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Non ti scordar di me n.2
tempera all’uovo, tavola di legno preparato con gesso dell'artista: Yingjing Sang

a cura di Djana ISUFAJ

MARCO DE MARCHI. L’ovvio e l’imprevisto di un collezionista filantropo.
Posteitaliane filatelia, Roma marzo 2007
pagine 207 con illustrazioni in bianco e nero.

Premessa a cura di Marisa Giannini
Tra i tanti italiani che hanno contribuito a rendere unico il nostro Paese, un ruolo certamente non secondario è occupato dal mecenate e filantropo Marco De Marchi. Assecondato e incoraggiato dalla moglie Rosa, contribuì in maniera determinante alla fondazione della scuola Infermiere della Croce Rossa, dell’Ospedale Principessa Iolanda di Milano, dell’Istituto di cardiologia, dell’Istituto Terapie Sperimentali, della Società Italiana di Scienze Naturali, della “Chanousia”, della Siloteca Cormio e di altro ancora. Il suo svago preferito, come sanno bene i collezionisti e come documenta il francobollo che l’Italia gli dedicò il 20 novembre 1987, in occasione della Giornata della filatelia, ospitata alla fiera di Milano e che di fatto costituisce la prima tappa della straordinaria avventura ventennale di Milanofil, furono i francobolli. La collezione, formata durante parecchi anni di attive ricerche, ebbe in principio un carattere generale. Ben presto indirizzò il suo interesse e le sue ricerche verso l’analisi e la specializzazione del gruppo di emissioni prodotte dagli Stati dell’Italia preunitaria, dal Regno d’Italia e da quelle che allora erano le Colonie Italiane. Marco De Marchi morì il 15 luglio 1936 all’età di 63 anni. Per espressa volontà testamentaria la collezione messa insieme in anni e anni di studio e di ricerche andò ad arricchire il nascente Museo del Risorgimento. Primo sostanzioso mattone di quello che poi, trasferita al Castello Sforzesco nel palazzo di via Borgonuovo 23 che ne porta il nome, sarà l’importante Museo risorgimentale di Milano. La leggendaria raccolta – all’epoca, quando ci s’imbatteva in alcune delle più rare e ricercate varietà si era soliti dire: “ce n’è un esemplare nella collezione De Marchi” - è articolata in circa 3000 fogli, distribuiti in 80 volumi racchiusi in sue armadi blindati del Museo del Risorgimento. Dal Museo, in ideale continuazione alla passione che legò il fondatore al mondo del francobollo, sono state tratte le immagini di tre francobolli d’Italia: due dedicati alla battaglia di Bezzecca, rispettivamente emessi il 21 luglio 1966 e il 31 maggio 1986, e l’altro emesso il 3 novembre 1987 dedicato ai centovent’anni della battaglia di Mentana. Donata nel 1937 al Comune di Milano, la raccolta Marco De Marchi comprende tutti gli annullamenti degli antichi Stati, alcuni inediti, inventariati in questo libro che, esaurito da tempo, viene ristampato in occasione della ventesima edizione Milanofil.

Indice degli argomenti
Premessa; l’ovvio e l’imprevisto di Marco De Marchi; notizie sulle condizioni politiche ed economiche degli Stati Italiani negli anni in cui vennero adottati i francobolli postali mobili; la collezione De Marchi; annullamenti del Regno Lombardo-Veneto; annullamenti degli uffici postali della Lombardia dopo l’annessione al Regno di Sardegna – Uffici preesistenti; annullamenti degli uffici postali della Lombardia dopo l’annessione al Regno di Sardegna – Uffici di nuova istituzione; annullamenti del Ducato di Modena; annullamenti del Regno di Napoli; annullamenti del Ducato di Parma; annullamenti dello Stato Pontificio; annullamenti sardo-italiani degli uffici postali delle Marche, dell’Umbria e delle Romagne (1860-1863); annullamenti del regno di Sardegna; annullamenti del Regno di Sicilia; annullamenti siciliani dopo la proclamazione del Regno d’Italia; annullamenti del Granducato di Toscana.

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