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Il Premio internazionale Asiago d’Arte Filatelica a San Marino, Austria e Irlanda. Il riconoscimento dell’Accademia Olimpica al Portogallo e quello dell’Accademia Italiana di Filatelia e Storia Postale alla Svizzera

di Danilo Bogoni



E’ un trionfo in rosa quello di San Marino, tornato a vincere dopo oltre quarant’anni, l’Asiago internazionale per la migliore emissione realizzata nel mondo nel corso del 2017. La celebrazione in foglietto della doppia Reggenza al femminile (di fatto Capi di Stato), per sei mesi retta da Mimma Zavoli e Vanessa d’Ambrosio. Rosa è la mano di Ilaria Ruggeri che “saputo comunicare – come sottolinea nel suo rapporto il collegio giudicante composto da Franco Filanci, Giantonio Stella, Gaetano Thiene, Maurizio Stella, Walter Forte e Luciano Varaschini – un evento espresso in modo nuovo, puntuale e comprensibile: due profili femminili con le tre penne come diadema e su fondo rosa, che guardano in direzione opposta per comprendere e governare tutto il mondo sammarinese circostante (azzurro) e insieme il suo passato ed il suo presente.

Maurizio Stella, Matteo Brescia delle Poste austriache; Gioia Giardi, direttore dell’Ufficio filatelico di San Marino; Roberto Rigoni Stern, sindaco di Asiago; Alessandro Barolo, presidente della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni; Gaetano Thiene, presidente dell’Accademia olimpica e del Premio Asiago; Franco Filanci, Isabelle Schonfeldt Kleemann, console d’Austria e Walter Forte, presidente del Circolo filatelico e numismatico Sette Comuni, di Asiago

E rosa sono le mani, nel caso specifico quelle di Gioia Giardi, direttore dell’Ufficio filatelico e numismatico della più antica Repubblica del mondo, che hanno ritirato il trofeo Asiago firmato da Giò Pomodoro.

Gioia Giardi, direttore dell’Ufficio filatelico di San Marino col trofeo Asiago di Giò Pomodoro assieme al sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern.

Dopo aver espresso l’orgoglio suo e della Repubblica per “l’ambito riconoscimento che ci gratifica e stimola a fare sempre meglio”, Gioia Giardi ha ammesso che “la nostra gratitudine è doppia in quanto sia l’artista che ha disegnato il francobollo sia gli staff che hanno curato la realizzazione e la stampa sono composti da donne, donne che amano il loro lavoro”. “L’emissione di San Marino – la sottolineatura è del sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern – valorizza il ruolo della donna nel Governo di una Comunità”.

Naturalmente non è questa la prima volta che delle donne sammarinesi assumono la carica di Reggenti, di fatto Capi di Stato, in carica per sei mesi. Ad aprire la sequenza della Reggenza rosa è stata, nel 1981, Maria Lea Pedini, trentacinque anni dopo ritratta su un dentello da 2,55 euro. Dopo di lei per altre diciassette volte (compresi alcuni bis, come quelli di Gloriana Ranocchini e Rosa Zafferani) la Suprema magistratura fu esercitata da donne, fino a giungere all’inedita Reggenza congiunta di Mimma Zavoli e Vanessa d’Ambrosio.
Tre le leggi che hanno aperto la via alla Reggenza femminile: quella del 1958 che sancì il voto attivo delle donne, diventato effettivo nel 1964; quella del 1972 con la quale venne aperto l’accesso delle donne al Consiglio Grande e Generale e, di conseguenza, la possibilità di accedere alla Suprema magistratura nonché quella del 1973 che abolì “qualsiasi restrizione che impedisca alla donna di assumere cariche, impieghi e funzioni pubbliche”.

Dopo il “rosa sammarinese”, il “verde viennese”. Spalmato sul legno di quercia utilizzato per realizzare il francobollo da 6.90 euro chiamato a festeggiare i vent’anni dell’Ufficio federale austriaco delle foreste che nella sagoma, dovuta a David Gruber, evoca la stessa pianta capace di raggiungere 40 metri e vivere per circa 1.000 anni. Centotrentamila gli esemplari stampati attingendo dal tronco di una quercia alta 30 metri e del diametro di 75 centimetri, vecchia di 210 anni, prelevata dal distretto forestale di Breitenfurt, nel bosco viennese. “Per l’inedita e profonda connessione tra il tema della comunicazione, il materiale utilizzato e la forma” al dentello d’Austria è stato assegnato il Premio internazionale Asiago d’arte filatelica riservato all’ambiente e la medaglia del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Decisamente controcorrente anche il premio turistico andato all’Irlanda per la celebrazione postale dell’Urban street art, l’arte di strada, affidata a quattro esemplari (ognuno del valore da 1 euro) progettati da Aad Design e che presentano un richiamo certamente insolito alla funzione di richiamo a visitare un paese, nel caso specifico affidati a livelli artistici fuor di dubbio elevati proposti per di più “semplicemente nella loro originale immediatezza”.

