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Non ti scordar di me n.2
tempera all’uovo, tavola di legno preparato con gesso dell'artista: Yingjing Sang

a cura di Djana ISUFAJ

MICHELANGELO UN AFFRESCO POSTALE
di Danilo Bogoni
Poste Italiane, Roma 1995
pagine 88 con illustrazioni in bianco e nero ed a colori.

Presentazione a cura di Franco Filanci
Bisogna dirlo, fu proprio una bella idea quella di saccheggiare i volti della Sistina per farne una serie di francobolli ordinari, cioè di francobolli da tutti i giorni, veramente destinati all’uso e a capitare sotto gli occhi della gente. I francobolli commemorativi, anche i più grandi e colorati, dopotutto hanno i loro limiti: più di tanti non se ne può fare per un solo anniversario senza cadere nell’esagerato, così che per pittori e scultori si finisce solo per dare un assaggio, anzi un assaggino visto che a quel punto l’opera dev’essere intera e il formato non si può allargare più di tanto; e i commemorativi, si sa, anche nel migliore dei casi circolano poco, comunque per minor tempo, sovente solo fra le mani dei collezionisti. E bisogna dirlo, è stata un’ulteriore prova della grandezza michelangiolesca, se mai ce ne fosse stato bisogno. Perché i volti di sibille, profeti e atleti non si perdono nel formato francobollo né si alterano non trattamento calcografico. Anzi! Anche se manca la sigla più michelangiolesca dei potenti corpi dilatati, rimasti fuori dalle vignette. Anche se manca il colore, quel colore che allora – non ancora riemerso dal restauro – si diceva non interessasse a Michelangelo (chissà perché visto il Tondo Doni)! Bisogna anche dire che fu un vero peccato il non aver proseguito sulla strada di queste ordinarie-celebrative. Avrei voluto vedere, che so, una serie giottesca, con tanti particolari degli affreschi francescani di Assisi; o una leonardesca, con gli schizzi tratti dai suoi codici; e magari una con i putti di Andrea della Robbia; o coi volti di donna e di Madonna di Raffaello. L’arte italiana avrebbe permesso di creare ad ogni lustro una nuova ordinaria, una più bella e più istruttiva e più promozionale per l’Italia dell’altra. Un’ultima cosa bisogna dire: la michelangiolesca è un vero piacere per il collezionista, anche e soprattutto l’appassionato di storia postale. Controllare tariffe, esaminare bollature, individuare usi strani, cercare prove di servizi inconsueti è anche più gratificante quando sui francobolli c’è qualcosa di più di una semplice immagine, quando vi si stagliano frammenti di grandezza: i volti di profeti e sibille e atleti catturati dal genio di Michelangelo per un’opera pittorica che lui, scultore, non si sentiva fare. Ma che poi realizzò, per fortuna!

Indice degli argomenti
L’ordinaria celebrativa; l’autore; il luogo; i personaggi; la serie; gli incisori; i colori; la stampa; la carta; la dentellatura; la filigrana; le bobine; i decreti; il bollettino illustrativo; gli annulli speciali; le tariffe e gli usi postali; bolli, perfin & C.; francobollo su francobollo; Michelangelo-Raffaello.

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