Cronache dentellate

IL GALLO DELLA RINASCITA DI MARCO MARTALAR ILLUSTRA L’ANNULLO DI SAN MARINO CELEBRATIVO DEL 52° PREMIO INTERNAZIONALE ASIAGO D’ARTE FILATELIA

di Danilo Bogoni

E’ di Marco Martalar, il poeta della scultura, l’artista che attraverso le sue opere ridà vita ai legnami devastati dalla tempesta che prese il nome di Vaia e che il 28 ottobre 2018 sradicò più di 30.000 ettari di bosco tra Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia, l’annullo col quale San Marino torna a rendere omaggio al Premio Internazionale Asiago d’arte filatelia. “La tempesta - ha ammesso l’artista - è stata un evento fortissimo, anche a livello emotivo. Per me è stato uno spartiacque, perché io vivo in quelle zone, e vedere i boschi cadere giù mi ha spezzato. Tutta la comunità è stata toccata profondamente da questo cambiamento climatico, non si era mai vista una cosa così”.

“In quei giorni, camminando nei boschi vicino a casa mia a Mezzaselva – ricorda l’artista -, ho visto le proporzioni della tragedia, tronchi d'albero ovunque. Un mare di legname, ma anche un prato di trucioli, pezzi spezzati, legnetti, che mai nessuno avrebbe recuperato. Guardando quello scempio, mi è venuta l'idea di provare a dare una nuova vita a quelle macerie. Creare delle sculture partendo dai frammenti. Un processo opposto a quello che avevo usato fino a quel momento. Così mi sono messo a raccogliere pezzi che poi unisco e inchiodo per dare forma alle mie opere. Mi affascina l'idea di recuperare ciò che è stato distrutto”.

Con questi legni l’artista ha realizzato opere diventate subito famose, come il “Drago di Vaia” o il “Gallo di Vaia” esposto permanentemente davanti al comune di Gallio, uno dei paesi più colpiti dalla tempesta.

Roberto Martalar a Gallio, davanti al Gallio Vaia


Simbolo di forza e di rinascita il disegno preparatorio del gigantesco gallo, alto tre metri e pesante 300 chili, è servito per illustrare l’annullo postale che il 16 e il 17 luglio la Repubblica di San Marino userà ad Asiago, dove aprirà un apposito ufficio di posta, per il Premio numero 52 che porta il nome dell’Altopiano. E dove sarà possibile acquistare francobolli e monete della più antica Repubblica del mondo.


Una Upupa, uccello amante degli spazi aperti e dei climi miti disegnata da Roberta Barolo illustra a sua volta l’annullo di Poste Italiane del 17 luglio.

Nel frattempo il Collegio giudicante, che quest’anno registra tre presenze in rosa: Sophie Bastide, redattore capo del prestigioso mensile specializzato “L’Echo de la Timbrologie”; Daniela Fusco, apprezzata medaglista e disegnatrice di francobollo ed Elisabetta Olmi, che segue le orme del padre Ermanno, giurato dell’Asiago dentellato fin dalla sua prima edizione, sta dando gli ultimi ritocchi all’elenco dei francobolli da premiare. Francobolli, come si sa, che vengono scelti fra quelli inviati al Comitato organizzatore del Premio Asiago di filatelia direttamente dalle Amministrazioni postali.

Premiando fra questi il migliore del 2021, per disegno e messaggio, e poi quelli che meglio hanno promozionato il turismo e il rispetto dell’ambiente. Da alcuni anni a questi tre premi tradizionali si sino aggiunti i riconoscimenti di due Accademie. L’Accademia Olimpica, guidata da Gaetano Thiene che è anche presidente del Premio Asiago di filatelia, che premia il francobollo con maggior contenuto culturale, e l’Accademia italiana di filatelia e storia postale, presieduta a sua volta da Franco Filanci, che premia la creatività legata al francobollo.

Dall’8 al 17 luglio la sede dell’Unione montana di via Stazione 1ospita (ore 15,30 – 19, dal lunedì al venerdì, sabato e domenica dalle 9,30 – 12,30 e dalle 15.30 alle 19) una mostra divulgativa ad ingresso libero. E’ organizzata dal Circolo filatelico e numismatico Sette Comuni. Esposti, tra l’altro, i vari annulli postali del Premio Asiago e dell’Ortigara.

Danilo Bogoni
03-07-2022