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SOROTI: il campo |
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| Gustavo Cavallini | ||||||||||||||
Altri italiani, circa 35, erano stati internati nel campo di Soroti, che era ospitato in un accampamento militare situato lungo la strada che univa Juba a Soroti, appunto, nel distretto Teso, Uganda orientale. Il campo era costituito da 17 fabbricati, adibiti in particolare a dormitori e mensa, ai quali si aggiungevano i locali per le cucine, i magazzini, i bagni e le latrine. Ogni edificio poteva alloggiare 40 persone, o almeno 52 in caso di utilizzo di letti a castello. Tale sistemazione era però provvisoria, il campo, infatti, venne chiuso alla fine dell’anno. L’11 novembre, prima della chiusura del campo, gli italiani presenti furono trasferiti nel campo di Entebbe, alcuni però solo in transito, in attesa del successivo trasferimento in Kenya. Due preti italiani internati a Soroti, invece, furono rilasciati per poter lavorare in una missione dei Padri Bianchi. Fonte: Gustavo Cavallini | ||||||||||||||