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  RIGUTINO, UN PAESE IN GUERRA:
il soldato Burzi Pasquale
Gustavo Cavallini

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La cartolina postale in franchigia è del tipo 1915, con intestazione e stemma a destra, quest'ultimo si trova fra bandiere, annullata con il bollo di P.M dell’ 8ª Divisione il giorno 16-08-1916 e con timbro di arrivo del giorno 19-08-1916.
Il formato è mm. 140x89 e il divisorio è dato da riga doppia, intestazione di Provincia del 1° tipo da mm 39,5 e con tutte le “a” e “p”, chiuse.

Mittente Bursi Pasquale
Soldato
160° Fanteria
4ª Compagnia
Zona di guerra

L egregio Signior
Donferuccio
Bigi
Rigutino
Arezzo

Zona di guerra di 13.8.1916
Egregio Signior D’onferuccio Bigi
Le invio questa mia cartolina per
farle sapere lottimo stato di mia
buona salute come spero che il simi=
le segua di lei. Mi deve scusare se
o indugiato a scriverle ma le dici
che delle persone care non ci se ne dimen=
tica mai. Le invio i miei cordiali
e sinceri saluti e mi creda il suo
Devotissimo Bursi Pasquale
Addio speriamo presto


Il nostro compaesano è un soldato del 160° reggimento, brigata Milano
La brigata fu costituita nel marzo 1915 con battaglioni del 68° e 78° Fanteria.

La Brigata è inviata, all'inizio di marzo 1916, nel settore vicino a Libussina (sl. Libušnje, in prossimità di Caporetto): agli ordini dell'8ª Divisione, il 159° viene dislocato sul Monte Mrzli. Fino alla fine del maggio i due reggimenti si alternano in linea su questa posizione.

Il mese di giugno vede gli uomini della "Milano" alle dipendenze del XX Corpo d'Armata: toccata dapprima la zona di Primolano (in Valsugana), vengono quindi inviati in quella del Monte Brustolae come riserva divisionale. Tra il 17 giugno e il 7 luglio i due reggimenti sono duramente impegnati nel fronteggiamento degli austriaci tra la Malga Ronchetto, Roccolo Astoni ed il Monte Cimone di Tonezza: questi scontri seguono lo sfondamento nemico dovuto alla Strafexpedition del maggio e la quasi subitanea controffensiva italiana, che riuscì a recuperare parte del terreno perduto.

Le posizioni del Cimone – seppur a costo di gravi perdite – sono occupate il 26. Tra il 28 giugno ed il 6 luglio le azioni vengono quindi rivolte contro il Monte Zebio: con grande impeto alcune compagnie del 159° e del 160° occupano la trincea nemica riuscendo a catturare 350 prigionieri. Il giorno successivo la "Milano" è sostituita in linea ed inviata, come riserva di Corpo d'Armata, nella valle di Campomulo (sempre nel Vicentino). Ricollocato nel settore del Monte Zebio nella seconda metà del mese, il 159° tenta per quattro volte una sortita contro le postazioni avversarie, venendo sempre rintuzzato dagli austriaci. A fine mese la Brigata è richiamata a Malga Ronchetto (a sud dello Zebio), a disposizione del Comando delle truppe dell'Altipiano.

Nella prima metà di agosto gli uomini della "Milano" sono tradotti presso Cerovo Basso (oggi Cerò di Sotto, sl. Dolnje Cerovo), come riserva del VI Corpo d'Armata. Il 159° è quindi destinato a Gorizia, mentre il 160° raggiunge Peuma. Da qui fino alla fine dell'anno la Brigata si alterna con i soldati della "Abruzzi" fra la zona del fronte – che dalla strada di Rusic porta al torrente Corno – e quella degli accantonamenti di Cerovo Basso.

L'Ufficio di Posta Militare della Divisione, da dove è partita la cartolina, era dislocato dal 27.11.1915 a Smasti (Smast, frazione di Caporetto, Slovenia) e vi rimase fino al 20.1.1917.

Burzi Pasquale non risulta caduto in guerra, come da documentazione degli archivi del Ministero della Difesa, ma, vista la data della cartolina, possiamo presumere che sia disperso in territorio ora sloveno nelle azioni di difesa e contrattacco nei mesi successivi ad agosto.


Burzi Pasquale non farà più ritorno a Rigutino e nel registro di Leva del Comune di Arezzo, abbiamo trovato questa dicitura.

Apparentemente sembra tutto regolare, ma cominciamo ad analizzare alcune diciamo stranezze.

Nel registro di Leva, se guardiamo bene, il cognome scritto sembra BUZZI, e questo errore possiamo imputarlo a colui che ha trascritto nome e cognome.

La cartolina, che non abbiamo la certezza sia stata scritta di proprio pugno, riporta come mittente BURSI.

Nella lapide situata sul lato sinistro della Chiesa di Rigutino, anno 1921, c’è riportato BURZI Pasquale.

Nella lettera del Ministero della Difesa, BURZI Pasquale, non risulta nell’ Albo dei Caduti, mentre risulta:

Non possiamo credere ad una coincidenza, perchè la paternità, la data di nascita e il reparto di appartenenza sono gli stessi.
Possiamo inoltre dire che dal libro “Rigutino ai suoi figli migliori” a pag. 132 dove viene riportato uno stralcio del verbale di adunanza del Monumento Pro-Caduti del 18 maggio 1952, accanto al nome di Burzi Pasquale, viene indicato come congiunto più prossimo, il fratello Burzi Domenico, al tempo ancora abitante a Rigutino.
Probabile che nel clima di allora, pronunce e trascrizioni abbiano portato ad errori, quindi, riteniamo trattarsi della medesima persona.

Gustavo Cavallini
23-04-2022

Si ringrazia Enrico Bettazzi per la consulenza prestata.

FONTE

Tutta le corrispondenze sono parte della Collezione Bigi e sono tratte dal libro "Rigutino ai suoi figli migliori" di Lucio Bigi - Adolfo Casalini - - Gustavo Cavallini - Massimo Pulitini, edito da IL QUADRANTE Circolo Culturale Filatelico, Selecta Editrice, ottobre 2017;
Giuseppe Marchese, La posta militare italiana 1915-1923, Trapani, 1999;
https://www.difesa.it/Il_Ministro/CadutiInGuerra/Pagine/AlbodOro.aspx;
http://cadutivigevano.it/pagina1/vigevano/statistiche-appartenenza-ai-vari-corpi/centuria/.