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La posta dei prigionieri di guerra

I DIMENTICATI
(prigionieri di tutti)

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CAMPI TEMPORANEI DI LAVORO (P.O.W. WORKING CAMPS)

Gustavo Cavallini

Oltre ai Campi che portavano un numero, sono stati utilizzati diversi Campi temporanei di lavoro durante la costruzione di opera pubbliche come strade o dighe.
I prigionieri erano sistemati in tende. A Narok erano edifici in muratura, non sappiamo se costruiti appositamente, o preesistenti.
Abbiamo notizia della loro esistenza nelle memorie dei prigionieri e nelle lettere che vi erano indirizzate, segno questo che dovevano avere una durata considerevole.

ATHI RIVER

Athi River si trova a 30 km da Nairobi, ad un’altitudine di 1530 m slm.
Le coordinate sono: 1.5477 S 36.9785 E
I prigionieri sono stati impiegati alla costruzione di una strada.
La strada che hanno costruito e’ chiamata ancora dai locali la strada degli italiani.

KITALE

Il campo di lavoro di Kitale distava 70 km dal Campo 356 di Eldoret, e 390 km a Nord di Nairobi.
Non conosciamo l’ubicazione esatta del campo.
Kitale si trova ad un’altitudine di 1900 m slm.
Coordinate: Altitudine 1°01′N Latiitudine 35°00′E.

Un ultimo, piccolo campo è stato costituito per 200 lavoratori, a Kitale ove finisce la linea secondaria Eldoret-Kitale. Come in tutti i campi di lavoratori e poco numerosi, le condizioni di vita sono eccellenti. (Rapporto Melis)

Ci e’ pervenuto un documento ufficiale (TRADE CARD) emesso dal campo di Kitale, che indica il Campo 356 di Eldoret come il campo base (Parent Camp). Si tratta di un ordine di pagamento per 12 centesimi all’ora al Sergente Aroldo Soffritti, N.15664, conducente di Autocarri, in data 1/3/44.



MAI MAHIU

Questo campo e’ servito per la costruzione della ripida strada che dall’altopiano scende fino al fondo della Rift Valley. Il figlio di un prigioniero ricorda che durante la costruzione due prigionieri italiani sono stati uccisi dai leoni.
Lungo la Nairobi-Mai Mahiu Road si trova una chiesa, ai piedi di una ripida scarpata, uno dei più antichi edifici ecclesiastici cattolici, costruito dai prigionieri di guerra italiani nel 1942 mentre lavoravano alla costruzione della Rironi – Maai -Mahiu Road che serpeggia attraverso la scarpata.

La casa di preghiera veniva allestita dai prigionieri per il proprio culto quando avevano una pausa dai lavori di costruzione, forse per consolarsi dal trambusto della loro vita da prigionieri.

Considerata una delle chiese più piccole del Kenya e probabilmente dell'intero continente africano, la cappella spesso chiamata "Cappella dei Viaggiatori" a Mai Mahiu misura 15 x 8 piedi e può ospitare solo circa 12 persone contemporaneamente su quattro panche, ma vanta di una ricca storia e cultura fusa con il patrimonio architettonico italiano.

NAROK

Situato a 150 km da Nairobi sulla strada che porta al Masai Mara ad un altidudine di 1827 m slm.
Altro campo di lavoro del quale conosciamo solamente che sono state protette dal Governo del Kenya, alcune costruzioni come “monumenti della storia del Kenya “con la Gazette Notice N. 2512 del 19 marzo 2009, riprodotta nell’ allegato

Le ex-baracche misurano 8 piedi per 30 piedi.
Non abbiamo trovato fotografie di queste costruzioni.
Nel 2009 con questa Gazette Notice il piccolo edificio veniva dichiarato “monumento di interesse storico per il Kenya”.


 

KABETE

Il campo di Kabete è piccolo e destinato per due terzi ai prigionieri italiani. Esso è bene organizzato.
(Rapporto Melis)

KAJATO (KAJADO)

Sulla strada in costruzione Nairobi-Tanganica si trova il campo mobile detto di Kajato, dal nome della località più vicina al campo stesso.
Trattasi di circa 300 lavoratori della detta strada, che vivono sotto le tende, ma ben trattati e provvisti di tutto. (Rapporto Melis)

LONGONOT

Seguendo la ferrovia che dal mare conduce alla capitale ed in Uganda, si trovano i campi di Mombasa, Nairobi, Kabete, Kajato, Longonot, Naivasha, Gil-gil, Nakuru e Eldoret.
Nei dintorni di Longonot ha sede un battaglione lavoratori, che costituisce ora un campo a sé, in favorevoli condizioni. (Rapporto Melis)

MANIRA

A Manira, in una tenuta agricola ad una trentina di chilometri da Nairobi, prigionieri italiani erano impiegati nella fabbricazione di protesi per militari inglesi mutilati. (Rapporto Melis)

NAKURU

A Nakuru, zona ridente e ricchissima, si trovano circa 500 lavoratori riuniti nel « Technical Camp», sede di industrie varie. Tutti costoro sono trattati nel miglior modo e sono provvisti di tutto. (Rapporto Melis)

TAVETA

Sulla linea che conduce a Tanganica, si trova, ai piedi del Kilimangiaro, il campo di Taveta, che accoglie un buon numero di lavoratori agricoli, accampati sotto le tende, in una regione dal clima caldo e notevolmente malarica. (Rapporto Melis)

KAHAWA e RUIRU

Da Nairobi a Monte Kenia sono disposti vari campi.
Si comincia coi due piccoli campi lavoratori di Kahawa e di Ruiru i quali godono di una certa libertà e di ottimo trattamento. (Rapporto Melis)

 

Fonte:

https://prigionieriinkenia.org/

Gustavo Cavallini
17-03-2025