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  1790, in viaggio con il Granduca da Firenze a Vienna
Roberto Monticini (da Il Monitore della Toscana n. 34 nov-2021)

PERCORSO: Storia Postale Toscana fino al 31-03-1851 > questa pagina

Questo documento, da me recentemente acquistato, riporta le disposizioni impartite al Mastro di Posta di Codroipo in vista dell’imminente passaggio in quella stazione di posta, del Duca di Toscana. Il documento è datato 25 febbraio 1790: anno di grande interesse per la storia della Toscana e dell’Austria.


NOI GIO:BATTISTA REDETTI
Per la Serenissima Repubblica di Venezia
Luogotenente Generale della Patria del Friuli

Esecutivamente ad ossequiare Ducali dell’ Ecc. Senato 25 cadente.

Condizionale al Mastro di Posta di Codroipo che immediate debba tener pronto quel numero di cavalli che possono abbisognare al vicino passaggio di S. A. R. il Gran Duca di Toscana, onde niente manchi alla prosecuzione del suo viaggio e sia prontamente servito.
Tanto doverà esser immancabilmente eseguito, in pena della vita instessa (?)

Udine 25 Febbraio 1790
Gio: Batta: Redetti Luog:

Il Cancelliere Pretoriale

La Repubblica di Venezia era stata fondata nel 697 assumendo il nome di Serenissima Repubblica di Venezia a partire dal XVII secolo. Napoleone, nel 1797 con la ratifica del trattato di Campoformio, ne decretò la fine.

La Patria del Friuli, precedentemente Principato patriarcale di Aquileia, nasce come principato ecclesiastico del Sacro Romano Impero nel 1077, il capo della Chiesa aquileiese ne esercitò il potere temporale fino al 1420, successivamente, sotto la dominazione veneziana, anche se in parte impoverito di potere, perdurò come organo di rappresentanza politica (Parlamento del Friuli) fino al 1805; fu soppresso da Napoleone Bonaparte.

S.A.R. Gran Duca di Toscana” menzionato nel documento, è Pietro Leopoldo I di Toscana.
Il 20 febbraio 1790 era morto per tubercolosi e senza lasciare discendenti, l’Arciduca d’Austria Giuseppe II d'Asburgo-Lorena, fratello maggiore di Pietro Leopoldo I di Toscana.
Pietro Leopoldo I di Toscana, dopo aver rinunciato al trono di Toscana il 22 luglio 1790, ne sarà quindi suo successore con il titolo di Leopoldo II d'Asburgo-Lorena: la sua incoronazione fu celebrata il 9 ottobre 1790.

Per ricostruire idealmente il percorso della carrozza reale da Firenze a Vienna, facciamo riferimento all’opera di Clemente Fedele, Marco Gerosa, Armando Serra: “Europa Postale - L’opera di Ottavio Codogno luogotenente dei Tasso nella Milano seicentesca”, Museo dei Tasso e della Storia postale, 2014.
L’opera di questi Autori richiama alla memoria i percorsi postali descritti già oltre 160 anni prima da Codogno.

L’itinerario che il Granduca, unitamente al suo seguito, avrebbe percorso dirigendosi alla volta di Vienna passando per Codroipo, risulterebbe essere stato:

Da Firenze a Bologna (itinerario 4) poste 8
Da Bologna a Ferrara (Itinerario 55) poste 4
Da Ferrara a Venezia (Itinerario 229) poste 8
Da Venezia a Codroipo (Itinerario 76) poste 5

Proseguendo il viaggio:

Da Codroipo a Vienna (Itinerario 76) poste 30

Il viaggio si sarebbe quindi dovuto compiere attraversando il Granducato di Toscana, lo Stato Pontificio e la Serenissima Repubblica di Venezia per concludersi raggiungendo finalmente la Terra d’Austria.

Per avere la conferma dell’itinerario supposto, non potevo che rivolgermi a Clemente Fedele, che prontamente mi ha scritto: “penso che il tuo documento contenesse un ordine condizionale del 1790, emanato nell'ipotesi che i cavalli dovessero servire e non per un uso effettivo”: invero, la disposizione al Mastro di Posta, non contiene il numero dei cavalli da tenere a disposizione e il sovrano viaggiava certamente con un seguito numeroso ed armato atto alla sua difesa, che però non lo garantiva completamente, perché non era affatto sufficiente dichiarare di essere il Granduca per non subire un qualche assalto da parte di malviventi che imperversavano lungo tutte le carrozzabili. Il Granduca ed il suo seguito avrebbero comunque avuto anche la necessità di ristorarsi, di riposare, oltre a dover provvedere al cambio dei cavalli.

Ancora Clemente Fedele: “Pietro Leopoldo viene segnalato a marzo 1790 in transito da Bolzano. Dunque, non aveva preso la via di Pontebba”.

Infatti (1):

Alla luce di questa ulteriore informazione, risulterebbe che il percorso che lo avrebbe condotto alla corte di Vienna transitando per Bolzano ed il Brennero, si era svolto viaggiando sul tracciato dell’itinerario n. 4, con partenza da Firenze per raggiungere Trento (22 poste), seguendo poi l’itinerario 75: Trento - Innsbruck - Wien (39 poste).

Malgrado l’acquisto non si sia rivelato giusto testimone del viaggio effettuato dal Granduca, non mi ha comunque deluso, perché mi ha permesso di fare un lungo viaggio attraverso il Pontificio, la Serenissima, la Patria del Friuli, conoscere terre e luoghi a me sconosciuti, viaggiando nientemeno che in compagnia di Pietro Leopoldo I di Toscana, accompagnandolo verso quello che sarebbe diventato il suo nuovo regno salendo al trono assumendo il nome di Leopoldo II d’Asburgo-Lorena.

Non capita tutti i giorni di fare viaggi interessanti con personaggi così importanti!

 

NOTE

1) in Archivi per la storia: rivista dell'Associazione nazionale archivistica italiana, Volume 16 -

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

Clemente Fedele, Marco Gerosa, Armando Serra, Europa Postale - L’opera di Ottavio Codogno luogotenente dei Tasso nella Milano seicentesca, Museo dei Tasso e della Storia postale, 2014;

https://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_di_Venezia;
https://it.wikipedia.org/wiki/Principato_patriarcale_di_Aquileia;
https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_II_d%27Asburgo-Lorena.