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risponde Giovanni Riggi di Numana

le varietà in quante sotto categorie possono essere divise ?

Scrive Carlo Pignatelli

Sono un piccolo collezionista e vorrei chiederle un piccola informazione "Consiglio".
Le varietà in quante sotto categorie possono essere divise?
Ovvero le varietà sono divise per altre categorie? Esempio carta, colore, dentellatura,ecc?
Se dovessi fare una collezione soltanto di varietà come dovrei suddividerle?
Grazie della cortese risposta.
 

Gent. Sig. Pignatelli

Il problema della classificazione e dell'ordinamento delle varietà è sempre esistito e non finirà nemmeno quando il francobollo entrerà nel cassetto dei ricordi. I francobolli anomali o diversi per qualcosa rispetto agli originali sono numerosissimi, hanno interessato schiere di collezionisti e riempito pagine e pagine di letteratura e di collezioni perchè la perfezione e la costanza di qualità delle produzioni non è mai stata garantita, ne in Italia ne altrove. Nemmeno quando roboanti dichiarazioni degli Enti produttori hanno promesso che la speculazione sulle varietà sarebbe cessata perchè le macchine non avrebbero più potuto sbagliare. (Per non dimenticare e per quanto riguarda il nostro paese questa dichirazione è stata effettuata nei primi giorni del settembre 2003 a Riccione dai maggiori responsabili del nostro Ente di produzione, il Poligrafico -ormai non più di Stato, ma una S.p.A. come qualsiasi altra).

Ciò, purtroppo o per fortuna, non si è verificato e continua ad essere una dichiarazione non veritiera perchè oltre alle macchine, che effettivamente hanno la possibilità di non commettere più errori, c'è anche l'uomo che le pilota e le dirige, il cui lavoro rimane ancora da perfezionare. Le varietà quindi impazzano più che mai, i controlli sono superficiali o inesistenti ed il mercato filatelico se da un lato è disturbato, dall'altro gioisce perchè lo studio delle varietà non solo alimenta un fiorente mercato e la costruzione di nuove collezioni, ma è una straordinaria palestra di addestramento filatelico ed il modo di conoscere meglio la filatelia.

Lasciando perdere altre osservazioni di carattere generale e filosofico, per rispondere alla Sua domanda dobbiamo dire qualcosa di più specifico. Iniziamo col dire che se nel passato le varietà, a parte alcune clamorose, frutto di errori evidenti errori umani occasionali, erano in genere più minuscole e meno appariscenti, perchè i filatelisti annotavano ogni piccola diversità (varietà di riporto), col passare del tempo, con l'aumento delle produzioni e perfino dell'interesse collezionistico alle anomalie, le varietà si sono motiplicate e per interessare il collezionismo ed il mercato filatelico hanno avuto la necessità di divenire più appariscenti e più evidenti. Non solo ma con l'aumento delle caratteristiche fisiche dei francobolli sono anche divenute "strumentali", intendendo che sono visibili solo con strumenti e non solo con l'occhio umano anche corredato di lenti d'ingrandimento.

In un'ottica moderna che bada di più al valore e alla spettacolarità della varietà una prima suddivisione deve valutare e capire se l'anomalia è "occasionale" o "ripetitiva" e successivamente se è collegata ad una o più caratteristiche fisiche dei singoli francobolli, Ciò al contrario del passato in cui anche le piccole e piccolissime varianti erano importanti e significative.

Facciamo qualche esempio : un esemplare contenente una macchia di colore all'interno di un foglio è una discreta varietà, ma occasionale perchè la stessa macchia difficilmente si ripete due volte in modo simile su due o più esemplari ; un esemplare con la dentellatura fortemente spostata è ugualmente una discreta varieta, ma ripetitiva, perchè i francobolli nella stragrande maggioranza sono realizzati in fogli ed in multipli e quindi se un esemplare risulta dentellato male, anche quelli contenuti nello stesso foglio, e forse in più fogli, sono dentellati ugualmente male.

Contemporaneamente, come abbiamo già detto, gli errori e le differenze si possono classificare in relazione alle diverse caratteristiche fisiche di ciascun francobollo, quali ad esempio : la dimensione, la stampa, la dentellatura, la filigrana, la gomma, la carta, e la fluorescenza o la luminescenza, con ulteriori suddivisioni all'interno di ciascuna di esse e in relazione all'epoca in cui il francobollo vide la luce.

