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lo Stato di Lucca

di Franco Baroncelli

E’ attualmente consuetudine considerare lo “Stato di Lucca”, da un punto di vista Postale, come connesso o addirittura come facente parte integrante del Granducato di Toscana.
Questa “consuetudine” è del tutto errata perché la storia postale dello Stato di Lucca è sempre stata differenziata da quella del Granducato, anche quando tutto il territorio venne unificato nella persona della principessa M. Luisa Baciocchi, sorella maggiore di Napoleone, con il titolo di Granduchessa di Toscana.
D’altronde la stessa storia dello Stato di Lucca, che inizia come Feudo Imperiale, trova una sua svolta l’8.4.1369 quando Carlo IV con decreto la eleva a città libera e come tale soggetta e protetta dallo stesso Imperatore; e rimarrà sempre una Repubblica aristocratica sulla quale non riusciranno mai a prevalere le varie città e Signorie ad essa antagoniste.
Ed anche nella Pace di Campoformio essa rimarrà autonoma e non verrà inserita nella Costituita Repubblica Cisalpina.
Ma gli eventi politico-militari si susseguono in maniera rapida e tumultuosa con l’arrivo delle armate francesi: la Repubblica di Lucca, che comprende anche alcuni territori “staccati” in Garfagnana e Lunigiana, viene occupata alternativamente dalle armate Francese e da quelle Austriache.
Possiamo suddividere schematicamente i vari periodi di occupazione che profondamente incisero nello Stato Lucchese.

- 02.01.1799: in seguito alla occupazione di Livorno da parte di forze Napoletane di Francesco I, il generale Seurier occupa la Città di Lucca, ne elimina il governo oligarchico e determina profondi cambiamenti nella sua Costituzione (vengono eliminate le Leggi Martiniane e del “Libro d’Oro”.

- 28.01.1799: il Generale Seurier indice per decreto pubbliche elezioni dalle quali vengono esclusi i nobili, i preti, i frati. (da rilevare, per capire meglio quanto incidesse l’avvento delle truppe francesi, che con decreto del 4.1.99 vanne ordinato a nobili ed ecclesiastici di consegnare tutto l’oro ed i preziosi in loro possesso, e con decreto del 10.2.99 di togliere dalle facciate delle case tutti gli Stemmi gentilizi ed il motto “Libertas”). Viene mantenuto il titolo di “Repubblica Lucchese”, adottando la bandiera Francese ed il motto Eguaglianza – Libertà. Il 4.2.99 Seurier decreta una Costituzione provvisoria di tipo Francese.

- 1° Reggenza Austriaca: 18.7.99 – 8.7.1800
Dopo la vittoria Austriaca sulle truppe Francesi alla Trebbia, il Gen. Klenean entra a Lucca, e nomina una Reggenza Provvisoria della Città e Stato di Lucca, retta da nove Anziani della repubblica oligarchica.

- 2° Repubblica Democratica: 9.7.1800 – 15.9.1800
I Francesi vincono a Marengo e Lucca torna ai Francesi. Il Gen. Lunay entra in Lucca; viene istituito un nuovo Governo Provvisorio (formato da 11 cittadini democratici con insegna Libertà – Eguaglianza – Religione) ed il 25.7.1800 vengono ripristinate le leggi Francesi.

- 2° Reggenza Austriaca: 15.9.1800 – 9.10.1800
Viene nominato un Governo di 10 membri (Nobili).

- 3° Repubblica Democratica: 9.10.1800 – dicembre 1801
Il Gen. Clermont occupa Lucca: viene in questo caso confermata la Reggenza dei 10 Nobili, alla quale vengono affiancati due Commissari dell’Armata Francese.

- 4° Repubblica Democratica 1.1.1802 – 24.06.1805
1.1.1802: entra in carica il nuovo Governo con il Gran Consiglio di 300 cittadini ed un esecutivo di 12 anziani; Nel maggio 1805 Napoleone viene incoronato Re d’Italia: e da indicazione ai Lucchesi che gli chiedano “spontaneamente” una nuova Costituzione ed un Principe facente parte della propria famiglia: così fa il Governo Lucchese ed il 12.6.1805 Napoleone, con decreto, indica il nome di Pasquale Baciocchi, Principe di Piombino (che poi prenderà il nome di Felice).

Il Principato di Lucca passa così da forma Repubblicana a forma Monarchica con un nuovo assetto Costituzionale (in cui, tra l’altro, i lucchesi vengono esonerati dalla Coscrizione Militare). Vengono adottati i Codici Francesi per volere del baciocchi (che non consulta però il Senato di 36 membri che avrebbe dovuto ratificare il decreto: e solo nel luglio del 1812 il Senato dichiarerà detti codici leggi dello Stato.
Frattanto Napoleone (1.5.1806) ingrandisce il territorio di Lucca con l’acquisizione di Massa Carrara e dell’alta Garfagnana.
3.3.1808: viene soppresso il Regno d’Etruria ed Elisa Bonaparte viene elevata al rango di Granduchessa di Toscana e si stabilisce a Firenze. Vi resterà sino al 14.3.1814 quando lascerà il Granducato a Murat: ancora pochi giorni e gli Austriaci, al comando del gen. Antonio Conte di Starhenberg, occuperanno il territorio Lucchese.
In data 9.4.1815 (art. 101 dell’Atto conclusivo del Congresso di Vienna), lo Stato Lucchese restò autonomo ed assegnato, con il titolo di Duchessa , a Maria Luisa di Borbone.
M. Luisa (che già era stata Regina d’Etruria), entrò in Lucca il 7.12.1817 e regnò sino al 13.3.1824, quando morì a Roma.
Le successe il primogenito Carlo Lodovico, figura contraddittoria, ed al di fuori dei problemi del suo tempo: si aggravò il declino economico di Lucca: Castelnuovo Garfagnana venne ceduto al Ducato di Modena.
Il 4.10.1847 Carlo Lodovico, cedé lo Stato di Lucca al Granducato di Toscana.
Ma dopo questa “panoramica” storica, torniamo ora alla funzionalità ed alla organizzazione delle Poste dello Stato di Lucca.
Malgrado il succedersi tumultuoso degli eventi, le Poste non risentono di tutti questo sconvolgimenti: esse resteranno autonome e non modificheranno la loro funzionalità e la loro organizzazione.
Invariati restano i percorsi, salvo i successivi aggiustamenti della viabilità, autonome le deliberazioni delle tariffe postali; venne mantenuta la terminologia italiana delle Città e non vennero introdotti bolli francesi.
E’ per questo che l’importante storia postale dello Stato di Lucca deve avere una propria dignità ed una propria collocazione autonoma rispetto al Granducato di Toscana; ed è per questo che la sua parte Postale sarà oggetto di una studio e di una collocazione a se stante, anche se saranno necessarie integrazioni con i paesi viciniori.
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