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La Costituente fascista
Martino La Selva

Questa rubrica guascona stavolta si tinge di pop-fantascienza anni '80, dunque allacciate le cinture.
Ho incrociato la cartolina che mostro, aggiudicata su eBay da pochi giorni con un modesto realizzo, dall'aria banale ma con un indizio curioso.

La tipologia di intero postale "VINCEREMO" (catalogazione Filagrano: C98) è fra le più note del periodo e la sua affrancatura superflua (ndr: tali cartoline sarebbero divenute fuori corso solo qualche mese più tardi) costituisce un errore frequente a quel tempo: se in quel periodo erano stati posti fuori corso i francobolli recanti il volto del re, questo doveva aver generato un po' di confusione anche nei confronti degli interi postali.

Si tratta, insomma, di un oggetto come si possono trovare negli scatoloni delle bancarelle, salvo che per un particolare in bella vista: l' indirizzo, infatti, rivela una curiosa bizzarrìa degna di nota, al punto che se fosse apparsa nel film "Ritorno al futuro" sarebbe stata subito riconosciuta quale alterazione del continuum spazio-temporale.

Alla sua vista lo stesso "doc" Brown avrebbe esclamato: "Grande Giove!"


La cartolina risulta spedita il 05.04.1944 da Castelnovo ne' Monti (Reggio Emilia), piccolo centro dell'Appennino reggiano, a Parma al civico n°26 di via della Costituente.

Sì, ammetto di essermi stropicciato gli occhi leggendo dell'esistenza di Via della Costituente nel 1944... figuriamoci quanto li avrebbe strabuzzati Christopher Lloyd!

La situazione geopolitica di quelle aree nella primavera del '44 poneva tanto la località di partenza che di arrivo nel territorio governato dalla Repubblica Sociale Italiana (infatti Parma sarebbe stata liberata ben più di un anno dopo!), per cui resta da chiedersi che ci facesse un'intitolazione alla "Costituente" in quel periodo.

Di certo deve trattarsi di uno dei paradossi dei viaggi nel tempo!

Per avere luce sulla vicenda torno a spulciare sottobanco (come da pre-interrogazione) un'edizione tascabile Bignami (Ernesto, non Marino) che sintetizzi la storia del diritto.

Nel linguaggio contemporaneo è pacifico che la parola "costituente" richiami alla mente l'Assemblea Costituente della Repubblica Italiana, ossia l'organo legislativo preposto alla stesura della nostra Costituzione ....notoriamente repubblicana. Sintetizzando, come il Bignami, all'essenziale, richiamo solo il Dlgs n°151/25.06.1944 attraverso cui a noi sudditi fu concessa facoltà di eleggere un'Assemblea Costituente per deliberare la nuova costituzione dello Stato.

Il vocabolo "costituente" nella sua accezione oggi comunemente usata sembrerebbe comparso nell'orizzonte storico italiano quando fu evocato nel giugno '44... mentre la cartolina reca quel nome della via già ad aprile. Appare evidente che qualcuno, forse Marty Mc Fly, deve poter aver fatto una capatina a Parma sulla DeLorean.

Fiducioso nell'ipotesi pop-fantascientifica, mi sento di scartare la possibilità che qualcuno abbia realizzato un falso per alcune semplici ragioni essenzialmente pratiche:

1. è evidente che lo scarso interesse per un oggetto comune avrebbe certamente reso impossibile un guadagno al netto delle spese della realizzazione del suo annullo: l'asta infatti si è chiusa con ben 3 offerte (operate da 3 soggetti diversi) per 21,50€ più le spese di spedizione;

2. nemmeno nella soporifera Hill Valley credo che possano essere esistiti mistificatori tanto ingenui da creare un oggetto di RSI destinato ad una via intestata ad uno dei più noti simboli dell'Italia repubblicana: manco il giardiniere delle barzellette intento a segare il ramo dell'albero su cui è seduto;

3. l'improbabilità che ben tre contendenti su eBay, ognuno dotato di migliaia di feedback, non si siano accorti dell'evidente incongruenza.

