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47° Premio Internazionale Asiago d'Arte Filatelica

Cronaca dell'Evento

di Danilo Bogoni


Ad un tempo austero e solenne con i dodici mesi narrati attraverso altrettanti basso rilievi donati da Giovanni Forte Tanasio e i grandi quattro pannelli firmati da Alessandro Pomi che rimandano all’atto di dedizione della Spettabile Reggenza a Venezia, alle attività pastorali, al lavoro nei boschi e all’apoteosi della Vittoria, per un giorno il salone dei Quadri del Municipio di Asiago si è trasformato in inconsueta passerella sulla quale sono sfilati i migliori francobolli del mondo.

A sottolineare, come ha rilevato Roberto Rigoni Stern, sindaco della “più piccola e luminosa città d’Italia” per l’occasione illuminata da un bellissimo sole e allegramente percorsa da una banda musicale, il “francobollo rappresenta un oggetto d’arte che sa fornire un momento di riflessione in grado di attraversare la storia, le epoche e i confini nazionali”. Una “eloquente e significativa forma di linguaggio universale che non si limita soltanto al perseguimento di obiettivi funzionali ma che tende a raggiungere qualificate espressioni di bellezza figurativa che oggi noi tutti ammiriamo nelle forme espressive degli splendidi francobolli che hanno ricevuto l’Oscar della filatelia: il premio internazionale Asiago d’arte filatelica organizzato dal Circolo filatelico e numismatico Sette Comuni.
D’altra parte" – ha ancora sottolineato il sindaco - "i francobolli premiati “illustrano i temi della natura che scandiscono le espressioni dell’arte, esaltano i modi con cui tutti possono trarre benefici dalla terra ed evocano eventi che nella storia hanno sancito il riconoscimento dei diritti fondamentali dell’umanità, quali quelli della libertà, dell’eguaglianza e della fraternità, il cui alto significato è evidenziato in modo immediato nel trittico dentellato della Francia, che propone immagini comprensibili e spontanee degli studenti delle scuole francesi che hanno preso parte al concorso finalizzato a fornire un’immagine moderna e dinamica del famoso motto: Liberté, Egalité e Fraternité”.

Gaetano Thiene, presidente dell’Accademia Olimpica, la più antica d’Italio, tenuto conto che risale al 1555 e che ha annoverato i migliori cervelli italiani, e anche alla guida del Premio Internazionale Asiago d’arte filatelia, si è dichiarato “affascinato della fantasia espressa dai bambini” francesi che per La Poste hanno firmato la rivisitazione del trinomio Liberté, Egalité, Fraternitè” e che ad Asiago hanno avuto il massimo riconoscimento: miglior francobollo mondiale. Scandito da un multiplo di Giò Pomodoro (del fratello Arnaldo è l’opera che illustra l’annullo postale col quale San Marino ha salutato la 47esima edizione del Premio Asiago) e dalla medaglia del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ancora una volta i francobolli premiati ad Asiago, ha ammesso Gaetano Thiene, sono “espressione di poesia e di storia”.

“La filatelia – questa la sottolineatura di Pietro La Bruna, responsabile territoriale del Nord Est di Poste italiane – rappresenta la nostra storia, la nostra cultura” e in un “mondo globalizzato le uniche cose che distinguono un paese sono la bandiera e il francobollo”. Ha ancora senso, si è chiesto La Bruna, “usare il francobollo, scrivere una lettera?” “Sì”, è stata la sua convinta risposta: “Perché una lettera trasmette un pensiero, un sentimento, una emozione. Chi riceve una lettera o una cartolina si rende conto che c’è qualcuno che lo pensa, che ha dedicato del tempo nella scrittura ma anche nella scelta dei francobollo. Insomma il francobollo è e resta attuale perché ci fa riscoprire valori che troppo spesso abbiamo abbandonato.”

Per Franco Filanci, presidente dell’Accademia di filatelia e storia postale più che “essere bello in senso generale, il francobollo deve essere giusto e comunicativo, possibilmente anche creativo”.

Maurizio Stella, presidente del Circolo filatelico e numismatico Sette Comuni oltre ad evidenziare i fondamentali del Premio Asiago, ha ricordato i tristi e dolorosi accadimenti del 1917, legati alla Grande guerra, mentre l’ultranovantenne Nereo Stella, che quarantasette anni fa con convinzione e entusiasmo fece da levatrice al Premio internazionale Asiago d’arte filatelica (allora si chiamava Premio internazionale Asiago d’arte turistico filatelica e nella prima pagina del suo albo d’oro iscrisse Austria e Cuba, mentre l’anno successivo: Cipro e Cecoslovacchia, in questo ultimo caso rappresentante vette montuose e una stella alpina, due fasci della quale abbellivano e ingentilivano la Sala dei Quadri) ha ammesso “che non immaginava saremmo arrivati a questo livello”.

Roberto Rigoni Stern, sindaco di Asiago

Tutti in posa dopo la premiazione. Da sinistra Maurizio Stella, presidente del Circolo filatelico e numismatico Sette Comuni; Pietro La Bruna, responsabile territoriale del Triveneto di Poste Italiane; Gaetano Thiene, presidente dell’Accademia Olimpica e del Premio internazionale Asiago d’arte filatelica; Roberto Rigoni Stern, sindaco di Asiago; Michele Carradori, console di Finlandia; Ivor Coward, console di Gran Bretagna; Andras Szunyorghy jr, autore del francobollo d’Ungheria e Ervin Hervé-Lornth, addetto culturale dell’ambasciata d’Ungheria.

Andras Szunyorghy jr, autore del francobollo, ritira il premio assegnato all’Ungheria. Sullo sfondo Maurizio Stella e, seduto, il sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern.

Il Console di Finlandia, Michele Carradori, ritira il premio Asiago turistico. Dietro di lui Nereo Stella.