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risponde Giovanni Riggi di Numana

varietà di Repubblica: MARTE

Gentilissimo Dott. Giovanni Riggi di Numana,

Le scrivo a riguardo della sezione "Varietà di Repubblica" che lei cura nel sito de "Il Postalista"
Prima di continuare faccio una piccola premessa: sono un collezionista, delle tematiche Calcio e Cosmogrammi, che ama ovviamente collezionare, ma che ama sopratutto la filatelia come ricerca storica. Questa mi intenzione si concretizza sopratutto sui cosmogrammi. Infatti per ogni documento effettuo delle ricerche storiche molto approfondite ed, alcune volte, metto insieme la cronistoria completa di quel determinato avvenimento che prima era poco chiara o parzialmente accessibile o era inesistente. Questo, in particolar modo, sugli avvenimenti che ruotano intorno alle missioni sulle varie Salyut e Mir.
Inoltre, come molti collezionisti, amo anche le varietà e tutto ciò che si trova alla base di questa branca della filatelia. Quindi la ricerca e la "storia" della varietà. Le varietà che colleziono, da oltre venti anni di passione, sono rivolte alle tematiche calcio e spazio (Stati Uniti e Italia).
La mia curiosità, ecco il motivo che mi spinge ad inoltrarle questa email, é rivolta alla famosa emissione "Marte". Esistono, come tutti sappiamo, almeno tre grandi varietà: "Marte Rosa", "Marte Violetto" e "Marte Viola". Poi esistono diverse altre sottovarietà, come le definisco, che sono anch'esse degne di nota ma meno importanti e che spuntano fuori come funghi.

Ma é stata fatta una catalogazione "completa", resa fruibile a tutti i collezionisti, delle varietà di questa emissione che é, secondo alcuni, una delle più prolifiche degli ultimi decenni (Castelli e Alti Valori a parte)?!

Ringraziandola per l'attenzione prestata porgo
Cordiali saluti

Giuseppe Picca
 

risponde Giovanni Riggi di Numana

Domanda : E' stata effettuata una catalogazione completa di tutte le varietà dell'emissione "Esplorazione di Marte" del 21 settembre 2005?

Nessun catalogo filatelico di livello nazionale ha, per ora e a nostra conoscenza, classificato le piccole differenze che molti filatelisti hanno annotato nell'esame degli esemplari di questa emissione e reputiamo molto poco probabile che qualcuno lo farà in futuro. La questione deriva dal fatto che pochi osano definire le piccole varianti che caratterizzano questo francobollo come varietà, che invece molti altri collezionisti, e sopratutto i cataloghisti, considerano come modesti difetti o banali imprecisioni di stampa. Il limite tra varietà e curiosità o difetto di stampa è infatti oggi diventato molto più labile che in passato perchè la tolleranza di qualità nella produzione dei francobolli del nostro Poligrafico si è molto dilatata essendo figlia della premura, della riduzione dei costi e dei minori controlli sulle produzioni. Da qualche anno, affinché un francobollo sia varietà e possieda un valore venale significativo, deve avere caratteristiche molto diverse e particolarmente evidenti rispetto all'originale ; sono, ad esempio, vere varietà i francobolli senza dentellatura o con dentellatura che attraversa la vignetta, quelli che non mostrano tutti i colori utilizzati nella stampa (e non poveri o malamente miscelati - come nel caso del francobollo in questione) o con colori sbagliati (p.es. blu al posto del rosso) o che abbiano dimensioni diverse da quelle standard.

Le particolari caratteristiche della stampa di questo francobollo, che combina la rotocalcografia, con l'olografia, l'autoadesività e una distribuzione in foglietti, ottenuta con nuove e non sperimentatissime macchine, hanno inoltre generato una produzione incostante e sopratutto di modesta o indefinibile qualità. Anche la sua semplice espressione grafica non è purtroppo molto felice in quanto la vignetta presenta un'ampia superficie nera che non facilita l'applicazione e la lettura delle bollature e che esalta qualsiasi imprecisione di stampa, come, ad esempio, l'interposizione di piccoli frustoli o di polveri che impediscono la perfetta coincidenza della matrice all'immagine del francobollo finito. (Vedi ad esempio l'incostanza dello sfondo in cui il numero dei puntini bianchi che dovrebbero rappresentare le stelle del firmamento si riduce o aumenta in relazione all'interposizione delle polveri presenti sulla carta nel momento della stampa o nell'ambiente di lavoro).

Per concludere, ci sembra molto poco probabile che qualcuno interessato a distinguere il valore di un esemplare dall'altro, possa effettuare una classificazione ragionevolmente completa dei piccoli difetti di stampa di questa emissione. Questa impresa può soltanto occupare il tempo di qualche appassionato che disponga di numerosissimi esemplari e che potrebbe tentare di mappare le loro vignette con un lavoro immane, senza capo ne coda e mai finito, solo se possiede un esemplare campione, assolutamente perfetto, o meglio, dell'unica ed originale matrice del soggetto.


 

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