Se questi tre indizi che sembrano convenire sulla possibilità dell'esistenza di una spiegazione logica all'incongruenza notata, prima di confondere ipotesi e fatti certi conviene far chiarezza: scartati i ridicoli addebiti di falsità, l'unica spiegazione che resta credibile per l'esistenza della cartolina è un viaggio indietro nel tempo.

D'altronde cos'altro può essere accaduto?

Togliendo un po' di polvere e di piccioni alla nostra monumentale storia del Risorgimento, emerge che è esistita un'altra - misconosciuta - Costituente in occasione della Repubblica Romana (1849): se la propaganda fascista era solita omaggiare i rivoluzionari italiani dell’Ottocento cercando di appropriarsi dei simboli patriottici e nazionalistici, in assenza di altre vie ad essa intitolate, mi pare poco probabile che la via potesse essere riferita alla Costituente Romana.

Una mappa parmense dei primi del Novecento viene in soccorso: l'attuale via della Costituente è ubicata nei pressi di altre due allora denominate "Borgo Parente" e "Borgo San Basilide", laddove nell'uso parmense il termine "borgo" sta ad indicare una strada.

La storia urbanistica parmense tra gli anni '20 e '30 ricorda le opere di "risanamento dell'Oltretorrente", ossia anche di "Borgo San Basilide", per il quale un'ampia bonifica aveva lì previsto anche il totale abbattimento di un isolato per la creazione di una strada larga venti metri per collegare via Bixio ad una piazza: proprio il tracciato dell'attuale via della Costituente!

La via nacque, dunque, proprio durante il fascismo, che da quelle zone cacciava via più o meno velatamente i proletari dell'Oltretorrente, responsabili delle barricate dei noti "fatti di Parma", per edificare nuovi edifici borghesi, proprio come quelli del complesso residenziale Lyon Estates di Hill Valley. ...una coincidenza? Io non credo.

Cercando un confronto con i colleghi amici su Facebook, dapprima ho raccolto solo qualche risposta di comprensibile sorpresa ed inspiegabile ilarità, finché poi un utente mi ha rivelato l'arcano: "io abito a Parma, strada Costituente era stata costruita per le grandi parate militari all’epoca RSI". La dichiarazione di un testimone dei luoghi sembra non lasciare più spazio a malintesi.

La bonifica dell'Oltretorrente si fondava sulla volontà/necessità di risanare (demolizioni di vecchi stabili fatiscenti e costruzione di nuovi edifici) e razionalizzare il tessuto urbano, anche con ampi viali dritti, su cui poi furono fatte sfilare quelle magnificenti fascistissime parate.

In un viale dritto, sgombero e magari asfaltato sicuramente la Delorean avrebbe potuto raggiungere le necessarie 88 miglia orarie per il suo balzo nel tempo.

Cercando prove del viaggio nel tempo mi sono rivolto ad un ente archivistico toponomastico parmense da cui è stato possibile estrapolare un'interessante pagina dell'opera in 3 volumi "Le strade di Parma” dell'autore Tiziano Marcheselli, di cui riproduco uno stralcio.

Si legge che dopo gli abbattimenti la strada si chiamò inizialmente via Filippo Corridoni, per poi essere ribattezzata solo nel 1951 con l'attuale nome via della Costituente.
A miglior riscontro ho, inoltre, consultato anche il Piano Regolatore Generale cittadino del 1939, che nell'attuale tracciato stradale riporta la toponomastica del tempo: ossia via Filippo Corridoni.

Questi due elementi probatori e riscontrabili collidono frontalmente con l'esistenza della cartolina in quel periodo: resto allibito di fronte ad un fenomeno che la scienza umana non riesce a spiegare.

Qualcosa di fantascientifico dev'essere, quindi, accaduto a Parma intorno a quella via, tale da aver generato un paradosso temporale: laddove la comunità scientifica versa sgomenta in subbuglio, noialtri appassionati di "Ritorno al futuro" abbiamo invece imparato a riconoscere ed apprezzare certe bizzarrìe.

Martino La Selva
28-06-2020