Riprendo, in qualche modo, quanto già detto nel 3° comandamento, perché spesso è proprio la "smania dell'affare" a offuscare la mente del collezionista di fronte a un francobollo di grande valore offerto a prezzo infimo.
Meglio di tante parole, penso sia più produttivo portare una serie di esempi.

Cominciamo con uno dei francobolli più importanti della collezione di Antichi Stati Italiani, l'80 centesimi del Governo Provvisorio di Parma. Neppure la domanda, di un'ovvietà disarmante, pubblicata dal venditore-imbonitore (anche poco avvezzo all'ortografia) per dare ancora più peso alle sue teorie, riuscì a frenare i 43 c...ioni (attento lettore, non fraintendere, intendevo dire CAMPIONI!), che si contesero il pezzo fino a 806 euro... E, in questo caso, altro che comprare a 10 ciò che "vale" 1.000, molto meglio...

Passo ora alla mia "amata" Sardegna, dove un 5 centesimi della prima emissione, falso banalissimo (vedi miei articoli recenti), per giunta molto difettoso sul margine destro, trova 44 offerte e raggiunge i 580 dollari USA; qui i "campioni" si sono fidati del pezzo "signed" e hanno pensato di fare l'affare all'estero...

E termino con una Trinacria del Governo Provvisorio di Napoli: riproduco il francobollo, si fa per dire, non per l'alto prezzo raggiunto (solo 93 dollari e 32 offerenti), ma per la sua estrema stupidità. Evidentemente nessuno di coloro che hanno fatto 32 offerte ha mai visto un francobollo del Regno di Napoli, non dico la Trinacria, ma neppure un comunissimo 2 grana, se ha pensato potesse esistere un francobollo con simili margini...

Come nota di colore, il venditore della Trinacria si chiamava xxxxxxxxxbidonstamps: data la mia ignoranza dell'inglese lascio ai lettori la traduzione...
Ovviamente i tre pezzi sopra illustrati vennero a suo tempo, inutilmente, segnalati come falsi a eBay.

Lorenzo Oliveri