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Varietà nei francobolli di Regno e di Repubblica | ||
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risponde Franco Moscadelli, Perito Filatelico e delle Tecniche di stampa |
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20 Lire Italia al lavoro: tante difformità |
Buon giorno. Alessandro Siena
Risponde il perito:
Carissimo signor Alessandro, ho visto la differenza di nuance sul francobollo da 20 lire “Italia al lavoro” inviato. Il pezzo esiste sia con filigrana ruota I che ruota III con varie posizioni e con filigrana stelle. La matrice di rame incisa con l’acido era molto delicata al tempo e la “morsura” doveva essere controllata in tempo reale e per quanto detto l’aspetto del retino può variare. Il retino usato per la riproduzione (nella stampa rotocalco) era assai fine (100 linee per cm2 con inclinazione di 45°) ed in questo caso era formato da tanti piccoli rombi, poco incisi per i fondi più chiari e più incisi per i fondi più scuri. Talvolta tali “punti” si riempiono di inchiostro e nelle parti piene è facile che la stampa risulti impastata. In piccola parte influisce anche l’usura del cilindro di stampa, specialmente nelle alte tirature come questa. Proprio il valore da 20 lire era la tariffa di lettere e biglietti postali dal gennaio 1950 fino alla fine del luglio del 1951 per cui il pezzo più usato e largamente stampato. Per questo possiamo trovare stampe palesemente “diverse” che possono andare da una velatura su tutta la superficie, oppure poco contrastate o leggermente evanescenti. Tali difformità sono più facilmente riscontrabili sugli esemplari da 5 lire, ma sporadicamente si trovano su tutti i valori. Talvolta la “racla” che pulisce l’eccesso di inchiostro del cilindro inciso non fa sempre bene il suo lavoro. Non sono assimilabili a varietà di stampa ma piccoli difetti che il macchinista di turno deve correggere al momento.
Cordialissimi saluti. Franco Moscadelli |
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