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risponde Giovanni Riggi di Numana

varietà di Repubblica

Gentilissimo Dott. Giovanni Riggi di Numana,

ho scoperto da poco il bellissimo sito cui collabora e, sia pure con un po' di maturale soggezzione per il rivolgermi a un esperto della sua fama, eccomi qui a scriverle.
Innanzitutto devo ringraziarla per i bei libri sulle missioni di pace all'estero che ha scritto: occupandomi di ricerca storica, so la mole di lavoro che vi è dietro, e purtroppo le inevitabili critiche degli invidiosi che vi sono davanti. Personalmente la ritengo un esempio di chiarezza e scientificità, come ho avuto modo di notare nella risposta generale sulle varietà da lei fornita a un altro lettore. L'unico neo, me lo consenta, è rappresentato - per lo meno per un ignorante come me - dalla mancanza di immagini esemplificative. La prego quindi di scusarmi fin d'ora se le mie domande potranno sembrarle comiche, in quanto l'umorismo è semplicemente involontario.
Io colleziono militaria del Ducato di Modena, tematica non facile né economica, ragion per cui ho dovuto cercare un autofinanziamento (con famiglia non si può fare altro) attraverso la cessione dei numerosi oggetti da collezione accumulati via via nel tempo. Riordinando una montagna di corrispondenza risalente agli anni '80, ho notato alcune affrancature particolari e le sarei grato se mi potesse fornire qualche delucidazione su di esse.
Salta all'occhio una raccomandata affrancata con la serie castelli d'Italia: un valore da 450 e una striscia di tre da 500 lire (file allegato castelli 500 a, tagliato per motivi di pesantezza, ma la busta è completa e in perfetto stato). Mi sembra che i valori da 500 lire si possano definire varietà, vista la dentellatura spostata e l'assenza del tetto del mastio. E' un'interpretazione corretta? Quale può essere il loro valore di mercato?
Allo stesso modo mi hanno incuriosito i due valori da 750 lire della medesima serie (riproduzioni parziali da buste integre), anche se dovrebbero rientrare nella categoria delle semplici curiosità, essendo la mancanza di stampa probabilmente dovuta a un malfunzionamento del tutto occasionale e difficilmente ripetibile. E' giusto? (anche se a formularle questo quesito mi sento un po' Vanna Marchi...)
Non la tedio oltre, malgrado questo riordinamento mi stia appassionando oltre misura e malgrado le domande sarebbero ancora tante...
Nel ringraziarla per la cortese attenzione, la prego di gradire i miei più cordiali saluti
Alberto Attolini



 

risponde Giovanni Riggi di Numana

Gent. Sig. A. Attolini,

Ho ricevuto la sua lettera e tenterò di risponderle in merito. I 3 francobolli dell'emissione Castelli da 500 L. presentano la dentellatura orizzontale leggermente spostata che penetra in piccola parte nella vignetta. Questa situazione viene considerata normalmente anomala e quindi i francobolli sono delle varietà. Deve però sapere che si tratta di una varietà abbastanza comune e quindi di modesto valore economico (qualche decina di Euro), e che esistono esemplari dello stesso taglio con il difetto molto più accentuato, il cui valore è ovviamente superiore.

In merito al 750 L. con delle sbavature di colore, a mio parere non è varietà perchè si tratta di un semplice difetto di stampa. Nel caso specifico si è verificato che un'asta elastica necessaria a comprimere le risme di fogli via via prodotti si è appoggiata su fogli ancora freschi di stampa ed ha trascinato un poco d'inchiostro non ancora asciutto macchiando le superfici di appoggio su cui strusciava. Si tratta di una semplice curiosità, interessante per gli specialisti dell'emissione, che non ha un valore economico quantificabile.

Anche io ho conservato nella collezione dedicata ai Castelli sia esemplari del 500 L. con dentellatura similmente spostata, sia 750 L. con macchie identiche a quelle presenti sui suoi esemplari.

Grazie per i complimenti sui miei testi di Posta militare, una passione che ho dimenticata non per le invidie o per altre amenità degli altri, ma per l'abuso che i filatelisti hanno effettuato sulla posta militare contemporanea. Ho preferito dedicarmi ad altro.

Grazie e cordiali saluti. Giovanni Riggi di Numana




 

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