- In relazione alla dimensione possiamo dire che esistono esemplari di diversa altezza o larghezza totale (difetto del dentellatore che non ha mantenuto la stessa divisione degli spazi all'interno dello stesso foglio) oppure esemplari con vignette o scritte o posizioni interne dimensionalmente diverse (guasto o rottura del cilindro che ha obbligato alla sua sostituzione, non sempre identica alla precedente).

- In relazione alla stampa esistono numerose possibilità, dalla mancanza di qualche colore (sempre ripetitiva), al disassameneto dei colori (sempre ripetitivo), alle falle di colore (occasionali e ripetitive), alle diversità dei tipi (anilinici, idrosolubili, ecc.- ripetitive), e dei colori (verde al posto del rosso), alle macchie (solo occasionali), ai tagli di rasoio, all'evanescenza, ai decalchi...... e via dicendo.

- In relazione alla dentellatura le possibilità somo altrettanto numerose sia per il tipo di perforatore impiegato (B.,L., P., zig zag, blocco continuo) che in alcuni casi è cambiato per il cambiamento delle macchine di produzione, sia per il loro passo, o addirittura per la loro mancanza parziale o totale (sempre collegata ad un guasto o ad una rottura del dentellatore) o ancora per la loro doppiezza sullo stesso esemplare. In questo caso il difetto è prevalentemente ripetitivo e raramente occasionale (p.es. dentellatura cieca o incompleta all'interno dello stesso esemplare). Le dentellature spostate che sono moltissime e di grande evidenza ed interesse, sono invece pocoe definibili perchè la loro esistenza è relativa alla posizione della vignetta : è la dentellatura che è spostata rispetto alla vignetta oppure è la vignetta che è spostata rispetto alla dentellatura?

- In relazione alla filigrana ne esistono alcune di grande interesse ed altre meno importanti : un esemplare normalmente filigranato può non presentare alcun segno di filigrana, altri che presentano filigrane marginali anzichè centrali (filigrana lettere o altro), altri ancora che presentano una stella di meno o una ruota mancante o diversamente ruotata....... Quasi tutte occasionali e raramente ripetitive.

- In relazione alla gomma esitono esemplari gemelli con gomme diverse (vinilica, di guerra, autoadesiva, idrosolubile o no, ecc.), oppure diversi in relazione alla sua applicazione (godronata, lisciata, scarsa, abbondante, a grumi e via dicendo) che non sono mai occasionali.

- In relazione alla carta dello stesso francobollo possono esistere carte spesse e sottili (ripetitive), ricongiunte (occasionali), fluorescenti e non fluorescenti (ripetitive), con pieghe (pli d'accordeon - occasionali), con intrusioni (occasionali), ecc. ecc.

- Infine per la fluorescenza esistono inchiostri non fluorescenti, più o meno fluorescenti o evidentemente fluorescenti e carte filateliche con o senza fluorescenza o con fluorescenza in pasta o in patina diversa da quella originaria, in una ridda di diversità non sempre chiare perchè strumentali e non ottiche, praticamente tutte ripetitive anche se in qualche caso sperimentali e non definitive. Per la luminescenza, caratteristica che interessa i francobolli di altre nazioni, essendo una verniciatura può rientrare nelle varietà di stampa che in quest'unico caso è strumentale e non ottica.

Insomma, per tornare alla domanda, la suddivisione delle varietà si può esprimere in diversi modi, il cui principale è quello di classificarle in relazione alle diverse caratteristiche fisiche del francobollo originale, preso come modello (stampa, dentellatura, filigrana, ecc. ecc.), e in relazione all'unicità o alla ripetitività degli esemplari.

Non sappiamo se queste nostre parole siano del tutto chiare ; siamo invece certi che sono inesaustive e che richiederebbero ulteriori spiegazioni e quindi ci mettiamo a Sua disposizione. L'unica raccomandazione che spontanenamente aggiungiamo è quella di cimentarsi con le varietà perchè sono una delle palestre filateliche di maggiore interesse se si desidera aumentare le proprie conoscenze e migliorare nella qualità filiatelica espressa nelle proprie collezioni, ma non bisogna pretendere di sapere tutto e di possedere tutte le espressioni diverse dello stesso francobollo perchè è un'impresa senza fine e senza fondo che nasconde sorprese continue e richiede capitali ingenti dall'incerto ritorno economico.