Il riconoscimento dell’Accademia Olimpica, presieduta da Gaetano Thiene (che è anche presidente del Premio internazionale Asiago d’arte filatelica, promosso dal Circolo filatelico e numismatico dei “Sette Comuni”) è andato al foglietto del Portogallo, Visita di Papa Francesco, nel centenario delle apparizioni di Fatima. Quattro i valori rispettivamente da 47, 58, 75 e 80 centesimi, riuniti nel piccolo foglio che presenta immagini uscite dall’Atelier Folk design utilizzando foto scattate dell’Osservatore Romano e dal Santuario di Fatima.

“Il premio dell’Accademia Olimpica – precisa Gaetano Thiene – è stato riservato a questi francobolli per il grandissimo impatto che l’apparizione, riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa Cattolica, ha avuto nella larga comunità dei credenti”.

La creatività, che annualmente l’Accademia italiana di filatelia e storia postale punta a scovare prima e a premiare poi, ha portato la Svizzera sul podio più alto. Merito al francobollo-selfie da 1 franco realizzato con una lamina brillante in argento, nato dalla collaborazione tra la Posta e il corso di comunicazione visiva dell’Università delle arti di Zurigo. “Lettera vs. e-mail”: questo – dicono alle Poste di Berna – il tema proposto dai responsabili del progetto ai volenterosi studenti – età media 22 anni – laureandi del Bachelor (corso di laurea triennale). Nel processo di creazione, le otto coppie e i sette concorrenti singoli sono stati affiancati da docenti”. Ha finito col prevalere quello di Nicole Jara Vizcardo che nel selfie, ritratto istantaneo trasmesso in via elettronica, ha trovato l’esempio più convincente rispecchiando lo spirito del tempo, un autentico riflesso della nostra società. ”Per l’audace e innovativa idea, intelligentemente risolta in ogni particolare, a partire dalla definizione – Selfie – sino al bordo nero del foglio che richiama il tablet”. Ancora: “Il fondo specchiante allusivo dell’autoscatto diventa così emblematico della digitalizzazione che ha portato la lettera ad un nuovo traguardo, il mondo dell’elettronica”.

Si tratta, secondo il sindaco Roberto Rigoni Stern, che non ha mancato di ricordare Ermanno Olmi per tanti anni autorevole membro della giuria, di “messaggi precisi e diretti che toccano ciascuno di noi e che ci portano a riflettere sulle tematiche fondamentali per l’intera umanità e su una responsabilità da cui non ci possiamo sottrarre.” D’altra parte “è l’uso di un linguaggio universale ciò che contraddistingue l’arte filatelica, che non si limita soltanto al perseguimento di obiettivi funzionali ma ricorre all’espressione di bellezza figurativa per stupire: conferendo maggiore incisività al messaggio in esso contenuto”.

Roberto Rigoni Stern, sindaco di Asiago

A sua volta Maurizio Stella, che per conto del Circolo filatelico e numismatico “Sette Comuni” si occupa del Premio internazionale Asiago d’arte filatelica, ha rimarcato con una punta di orgoglio la promozione di Asiago fatta dal Premio che ne porta il nome. “Attraverso francobolli ‘asiaghesi’ che portano nel mondo il nome di Asiago, facendo conoscere nel mondo la nostra rinomata stazione turistica”.

Maurizio Stella, curatore del Premio internazionale d’arte filatelica

D’artista – è opera di Ugo Nespolo – il tradizionale omaggio postale che la Repubblica di San Marino ha tributato all’Oscar della filatelia attraverso l’annullo che il 30 giugno ha bollato la corrispondenza in partenza dal Titano e dal Palazzo della Spettabile Reggenza, dove ha sede la mostra sulla Lira, curata al Circolo filatelico e numismatico “Sette Comuni”, con la collaborazione di Giuseppe Vincenzo Bedin. Di Pino Barolo il lupo che illustra l’annullo italiano.