Buongiorno,

vorrei sottoporre al sig. Moscadelli, alla luce della sua grande esperienza nei falsi e nelle varietà, questa busta che mi è stata offerta in vendita,  con tre francobolli da 500 lire del 50° Giro d'Italia che mi sono stati garantiti "falsi per posta".

 Vorrei sapere come si fa a considerarli tali e se hanno un certo valore venale.

Ringraziando, porgo i miei più cordiali saluti.

(lettera non firmata)

Ho visto la foto della busta con i francobolli falsi (per frodare le poste) della emissione del Giro d’Italia del 1967 e le assicuro che tali sono. Sono già conosciuti per gli errori inseriti nella vignetta ... ma la busta, con addirittura tre valori falsificati nella affrancatura passata per posta, è decisamente interessante.

Le raffronto un esemplare della busta con un esemplare originale (a dx nella foto): i falsi hanno la dentellatura lineare invece gli esemplari originali a pettine... basta controllare gli strappi non regolari negli angoli dei dentelli, inoltre le misure non corrispondono perfettamente e nemmeno i colori ... se controlla bene abbiamo nei falsi anche un errore ortografico che il falsario, forse per ignoranza o miopia, non si è accorto: la parola “d’Italia” (sotto il logo di 50°) ha l’accento e la “I” di Italia risulta maiuscola come deve essere ... invece nella frettolosa riproduzione il falsario ha dimenticato di inserire l’accento ed ha lasciato la i minuscola: “Giro ditalia”!!! Comunque queste affrancature con francobolli falsi passati per posta sono ricercate dai collezionisti di storia postale ed hanno un plus valore venale che molte volte supera di dieci/venti volte il valore della affrancatura normale ordinaria.

Cordiali saluti,
 

Franco Moscadelli

www.francomoscadelli.it