Cordiali saluti e buona fortuna....... nell'anormalità filatelica.

 

Giovanni Riggi di Numana
 


 

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risponde Giovanni Riggi di Numana

c. 60 di posta prioritaria non dentellato

Scrive Fabrizio
In questi giorni mi è casualmente capitata una busta, regolarmente viaggiata, affrancata con un francobollo di posta prioritaria da 60 cent. completamente mancante della dentellatura, inoltre manca la stampa della vernice interferenziale trasparente-oro al di sopra dell'elemento circolare centrale raffigurante la "P". Vorrei avere notizie in proposito, in particolare vorrei sapere se è raro e che valore potrebbe avere.

L'esistenza di francobolli del servizio prioritario da 0,60 E. emissione rotocalcografica del 2004 in fogli da 40 esemplari è stata già accertata in diverse occasioni. Fogli interi di questi francobolli sono stati rinvenuti presso i distributori istituzionali di Pavia, Milano, Torino e altre in città e quindi seppur insoliti ormai non sono più una rarità. Dato che quasi ogni mese da aprile scorso si conosce qualche nuovo caso, e dato che l'emissione è in corso e quindi potrebbero verificarsi ancora nuove scoperte, la rarità e la quotazione di questo francobollo privo di dentellatura e di disco interferenziale sono assolutamente incerte e indefinibili. Certamente vale come documento e come valore venale intrinseco più di qualsiasi altro esemplare perfetto, ma non conoscendo quanti ne esistono e quanti ne esisteranno in futuro, non si può assolutamente stabilire una quota ragionevolmente accettabile. Da un valore iniziale teorico di 250 E. di maggio, nel mese di settembre si è passati a 100, poi a 50 e poi..... vedremo. Di altro tenore può essere il valore di questi francobolli su busta. Per ora ne sono stati trovati pochi, specialmente in uso naturale (alcuni sono stati creati dai collezionisti), e quindi attualmente si stanno cercando esemplari passati per posta che sicuramente hanno maggiore interesse e valore. La questione che risulta inspiegabile è il perchè esemplari di questo tipo escano ripetutamente dal poligrafico. Nel settembre 2003, il nostro ente di produzione ha impiantato le nuove stampanti ed ha garantito che queste macchine non avrebbero (automaticamente) più consentito l'uscita di francobolli deformi o difformi, ma non è così. Oggi non abbiamo neppure spiegazioni o giustificazioni tecniche che ci permettano di comprendere perchè nascono ancora numerose varietà di questo e di altro tipo.


 

 

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risponde Giovanni Riggi di Numana

 

Varietà di francobusta

Se non approfitto troppo della vostra gentilezza avrei un altra curiosità: circa un anno fa acquistai un francobusta in uno sportello filatelico, 2 settimane dopo ne ho acquistato un altro direttamente alle poste (on line) e ho notato dei colori diversi nel primo francobusta acquistato (più scuri e spenti), oltre a uno spostamento a sinistra della scritta Italia e 5000  ?2,58, sul disegno del francobollo.
Inoltre sovrapponendoli ho notato che il primo acquistato è 3 mm più largo (cm 14,30 x 9,20 invece di cm 14,00 x 9,20).
Sul sito delle poste viene dichiarato come formato del francobusta cm 14 x 8,9.
Sapete dirmi a cosa e' dovuta questa differenza?
Grazie.
Cordiali saluti.
Paolo.

In relazione alla francobusta non abbiamo molto da dire perchè i difetti di produzione sono infiniti tanto da poter dire, esagerando un poco, che gli esemplari perfetti sono quantitativamente meno degli imperfetti e delle varietà. Ciò vale non solo per le dimensioni, ma anche per il posizionamento delle scritte o per la variabilità dei colori. Sappiamo, ma non possediamo, un volumetto scritto da un filatelista specializzato che descrive tutte le piccole e grandi variazioni dalla francobusta ideale esistenti. Le cause di queste variazioni sono da ricercare probabilmente nel fatto che la produzione, di per se molto difficile e complessa, fu il frutto di operazioni successive diverse effettuate in più sedi e in tempi diversi con scarsa coordinazione.

