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| Tradizioni in terra d’Arezzo: La Rificolona a San Giovanni Valdarno |
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| di Giorgio Gobbato | |
PERCORSO: tutte le schede > Arezzo racconta > questa pagina A San Giovanni Valdarno, torna la festa della Rificolona, e la città si prepara ad accogliere uno degli appuntamenti più attesi di fine estate; una giornata di tradizione, musica, divertimento per grandi e piccoli. Il 6 settembre 2023, c’è stato un anticipo della festa con una manifestazione culturale in Centro Storico, dedicato ai piccoli con uno spettacolo itinerante “Il Girotondo di Favole” organizzato dalla Associazione Culturale Masaccio. La festa vera e propria inizia nel pomeriggio del 7 settembre verso le 17.00 con il laboratorio di costruzione e lavorazione artistica, a concorso, di rificolone e zucche, organizzato dalla Pro Loco di San Giovanni Valdarno, in collaborazione con il Progetto Cittadini Attivi ed il patrocinio del Comune. In serata, verso le 20.45, ritrovo per rificolone, zucche e loro creatori in piazza Cesare Battisti; da lì parte la sfilata per le vie del Centro Storico che arriverà in piazza Masaccio verso le 21.15 accompagnata, come da tradizione, dalla musica del Concerto Comunale. Qui si terranno la benedizione e la suggestiva fiaccolata dal campanile. A seguire, ci sarà la valutazione dei lavori a concorso per le migliori zucche e rificolone, con la premiazione dei vincitori. A ricordo delle passate edizioni della festa, fino al 12 settembre, alle vetrine dei negozi del Centro, sarà possibile ammirare la mostra fotografica “ La Rificolona – dagli anni 1950 ad oggi” a cura del Centro Commerciale Naturale.
Locandina della festa “La Rificolona” del 2023
Il palco – laboratorio e della Giuria, dove vengono lavorate le rificolone e le zucche
La festa della Rificolona nasce a Firenze, quando gli abitanti del contado raggiungevano Piazza della Santissima Annunziata, alla vigilia della festa della Natività della Madonna (8 settembre). I pellegrini che giungevano in città, si rischiaravano il cammino con lanterne e fiaccole di vario genere, illuminando anche le strade della città dando vita ad un corteo tanto suggestivo quanto folcloristico, rappresentando uno spettacolo per la popolazione fiorentina. I fiorentini che assistevano a questa luminosa “sfilata” chiamavano le donne del corteo – tipicamente robuste e con goffi abbigliamenti – “fierucolone” e da qui deriva il nome di “rificolone”. Le rificolone erano ispirate alle lanterne dei pellegrini ed erano realizzate con fantocci di carta colorata che rappresentavano le robuste campagnole, a cui veniva applicato un lume sotto la sottana e venivano appese a lunghe canne e portate in giro per la città. Anche a San Giovanni Valdarno, come a Firenze, la festa ha origini religiose, legate all’immagine miracolosa della Madonna delle Grazie e ai festeggiamenti inerenti alla sua incoronazione. La forma attuale della festa della Rificolona nasce nel secondo dopoguerra, diventando così la Rificolona dei bambini, trasformandosi in una celebrazione di luce, creatività e comunità. Bibliografia: Informazioni e testi dal quotidiano on line di notizie locali “Valtiberina Informa” del 6 settembre 2023. Giorgio Gobbato |
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