016, Vaccari, Vignola, 2016, pag.168.

5) - Bullettino del ministero delle poste e dei telegrafi n.XXIV del 1900, paragrafo 602 Variazioni nell'elenco degli ufizi postali e telegrafici e delle collettorie, pag.973.

6) - http://www.ilpostalista.it/bucalettere/laverna.htm (consultazione del 25.6.2017).

7) - Bollettino ufficiale del Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni, parte seconda, 1° supplemento al n.16, 1° giugno 1964, Classifica generale degli uffici locali e agenzie con effetto dal 1° aprile 1963, pag.29.

8) - Elenco dei posti telefonici pubblici abilitati al servizio fonotelegrafico a tariffa fissa, in Bollettino ufficiale del Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni - Parte seconda, 1° supplemento al n.29 dell'11 ottobre 1958, pagg.9-48 e Elenco dei posti telefonici pubblici abilitati al servizio "fonotel", in Bollettino ufficiale del Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni - Parte seconda, 3° supplemento al n.5 dell'11 febbraio 1961, pagg.10-54.