 


 

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risponde Giovanni Riggi di Numana

Donna nell'arte

Vorrei sapere se il francobollo 0,77 euro, donna nell'arte, con scritta Italia verde può essere considerata una varietà. E' comune ?
Grazie.
Cordiali saluti.
Paolo.

 

Il Sig. Paolo non segnala il tipo del 0,77 E. Donne di cui si parla. Se si tratta del tipo emesso senza la scritta SpA, ma con dentellatura 13 1/2 x 13 1/4 a partire dall'aprile 2004 la scritta "Italia" in colore verde o tendente al verde non è stata ancora segnalata da nessuno. Se si tratta del tipo precedente dent. 14 1/4 x 13 1/4 sono stati segnalati alcuni esemplari con la scritta di colore verde scuro. In questo caso non si parla di varietà ma di imprecisione o anomalia di stampa causata da un'indebita infiltrazione del verde del decoro floreale sulla scritta. Sarebbe opportuno vedere il francobollo per controllare se la cifra E. 0,77 è in nero o in altro colore.
In qualsiasi caso  il francobollo è interessante, anche se si trattasse di una incertezza o una imprecisione di stampa. Per ora l'esemplare non si può definire varietà.

Giovanni Riggi di Numana

 

 

il francobollo fa parte di un blocco di dieci (tutti, hanno la scritta in verde scuro). La dentellatura e' 14 1/4 x 13 1/4.
La scritta 0.77 e' nera, in alcuni francobolli si vedono dei punti rossi o dei piccoli tratti rossi (quasi invisibili). Purtroppo non ho uno scanner piano e non posso inviare la scansione. Si nota anche un piccolo spostamento verso l'alto della stampa.

Paolo

Come avevo intuitivamente anticipato, il francobollo dell'emissione Donne da 0,77 E. di cui aveva richiesto informazioni, è della tiratura del 2002 e quindi è ragionevole che esistano esemplari con qualche sfumatura cromatica diversa che sono già stati visti da tempo, e che per la loro modesta variazione dal normale non sono delle varietà. Data l'esistenza di una grande quantità di piccole varianti, gli esemplari delle emissioni ordinarie che possono esser definiti varietà devono possedere differenze macroscopiche, chiaramente visibili anche da occhi inesperti. Grazie a questa nuova definizione delle varietà, quelle vere (non diciamo quelle naturali) non sono molte. Le piccole e modeste differenze tra esemplari sono curiosità, anomalie o irregolarità di stampa o se si vuol esser più precisi, dei difetti di produzione su cui si possono sviluppare osservazioni e perfino collezioni, in genere realizzate da specialisti per addestrare l'occhio a notare le differenze o anche per prevedere la possibile nascita di varietà. 

Giovanni Riggi di Numana

 


 

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risponde Giovanni Riggi di Numana

Varietà di Aldo Moro

Ho un francobollo di Aldo Moro emesso il 9/5/2003 con una vistosa macchia bianca vicino al labbro oltre a quella normale sulla testa.  Possiamo considerarlo: una varietà, una rarità o una semplice curiosità? Grazie
Rinaldo di Torino

La macchia bianca vicino al labbro dello statista in realtà non è una "macchia" ma una falla di colore, ossia non è un apporto di colore bianco sul francobollo ma una modesta mancanza di colore azzurro dovuta ad una ignota causa incidentale (forse una mancanza di inchiostrazione o l'intrusione di un frustolo di carta tra il cilindro di stampa ed il francobollo). In questa ottica  l'esemplare, essendo diverso dal normale si può classificare come piccola varietà occasionale di modesto valore venale. Non abbiamo ricevuto segnalazioni simili da altri collezionisti. A nostro parere pur essendo probabilmente unico (salvo altre segnalazioni future) difficilmente verrà citato e quotato sui cataloghi a causa della sua occasionalità, incidentalità e della mancanza di altri esemplari simili che possano creare un interesse collezionistico e quindi un mercato.

Spero di esser stato esauriente.

Cordiali saluti.     

Giovanni Riggi di Numana

 

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