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Non ti scordar di me n.2
tempera all’uovo, tavola di legno preparato con gesso dell'artista: Yingjing Sang

a cura di Djana ISUFAJ

LA LUPA DI BARI
di Felice Maiocchi
Studi Filatelici e Storico Postali, Roma 1981
pagine 123 con illustrazioni in bianco e nero

Prefazione a cura di Vito Salierno
Da una decina d’anni in qua si è parlato tanto – il più delle volte a sproposito o senza una documentazione valida, di storia postale. Storia postale in astratto, in base al regolamento internazionale per le collezioni di storia postale, storia postale in concreto, in base alle collezioni presentate a questa o a quella esposizione, storia postale secondo il concetto anglosassone o americano, tedesco o italiano – tutte discussioni sterili poiché, dopo la fase iniziale, tutto ritorna come prima, anzi peggio di prima. Si sono svolti congressi di storia postale, le giurie hanno immancabilmente criticato il non chiaro limite tra la storia postale e la filatelia tradizionale ma, alla resa dei conti, non hanno avuto il coraggio di dire quali collezioni fossero tradizionali e quali di storia postale. Per fortuna c’è chi nei limiti della propria collezione – il più delle volte collezionisti studiosi e non collezionisti a caccia di medaglie – riesce non solo a costituire una seria collezione ma a scrivere un testo-guida, vale a dire illustrare mediante parole e figure quella collezione. È il caso di Felice Maiocchi che ha preso in considerazione un francobollo di modesto valore commerciale, per giunta moderno – chi dice che la storia postale non può andare oltre il 1900? – ma di notevole valore storico-postale, un francobollo che ha caratterizzato un’epoca difficile e travagliata della nostra storia. La “Lupa”, la cosiddetta “Lupa di Bari”, un 50 centesimi stampato con attrezzature di fortuna, sotto i bombardamenti, è stato il francobollo cui sono stati affidati i messaggi ed i pensieri di milioni d’italiani in quel triste periodo. Felice Maiocchi l’ha studiato nei suoi elementi tecnici (stampa, carta, varietà di riporto, dentellatura, filigrana), nei suoi usi tariffari, nelle affrancature semplici e miste, negli usi come segnatasse, in combinazione con il francobollo sovr. “P.M.” ma usati per corrispondenza civile, con quelli dell’Occupazione Militare Alleata della Sicilia e di Napoli, della R.S.I. e dell’A.M.G.V.G., con gli interi postali; né ha tralasciato quegli usi particolari quali per posta militare, di emergenza, per posta di via di mare, per censura. Le oltre cento illustrazioni dimostrano la cura e la serietà con cui l’Autore ha affrontato un argomento poco noto e poco studiato. Un altro tassello si è aggiunto al mosaico, ancora molto incompleto, della storia postale italiana moderna.

Indice degli argomenti
Prefazione; nota storico-postale; brevi cenni sull’origine della Lupa; condizione dei pezzi, valutazioni e punteggio; annullamenti; varietà di stampa, carta, riporto, dentellatura; affrancature con Lupe di tirature diverse; prime date d’uso della Lupa; affrancature miste e tariffe; periodo tariffario (A) dal 1°.1.1944 al 20.9.1944 – Lupa sovr. T (usata per segnatasse) – francobolli di P.M. usati per corrispondenza civile – Occupazione Militare Alleata della Sicilia – Occupazione Militare Alleata di Napoli; periodo tariffario (B) dal 1°.10.1944 al 30.3.1945; periodo tariffario (C) dal 1°.4.1945 al 31.1.1946 – Repubblica Sociale Italiana – A.M.G.V.G. - Democratica; periodo tariffario (D) dal 1°.2.1946 al 24.3.1947 A.M.G.V.G. – interi e biglietti postali; periodo tariffario (E) dal 25.3.1947 al 31.7.1947; periodo tariffario (F) dal 1°.8.1947 al 10.8.1948; periodo tariffario (G) dall’11.8.1948 al 31.12.1948; Lupa con annulli di Posta Militare; varie; bibliografia.

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